Creato da MALEVATEVIDALLEPALLE il 29/03/2011
CONTRO IL CONFORMISMO IDIOTA

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palmiro togliatti......UNO DEI TANTI PEZZI DI MERDA !!!

Post n°8 pubblicato il 31 Marzo 2011 da MALEVATEVIDALLEPALLE

 Oggi festeggiamo i 150 anni della Nostra Italia ed ho deciso di pubblicare una parte dell' intervento di Togliatti al XVI Congresso del PCUS. L' ho fatto per ricordare a tutti i sinistri nazionalisti per un giorno, cosa diceva riguardo l'Italia uno dei loro gloriosi miti.

 

Nazionalisti lo si è sempre o non lo si è mai.

 

Ma d'altra parte come diceva una vecchia canzone "Uno straccio rosso hai per bandiera... perchè non sei degno di servirne una vera.."

 

Palmiro Togliatti:

“È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica.
Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin.
È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano ”.



Solo vergogna, e nulla più.

 
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Bagarre Fini-La Russa "Ma vaffa". "Fatti curare" Gianfry ferma la seduta

Post n°7 pubblicato il 30 Marzo 2011 da MALEVATEVIDALLEPALLE

Roma - È un Transatlantico incandescente quello che assiste al duro scontro tra il ministro Ignazio La Russa e l'opposizione. Dopo averla accusata di essere "complice" della manifestazione in corso davanti a Montecitorio, La Russa polemizza: applaude il capogruppo Dario Franceschini, che ha adombrato, nell’uscita di La Russa in mezzo ai manifestanti, una sorta di "provocazione". Ma il presidente della Camera non gradisce e, mentre l’aula si va riscaldando, richiama il ministro della Difesa a un comportamento più consono.

Diverbio Fini-La Russa "Non mi rompere", gli ribatte La Russa, e al secondo richiamo di Fini parte, all’indirizzo dell’inquilino di Montecitorio un "vaffa" seguito dal gesto della mano. Fini, furibondo, sospende la seduta e lascia l’emiciclo non prima di aver sibilato ai suoi "curatelo". Intanto il protagonista della semirissa esce dall’aula atorniato dai suoi colleghi e si dirige, per riforcillarsi probabilmente, alla buvette. I deputati del Pd, commentano con i giornalisti: "È un vero fascista", mentre il finiano Granata dice tra sé e sé: "Ha cambiato pusher".

Il ministro: non ho insultato Fini La Russa nega ogni addebito. "Non ho mai insultato Fini, quando ho fatto il gesto con la mano mi sono rivolto all’Aula e a Franceschini, non certo al presidente della Camera". Il ministro si ferma a parlare in Transatlantico con i giornalisti e dà la sua versione della bagarre in Aula dopo il blitz dei manifestanti che hanno assediatò Montecitorio. "Mi aspettavo -dice il ministro della Difesa- solidarietà per quanto accaduto, sapevo che sarebbe stata una solidarietà all’acqua di rosa, ma almeno mi aspettavo una certa preoccupazione. Certo, non ho apprezzato Fini, perché ha ripreso solo me e sospeso la seduta".

La telefonata La Russa ha telefonato al presidente della Camera per scusarsi per quanto avvenuto in Aula. Il titolare della Difesa, a quanto si apprende, ha spiegato al presidente della Camera di non aver mai voluto offenderlo, ma di aver rivolto il suo gesto al capogruppo del Pd Franceschini.

Fini: offesa l'istituzione "Non è stata una offesa alla persona ma all'istituzione. La gravità di quanto accaduto sarà quindi valutata dagli organismi di Montecitorio''. Con queste parole, secondo quanto si eè appreso, Fini ha chiuso la telefonata di chiarimento, dopo la bagarre del pomeriggio.

 
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