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L'unica certezza, per il momento, sembra quella che il secondo turno delle elezioni presidenziali haitiane si terranno il 20 marzo, a quattro mesi di distanza dal primo turno. Ancora, però, non si sa chi saranno i candidati ammessi al ballottaggio.

Ricapitoliamo:

- inizialmente vengono promossi al II turno Manigat e Celestin (appoggiato dal presidente uscente Preval), mentre Martelly viene escluso per circa 7.000 voti.

- le proteste di piazza portano l'Organizzazione degli Stati Americano (OAS) a  effettuare un riconteggio nel quale emergono pensanti brogli a favore di Celestin, L'OAS chiede alla Commissione Elettorale di riammettere Martelly ed escludere il candidato di Preval.

- in un'udienza tenutasi sabato scorso Celestin afferma, non solo di non avere alcuna intenzione di ritirarsi, ma che secondo i dati in suo possesso avrebbe ricevuto il 52% dei voti già al primo turno ed essere quindi il legittimo presidente di Haiti.

- altri candidati esclusi hanno chiesto l'annullamento di tutte le elezioni.

La situazione di fa alquanto complessa. Oggi Hilary Clinton è volata a Port-au-Prince per un incontro con Preval e i vari candidati per vedere di arrivare ad una mediazione.

Per chi volesse approfondire la situazione ad Haiti non posso non consigliare il libro appena uscito che ho curato sulla storia, il presente e il futuro dell'isola.