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i nostri mondiali

il titolo è stato ispirato da un messaggio di mia mamma

domenica è stata la giornata dedicata al gruppo di calcio di haina. Questo gruppo, New Star Galaxia, è nato circa 3 anni fa per volontà di un gruppo di immigrati haitiani che cercavano un modo per tener lontano dalla violenza, dall'alcool e dalle droghe i loro coetanei.

Nel corso del tempo si è sviluppata una relaione con una polisportiva di Cernusco, il GSO Paolo VI, e con altre realtà cernuschesi (Nuova Cooperativa Agricola, Rizzo & Rizzo). Il lavoro che è stato fatto con questi giovani, che ora hanno anche una squadra di bambini e una di donne, è stato quello di avvicinarli al lavoro comunitario di Onè Respe perchè si possano integrare ai vari programmi di salute e di diritti umani.

la giornata di ieri era interamente dedicata a rafforzare le relazioni tra queste due realtà ed io ero particolarmente coinvolto poichè, per una serie di coincidenze, mi sento in parte responsabile della nascita di questa collaborazione.

la mia giornata è iniziata alle 6e30 del mattino quando mi sono alzato per preparare il materiale per l'incontro e per aspettare Joel, responsabile degli incontri di nueva masculinidad di Onè Respe. Partiamo con altri tre ragazzi alla volta di Santo Domingo e di Haina. Quando arriviamo nella baraccopoli che sorge tra il porto della capitale e la vecchia fabbrica di lavorazione della canna da zucchero i bambini del Club Galaxia ci stanno già aspettando e ci rechiamo subito a preparare il campo di gioco. Preparare nel senso che il campo che useremo è una spianata senza case in mezzo alla baraccopoli, cerchiamo 4 rami abbastanza diritti, li puliamo e li piantiamo nella terra.

iniziamo a giocare. prima i bambini, due squadre, io mi metto in una e benedetta, un'amica italiano che starà qui per un paio di mesi, nell'altra. finisce ai rigori con la mia squadra che vince facendo battere i tre bambini più piccoli. Le squadre indosssano le magliette blu del GSO e una maglietta bianca speciale che suggella l'unione tra le due squadre (donate l'anno scorso da Rizzo&Rizzo)

a seguire la partita dei giovani, molto combattuta, ma arbitrata magistralmente dall'ultimo arbitro italiano non coinvolto nello scandalo del calcio (cioè io). Il bello di questa mattinata è stata la freschezza con cui i bambini e i giovani si sono buttati nel gioco, senza mai protestare e senza preoccuparsi di vincere, ma solo di giocare. D'altra parte, se alcuni bambini ha giocato a piedi nudi vuol dire che di voglia ne avevano proprio tanta. Verso l'una e mezza andiamo tutti a mangiare presso la sede di Onè Respe, dove l'equipe di haina ha preparato per tutti un riso-fagioli-pollo.

nel pomeriggio si passa alle cose serie... i bambini giocano con Benedetta e Rafito sfruttando i momenti che la pioggia concede (dalle due ha cominciato a piovere) mentre Joel ed io proponiamo alcune riflessioni ai gruppi di uomini e donne. Proviamo a ragionare sull'importanza di essere parte di un gruppo, sull'apporto che ognuno può portare e sulla necessità di non sentirsi capi o leader svalutando l'apporto degli altri. Questo è fondamentale perchè lavoriamo con una comunità composta quasi interamente di immigrati haitiani che tendono a cercare qualcuno che possa dire loro cosa fare, a volte rinunciando a cercare tra di loro le risorse che ci sono. Lo sport può diventare un ottimo veicolo per questo messaggio. Nella seconda parte ragioniamo su come possono proseguire le relazioni tra il Club Galaxia e Onè Respe soprattutto rispetto ai temi di Salute, Diritti Umani, Lavoro Comunitario e Violenza Basata sulla differenza di Genere. Ecco il risultato dei lavori:

seguono i saluti e i ringraziamenti (che sono tantissimi), una merenda e la consegna di materiale sportivo per le squadre: scarpa da calcio per tutti i bambini (donati dal Kem Kogi), magliette per i bambini e i giovani (procurate da Giuseppe Colombo) e una palla da calcio.

salutiamo tutti, ci riuniamo un attimo con la dirigenza della squadra per definire i prossimi incontri. Sono stanco (sarà la partita sotto il sole o l'incontro sotto la pioggia?) ma contento, è stata davvero una spendida giornata.