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brani tratti dall'antologia: "ATHANOR"

Post n°33 pubblicato il 11 Maggio 2014 da laquerciaeditore103

"La pioggia aveva smesso di cadere e il vento soffiava teso e gelido, incurante del calendario. Amir avanzava, piegato in avanti sotto le raffiche, mentre le fronde degli alberi sibilavano come serpenti infuriati; le loro ombre si contorcevano sinistramente sulla strada." 

dal racconto Thaumiel di L. Lazzaro


"Irina aveva abbassato d’istinto lo sguardo sul pavimento e la causa di quell’odore terribile le si era manifestata in tutta la sua sporca evidenza [...] ma poi un altro dettaglio, nuovo e ancora più inaspettato, aveva attratto la sua attenzione: una palla rosa. Una palla per bambini. Giaceva in fondo al corridoio dell’appartamento, in un angolo, con l’aria sinistra di un mostro dormiente."

  dal racconto La stanza di F. Fichera


"La strada sotto i nostri passi, a volte, sembra così stanca. Nasconde le storie di chiunque ci abbia passeggiato, come un diario segreto a cielo aperto. Prende appunti scavando tra le confidenze sommesse della nostra riflessione. Mentre siamo assorti, in verità, le stiamo donando le parti più intime di noi. [...] La strada è l’omertà inanimata, l’amico fraterno che non si farà scappare nemmeno una parola."

   dal racconto Radionoise di M. Fratta

"Il commissario Cigliano iniziò a svolgere delle piccole indagini, fuori dall’orario di lavoro. Scoprì che don Lorenzo aveva avuto venti anni prima un incidente stradale, nel quale il fratello gemello aveva perso la vita."

     dal racconto Doppia vita di C. Casucci

"La macchina era parcheggiata proprio fuori al monastero: nello spiazzo, col lunotto posteriore accostato al muro di cinta. L’intonaco era screpolato ed in buona parte si potevano scorgere le pietre e la malta che lo tenevano in piedi [...] Era da un paio di giorni che della giovane non si avevano notizie e solo quella mattina i genitori si erano decisi a denunciare la scomparsa." 


    dal racconto Il caso di M. Visconti


"È l’anno 2121, i libri di scuola raccontano che la terra era molto diversa nei tempi della staticità, prima che venisse scombussolata dai cambiamenti atmosferici. Sono dieci anni che siamo usciti da quella che definiscono la Terza Guerra."


   dal racconto Saider e i segreti della capitale di D. Celentani

 


"Wikko si immobilizzò sulle scale, fermo, ascoltava suo padre e cercava di capire cosa dicesse al telefono, ma proprio non ci riusciva.
«Ma no, che dici… Posso averne altri, non è quello il problema. Pensiamo razionalmente e vediamo di riuscire ad ottenere quello che ci serve. E quello che ci serve sono due fisici nucleari».
Stanno parlando di Konz e Kuno! Indietreggiò terrorizzato, non sapeva perché, ma la voce di suo padre aveva un che di insolito, di poco paterno, quasi fosse uno scienziato che stesse parlando delle sue cavie."

  dal racconto Il furto del dentino di A. Antonacci

"C’era sangue dappertutto, sul suo corpo, sul mio; i passanti rimanevano senza parole, e alcuni di essi tappavano gli occhi ai loro ingenui figlioletti curiosi, che non riuscivano più a leccare con gusto il proprio gelato.
L’uomo era stato ucciso non molto tempo prima, il sangue rifletteva i raggi del sole sulla propria superficie, ed era ancora fresco."
 


    dal racconto Destinata a morire di S. Bocci

 
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