Creato da alfiere13 il 15/04/2008
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Fa caldo, l'aria è soffocante, irrespirabile, pesante, immobile, non una nuvola in cielo, non un filo di vento. Fa caldo e la televisione lo ripete ogni momento: un mantra buono all'occasione, pietosa richiesta d'aiuto tardiva che non aiuta ad alleggerire il senso di calore che divampa. Arriva dopo, troppo tardi, quando il giorno è già rovente e suona come invocazione o atto di accusa per i peccati da espiare. La sfilza di consigli che ormai puntualmente segue all'annuncio ripetuto alla nausea è il sarcastico correre ai ripari in attesa di espiare i peccati commessi. Nel meno peggiore dei modi possibili: strano sadismo quello del mezzo che non si accompagna ad alcun apparente fine utile e pratico
"Bevete molta acqua e mangiate molta frutta", consigliano, "badate a che i pasti siano leggeri, assolutamente no alle abbuffate e soprattutto evitate di esporvi al sole nelle ore più calde del giorno". Già, provate qualche volta a raccomandare di non esporsi nelle ore più calde a chi sotto il sole è costretto a lavorarci. Sa di beffa, di vuoti di notizie da riempire con osservazioni innaturali, artefatte, artificiali, che puzzano di stantio e di luoghi comuni. Difficili da digerire per chi da sempre ha imparato a scansare il caldo vestendosi di poco altro oltre che della serena ombra proiettata dall'albero.
Vorrei una televisione meno attempata, che smettesse di attardarsi nel compiacimento di coscienze ormai assuefatte a orge di consigli tanto inutili quanto disumani. Vorrei una televisione che le coscienze le smuovesse per davvero e sapesse riportarle ad uno stato più naturale. Vorrei che, quando il caldo diventasse insopportabile, qualcuno oltre lo schermo trovasse il buon senso non solo di ricordare di mangiare leggero ma soprattutto di non sprecare acqua o di non appiccare incendi. Vorrei una televisione che sapesse dire a tutti almeno una volta: "tieni a mente questo caldo la prossima volta quando butterai a terra una cartaccia o deciderai di imbrattare il tuo pianeta, l'unico che abbiamo". Vorrei che ricordasse a tutti come l'inferno di questo caldo possa solo aumentare isolandosi con l'alito gelido dei condizionatori: la porta moderna per lasciarsi fuori il mondo e le sue iatture climatiche. Ricorda il caldo di questi giorni e soprattutto non dimenticare mai di piantare almeno un albero, almeno uno, una volta nella tua vita. Perché anche tu un giorno possa coprirti della sua ombra e deliziarti delle sue voci di brezza.
Lo sguardo alla terra scura
Arsa e consunta in polvere
Trafitta dai vessilli roventi
E dai dardi non trattenuti
Dalla memoria delle nuvole.
Non attendo di vestirmi
Di pioggia, vento e nubi
Ma coprirò ogni pensiero
Di fronde e ombra dove
la voce leggera della brezza
È gioco di sospiri e sussurra
E instilla vita in ogni foglia.
La mia danza della pioggia
Palme e viso rivolti al cielo
Sta nel piantare un albero
Una preghiera , la più sommessa
Che dal terreno sale al cielo.
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Inviato da: cassetta2
il 19/08/2022 alle 21:12
Inviato da: gratiasalavida
il 24/12/2013 alle 18:14
Inviato da: gratiasalavida
il 01/01/2013 alle 16:53
Inviato da: martha76.mt
il 01/01/2013 alle 00:31
Inviato da: martha76.mt
il 27/12/2012 alle 19:22