VIPERA AEMME

Ma veramente la sensibilità

rispetto a certi argomenti

è solo femmina?

Guardo e leggo con stupore

tutti i commenti, tutti i link

pubblicati ad esempio su face book.

Ne faccio una specie di sondaggio.

Gli uomini fanno commenti di vario

genere, spesso frasi quasi senza un

gran senso, magari comiche, alcune

poco altre che fanno ridere davvero.

Oppure di calcio, della Roma in particolare

e del mondo, parallelo a

quello politico del nostro premier. A

volte comico pure quello. Le donne

vanno in direzione opposta. Tutto

sentimento. Frasi d’amore, rabbia,

impulso di vendetta, rimpianti per

non aver fatto o non aver detto,

sensi di gran vuoto per un amore

che non c’è più – e probabilmente

non si recupera più - , lacrime di

disperata rassegnazione. Questa

realtà, come può essere reale ciò che

si scrive su un social network (?),

può essere il termometro delle

diverse sensibilità? Dei mondi

paralleli che viviamo noi e questi

benedetti uomini? Troppo sensibili,

attente, passionali sino all’esasperazione,

innamorate dell’amore, da un

lato. Dall’altro troppe le battute sul

calcio, sul sesso un po’ ridicolo e

spinto, su Berlusconi. Fine. In

entrambi i casi a me sembra

esagerato. Come se si fosse

votati ad un pensiero piuttosto che

ad un altro. Così, distinti per categorie.

Ma un minimo di denominatore

comune fra i due opposti schieramenti

dovrà pur esserci. Siamo proprio

così diversi, così profondamente

diversi? Forse qualche raro caso

di comunanza di pensiero, magari

solo in qualche particolare periodo

della vita di qualcuno, ci sarà pure.

Per il resto, almeno in termini di

pensieri che occupano insistentemente

le diverse intelligenze e sensibilità,

mi pare che manchino.

chevipera@libero.it