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L'ERRORE … primo capitolo

Post n°332 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da lastregaliena
Foto di lastregaliena

 

 

...sentendo le giunture diventare pesanti e formicolanti contemporaneamente mentre il tempo scandiva i bagliori della nuova stagione piovosa e fresca,Gianna era assorta nel suo mondo,fatto di sogni e nuvole di zucchero filato.

Era cosciente che le brutture della vita la facevano invecchiare sempre di più,era sicura del fatto che si doveva convincere che non era lei la zoccola ma la vita che  la prostituiva e decodificava in ogni dove il suo cervello… ne tantomeno l'atteggiamento aperto e gioviale che mostrava era da mettere sul banco degli imputati…si ritrovava spesso a pensare che le parole della sua migliore amica Marzia non erano solo frasi fatte :

 

Sei una bella donna ,indiscutibilmente  non piaci a tutti ma è un dato di fatto che fai girare tutti, si accorgono di te per la tua luce che ultimamente diventa sempre più fioca e se avessi tra le mani “quello là …” e si interrompeva … perché guardando la sua sorella d’anima negli occhi vedeva ancora meno riflesso e quindi si stoppava come sempre girando spesso la frittata…

 

Gianna sapeva che l’educazione ricevuta e l’universo restrittivo dove era cresciuta era la causa principale del suo disagio ma non accettava il fatto che stando da un po’ negli enta…si comportava ancora come chi non vuole lasciare la mano a peter pan e negava senza pudore alcuno le riflessioni di Marzia.

Quest’ultima aveva appena finito di adornare la sua ultima creazione ,una figura gracile ma robusta per il bagaglio di sensazioni che trasmette,mentre rifiniva con l’ultima passata  il nome dipinto sul piedistallo rosa appoggiato appena sul piede nudo cavigliato da un filo d’argento della doll, telefonò la sua cara amica con aria soddisfatta e come sempre in contraddizione non contenta, per annunciarle che le aveva appena allegato sulla sua posta elettronica le foto di  Lucretia Grandier una gitana francese( che di zingara a parere di Gianna ha solo la nomea ).

Capelli scuri corvini ,ondulati e spettinati che cadevano su un lussureggiante abito granata con passamaneria dello stesso colore degli suoi occhi ametista…

Nemmeno un minuto di conversazione e Gianna aprì le immagini sgranando i suoi di occhi e senza perder tempo si ritrovava nella corte di Versailles dietro un cespuglio…lei si era già immedesimata , stava già sognando interpretato il ruolo della zingarella, rimasta a guardare fuori dalla finestra gli sfarzosi banchetti cortensi ai quali lei non poteva partecipare.

Avrebbe stesso nelle sue fantasie voluto trasformare i 230 euro di un mese di lavoro assiduo e costante in reali possibilità di cambio dello  status sociale  e dimenticare i “giochi di piacere” proposti dal marito di sua cugina o gli autoinviti del suo coiffeur  ma mentre scuoteva la testa per ritornare sulla mera  terra i suoi pensieri tornavano (se mai si fosse illusa di aver discostato per pura ipotesi la sua testa e il suo cuore all’unico senso della sua vita) a Mario che dopo due verbi : “Preferire” e “Rimanere” avevano sedato per l’ennesima volta una situazione da gran funambolo.

Gianna dava per scontato che le coincidenze hanno un significato ben preciso ma se già da piccola la matematica non era il suo forte anche al secolo odierno lei la ritiene un opinione e quindi 22 giorni poi “due verbi” e altri 24 giorni per lei sono noccioline in nome della A maiuscola.

Rifletteva su chi possa provare come lei tale lettera grande, forse Patrik ?

Lui alle 7:34 di qualche giorno fa aveva un’euro da sprecare e aveva pensato al “cuore-luce-vita- sole” e non ragionando, un minuto dopo l’intento fu applicato…fa niente che poi l’orgoglio o i debiti cancellano il cuore, la luce, la vita e il sole…

Steven? Forse lui poteva essere nella testa di Gianna anni fa l’unico che poteva cambiarle l’idea della barzelletta dell’amore maturata dall’adolescenza alla gioventù ma fuori ad una chiesa tale concezione  svanì, la sua fede nunziale fu tolta e sarebbe blasfemo rimetterla almeno nella sua testa è così…non si possono mettere sulla sua bilancia due pesi uguali , non è possibile ,possono sgarrare di pochi grammi ,forse può succedere …ma non si eguagliano…

Mario,se ne stava tornando a casa o forse andava in servizio …poco importava questo, perché l’assuefazione del tordo rumore dei tubi del pulman dove si trovava, non lo facevano distogliere dall’unico pensiero che gira e rigira da mesi lo affligge.

Non è stato mai vigliacco, non si è tirato mai indietro alle situazioni di pericolo e a quelle dove bisogna tirar fuori gli attributi , il coraggio, lui ne ha da vendere, il mestiere che non per scelta ma che ha per possibilità di cibarsi e ripararsi l’esistenza , lo pone ogni singolo giorno a contatto con il fango umano e corazza e savoir affair  gli permettono di non soccombere .

Resta però il cruccio che su certi eventi come anche Gianna sa bene, si resta da spettatore, inerme non si può fare nient’altro che adoperarsi solo sull’utilizzo delle parole e dei gesti o per meglio dire delle azioni palesi anche se non manifeste!!!

Per questo appoggiando l’orecchio destro sul vetro del bus ogni sussulto o fosso preso dal conducente non veniva accusato ma ritornava a pensare a come essere d’aiuto ,cosa fare …

Improvvisamente una mano trasparente  con l’indice ad uncino lo invitava a rimettersi in contatto con la realtà in quanto il suo cellulare suonava,ascoltava la suoneria generale quella non personalizzata per “affetti” e amicizie … tentennava, continuava a sentire ma ancora non del tutto sveglio dal torpore dei suoi pensieri , non prendeva il suo nokia  dal marsupio anche perché non voleva dare in pasto agli occhi famelici dei passeggeri coabitanti in quel tragitto, la possibilità di scorgere il  suo distintivo o la sua pistola…

Si decide,non guarda il display, apre,avvicina alle labbra e da fiato:

Prontooo?

Tu tu tu tu tu …chiamata terminata…

Non è possibile, ma che vado a pensare…noooo…ripete Mario, poi il tarlo del dubbio…

Susseguirsi di ciottoli, strade dissestate,onde, gallerie e ancora onde spumeggianti lo distraggono e pensa “avranno sbagliato”…

Sbagliare, fare errori…forse all’1:26 di notte si possono avere delle defaillance ,attimi di smarrimento, di stanchezza mentale che ci portano a non essere nel pieno delle nostre forze cerebrali o fisiche.

Continua...

 
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