Creato da Fratus il 08/08/2006
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Post n°379 pubblicato il 09 Novembre 2010 da Fratus
di Vincenzo Sofo e Fabrizio Fratus Il meeting di Futuro e Libertà che si è tenuto questo week-end a Perugia ha sancito la morte politica di Berlusconi e l’ufficializzazione di un nuovo equilibrio di poteri. Equilibrio che oltre alla presenza fissa della Lega, vede l’uscita del Pdl e l’ingresso tra la gente che conta di Fini. Pochi giorni addietro il Premier aveva teso nuovamente la mano all’ex alleato, proponendo un patto di fine legislatura. La risposta dell’ex delfino di Almirante non è però stata certo in tono conciliatorio. Anzi, Fini ha addirittura lanciato l’ultimato a Berlusconi. L’asso nella manica di Fini. La verità è che Fini si è reso conto di avere il coltello dalla parte del manico. Al contrario Berlusconi, forse per la prima volta dalla sua discesa in campo nel 1994, non ha più le redini del potere… situazione nuova per il Presidente del Consiglio, che infatti fatica a gestire. In tutto ciò ha un ruolo fondamentale la Lega Nord, cliente scomodo per tutti in quanto dotata di forza propria. A sostegno del capo di Fli ci sono i sondaggi “segreti” che circolano per le segreterie dei partiti, ben diversi da quelli pubblici. Se infatti giornali e televisioni danno il Pdl al 29% e Pd al 23%, in realtà sembrerebbe che la distanza tra i due partiti sia limitata ad un punto percentuale (26% contro 25%). Prova della veridicità di queste cifre sono le stesse dichiarazioni di Berlusconi (che rivendica il diritto di terminare a tutti i costi la legislatura) e di Bersani (che ha dichiarato che presto il Pd potrebbe diventare il primo partito d’Italia). Gli scenari possibili Gli scenari che si aprono a questo punto sono tre:
La posizione di Bossi Insomma, Berlusconi è ormai in balìa degli eventi – messo all’angolo proprio da colui che aveva cercato di eliminare e che invece ha stranamente (a giudicare dal suo passato politico) dimostrato ottime capacità di stratega. Inoltre Silvio non può neppure contare sull’appoggio incondizionato della Lega Nord. Infatti Bossi, che nel panorama nazionale è certamente quello dotato di maggior intelligenza e capacità politica, è giustamente concentrato portare avanti le idee e le battaglie del suo movimento. Le alleanze stipulate dal senatur sono dunque strumentali all’affermazione in primis del federalismo, e come ovvio è intenzionato ha creare il clima più favorevole per il successo. Ecco perchè, avendo compreso che il Pdl è un partito senza futuro, non esclude la sua disponibilità ad eventuali nuovi equilibri… tanto che, come dicono in questi giorni i mass media, desta curiosità proprio il fatto che Bossi – invece di difendere a spada tratta Berlusconi – per il momento abbia deciso di stare alla finestra Insomma, la situazione è quanto mai confusa ed interessante. Ma chi è l’artefice di tutto ciò? Indiscutibilmente Berlusconi è vittima di se stesso: avendo creato un partito fortemente centrato sulla sua persona e avendo affidato ruoli dirigenziali a persone di dubbia affidabilità e competenza, ora si trova schiacciato dal sistema da lui messo in piedi. E, quando lascerà la politica, non ci sarà nessuno in grado di subentrare… ecco perchè gli aennini stanno tremando… |
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