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Nella ricerca storica del novecento l'osservazione delle commemorazioni civili sono un termometro fondamentale. Nello studio delle lapidi e dei monumenti sulla prima guerra mondiale si riconoscono perfettamente le fasi. Quelli che commemorano i caduti immediatamente dopo, poi quelli che piangono la strage e celebrano la pace nei comuni governati dai socialisti, poi sotto il fascismo il ritorno dei monumenti "alla vittoria" e la celebrazione dell'eroismo italiano. Dopo anni di Repubblica ora è a questi che siamo tornati.

ed è proprio questo che mi spaventa

ma dove in italia? ce piace sprecare i soldi...hai visto sul gruppo di kilombo di facebook tutte le belle cose che stanno dicendo su di me e che stanno facendo ? si parla di terrorismo, mi ci vedi?non pensavo di essere immolato per kilombo...

in italia, si, celebriamo come una festa, e non come un lutto la nostra grande guerra di conquista.

Questo e' niente: preparati che, se continua cosi', l'anno prossimo istituiranno la festa nazionale del colonialismo italico. Ricorderemo le gloriose pagine delle occupazioni di Libia, Somalia, Etiopia, Eritrea ed Albania. Per l'occasione, al posto dei soliti fumogeni sparsi dalle frecce tricolore, saranno usati gas nervini; in onore delle vittorie riportate contro le popolazioni locali.