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Dopo essermi rifocillato un pò, mi diressi verso il binario dove sostava il treno denominato "Tiziano" diretto a Francoforte e oltre. Appena vi giunsi notai subito che i vagoni erano profondamente diversi all'interno. Innanzi tutto non vi erano più scompartimenti, ma solamente uno, grande con varie file di sedili, come in aereo. Ne scelsi uno vicino al finerstrino e mi sedetti. Poi notai che era straodinariamente pulito e tenuto bene. I sedili avevano delle federe bianche all'altezza del poggiatesta. Mai visto una roba simile sui nostri treni FFSS. Ti trasmetteva energia positiva, non so come mai, dimenticai la stanchezza accumulata in pochissimo tempo. Il treno non era molto affollato e intorno alle 13:00 partì. Cominciai ad osservare il paesaggio che mi scorreva davanti. Ben presto notai che andavamo su e giù tra le colline. Boschi, pareti rocciose, tanto verde e naturalmente neve. Eravamo in Svizzera. Qui la neve era ovunque. Non ne avevo mai vista così tanta, di persona. Infatti da noi giù in Sicilia, per giocare con la neve dovevi andare sull'Etna. Passammo per Lugano, dove risiedeva una mia zia, la sorella minore di mio padre. Abitava li perchè da ragazzina i miei nonni paterni con le due figlie minori emigrarono per un certo periodo di anni in Svizzera (mio padre e l'altro mio zio erano più grandi ed entrambi arruolati in marina quando ciò avvenne). Cosi lei conobbe a Lugano mio zio di origine bergamasca, frontaliero e si sposarono. Il treno fece una fermata breve ed in effetti mi pentii di non averla avvisata del mio passaggio. Mi sarei fermato volentieri un giorno per salutarli. Proseguimmo per Zurigo, Basilea e dopo circa tre ore di viaggio attraversammo il confine con la Germania. Passato il primo tratto montuoso, ben presto il terreno diventò pianeggiante. Vidi le classiche abitazioni tedesche, attraverso il finestrino, fiumi, laghetti circondati da boschi. Era tutto così bello, fantastico, così diverso dal paesaggio a cui ero abituato. Improvvisamente pensai che mi stavo recando da solo in una grande città europea. Chissà cosa mi aspettava, chissa quali esperienze avrei fatto. Cominciai a domandarmi : E se mi trovassi cosi bene da non ritornare più a casa? Non avrei rivisto più i miei amici, i miei genitori, i parenti... Per un attimo mi feci cogliere dalla malinconia. Già proprio cosi la malinconia, che ti fa stare male dentro. Provai un senso di fastidio dentro di me. Non ero neanche arrivato e già provavo malinconia?? Così cancellai questi pensieri dalla mia mente e mi concentrai sul paesaggio e gli altri passeggeri del treno. Scambiai due parole con il bigliettaio che era italiano, anzi Siracusano!!! Pensa com'è piccolo il mondo mi dissi. Mi raccontò che erano 25 anni che lavorava in Svizzera. Mi chiese qualcosa della mia città ed alla fine commentò: "Sempre la stessa, non è cambiata affatto!!". Mi fece gli auguri e salutandomi disse : "se arrivi ad ambientarti, non tornarai più a casa". Di nuovo ricominciai a pensare, a chiedermi cosa mi aspettavo in verità da questo viaggio. Alla fine, mi dissi che qualsiasi cosa avrei vissuto, sarebbe stata sempre una esperienza positiva. Il tempo passava, il paesaggio cominciava ad essere sempre uguale, la stanchezza cominciava a farsi sentire. Ero in viaggio da 26 ore!!!! Quando sarei arrivato?? Alla fine arrivai. Verso le venti di sera, il treno entrò nella stazione di Francoforte. La stazione mi sembrava di avera già vista. Mi ricodava un altra stazione!! Caspita! Aveva gli archi, era come quella di Milano. In effetti venni a sapere che fu opera dello stesso costruttore. Ancora oggi a dire la verità, non so se è vero, ne riordo il mome del costruttore, comunque...scesi dal treno, uscii dalla stazione e il mio sguardo si posò su un insegna enorme, illuminata di Rosso. Lessi : LAUDA AIR Erano uffici della famosa compagnia aerea di Niki Lauda. L'ex pilota di F1!!. presi un tassi e dissi all'autista di portarmi in Stiftstrasse nr. 34, ristorante CIAO ITALY!!! Dopo circa dieci minuti arrivammo. Mi fece scendere, pagai l'autista con i soldi che avevo cambiato in banca prima di partire. Guardai il ristorante. Finalmente ero arrivato! Fine capitolo. Biscottu |
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