Creato da: LEON_03 il 09/04/2006
La vanità di essere editore di me stesso.

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

gio.dima1977fede.quartabrizietto77losdiabloscarboneraffaelesoffiointensoevelina55yo_mentirosaMartamattaOLEON_03tortytortueocchineriocchineriponzidettasosso85psicologiaforense
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Brani tratti dall'esila...I LITIGI »

La donna violentata termicamente (DVT)

Post n°11 pubblicato il 27 Agosto 2006 da LEON_03
Foto di LEON_03

La DVT è quella donna che ha una madre (un’altra donna!) con il terrore del freddo.

 

Scoprite se la vostra compagna è una DVT barrando le caselle delle seguenti situazioni:

 

       Al primo starnuto sua madre telefonava al primario del reparto malattie infettive minacciandolo di morte se non fosse venuto a visitarla.

       Sua madre veniva colta da tachicardia se in casa girava scalza.

       Alla parola “spiffero” sua madre scoppiava a piangere.

       Sua madre scioglieva la neve col phon per impedirle di giocare “a palla di neve”.

       Una mattina ho trovato Babbo Natale svenuto dal caldo nel salotto di casa sua.

 

Se le avte barrate tutte, la madre della vostra compagna è una perfetta DVT e sicuramente le avrà trasmesso questa ingombrante eredità: il terrore del freddo.

La DVT sgrana gli occhi, le si deforma la faccia, contrae le spalle solo per un debole refolo di venticello primaverile.

In tarda primavera capita di vedere nei parchi bambini (ma sono più frequenti le bambine) ingabbiati dentro i passeggini, imbacuccati, con tanto di cappello di lana “perché le orecchie sono delicate”.

Le facce di questi povere bambine sono da campagna fotografica di Oliviero Toscani: soffrono, piangono, si dimenano, scalciano, dai paraorecchi scendono gocce di sudore, la bocca è contratta in una smorfia di dolore e la lingua è asciutta e increspata.

La mamma di questa povera bimba non pensa minimamente che la bimba posa avere caldo perché, per lei, il caldo non esiste.

Se vivete con una DVT, avete perfettamente capito di che cosa stiamo parlando: questo tipo di donna è una minaccia per il genere umano, una sciagura. Capita di vederla alla mattina guardare fuori dalla finestra con la stessa espressione dell’”Urlo” di Munch.

Se non ci siete abituati credete che là fuori ci possa essere di tutto e vi preparate al peggio: la vicina di casa si è impiccata e le sue gambe penzolano davanti alla vostra finestra, un condor appollaiato sul vostro balcone sta mangiando un bulbo oculare rubato ad un veccio mentre andava a ritirare la pensione…. Tranquilli.

Lei ha quella faccia perché piove!

Sta semplicemente scendendo una pioggerellina primaverile, a dire il vero anche piacevole perché pulisce l’aria. Ma lei è terrorizzata e subito si infila un pile. Poi, vi guarda schifata e…..

 

            Tu non hai mai freddo = Non hai sensibilità tattile, come i rinoceronti.

 

Adesso mi rivolgo a voi, compagni di DVT con figlio: è inverno, magari è una bella giornata di sole. Decidete di uscire con vostra figlia: non fate mai l’errore di non metterle il cappello. La DVT crede ancora che la femmina sia più debole del maschio, quindi si incattivisce ancora di più.

 

DVT: Che cosa stai facendo? = Chiamo il Telefono Azzurro

            Lui: Sto uscendo con Laura

            DVT: Ma sei impazzito = Ti denuncio al Tribunale dei minori

            Lui: Perché?

DVT: Le hai messo la calzamaglia? E la maglia di lana? E la tuta in kevlar con i doppi rinforzi antivento? E il cappello con i paraorecchi doppi in lana di capra? = Ti tolgo la patria potestà.

 

 

A quel punto riparte una nuova vestizione.

La bimba già soffre non appena le infilate la calzamaglia, quando vede la tuta viene colta da una crisi di panico e inizia a roteare gli occhi come se fosse posseduta dal demonio, e non appena vede il cappello con i temutissimi paraorecchi comincia ad ululare come una lupa affamata.

Ma la madre non si scoraggia e continua ad infilarle il tutto come se non stesse succedendo nulla. Ora la bambina è vestita, ha vomitato due volte per il caldo, ma è vestita.

Voi, però, non siete ancora pronti e a questo punto avete i secondi contati perché non avete fatto i conti con la temperatura del vostro appartamento: trentadue gradi! La vostra caldaia è una turbina impazzita. Il manometro segna rosso, la pressione è al massimo.

È chiaro che la bambina sudi, e che dopo qualche secondo diventi rossa e i paraorecchi si bagnino di sudore.

 

            Se mi esce sudata poi si ammala! – Rantola la DVT allo stremo delle forze.

 

Con una velocità dettata dall’esperienza, toglie gli strati di lana bagnata dal corpo della bimba e subito dopo è pronta per ricoprire il corpicino dell’infante con altri strati di lana, ma a quel punto la piccola non ne vuole più sapere di uscire. È sfinita. Soddisfatta, la vostra compagna dichiara:

 

            Non vuole più uscire perché fa troppo freddo = Anche questa volta ho vinto io!

 

 

                                                                                continua.......

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963