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Quando Benigni augurava la morte ad Almirante..in rima.

Post n°18 pubblicato il 11 Aprile 2011 da MALEVATEVIDALLEPALLE

 

Credo ci sia davvero poco da commentare, se non il fatto che Donna Assunta Almirante ha querelato quest'uomo...voi al posto suo non lo avreste fatto?

 

 

Leggete la poesia....e se volete finire di vomitare sentite anche il premio oscar che la recita.

 

 

Davvero complimenti.

 

Si è finalmente dimostrato per quello che è....un uomo di m...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maledetta l'ora
il giorno il secondo, toh,
in cui du' merdaioli
ti misero al mondo.

 

Maledetta l'ora
il giorno e l'annata
che la tu' mamma ti dette
la su' prima poppata.

 

Maledetta l'ora buia
ancor di più la notte cupa
che un finocchio ti convinse
a esser figlio della lupa.

 

Se dovessi maledirti
poi non saprei come finirla,
maledetto sia quel giorno
che ti fecero balilla.

 

Maledetta l'ora
e tutto il calendario
in cui mille finocchi
ti fecero segretario.

 

Maledetta la persona,
che stesse sempre male,
che ti parlò per la prima volta
della Destra Nazionale.

 

S'aprisse la porta,
senza tu te ne sia accorto,
entrassero le mogli
di ogni partigiano morto.

 

Poi t'aprissero la bocca
e da maggio a carnevale
ti facessero be' le cose
e cantar l'Internazionale.

 

Poi arrivasse, come si chiama,
Terracini, no, Paietta, Natta e Ingrao
ti cacassero sugl'occhi
mentre cantan Bella Ciao.

 

Alla fine vanno via,
finalmente sei contento,
ma ti piscia addosso Lama
mentre canta Fischia il vento.

 

Ti venisse un colpo,
ti venisse un accidente,
gli uomini son tutti uguali,
ma te tu sei differente.

 

Ti scoppiasse la vescica (tum!),
ti scoppiassero i coglion (tum tum!)
ti scoppiassero in un mese
trentatré rivoluzioni.

 

Ti venisse la febbre,
ti venisse un ascesso,
ti scoppiassero in culo
tutte le bombe che tu ha' messo.

 

Ti chiavassero la moglie (ah!)
tutti i morti delle guerre,
e ti nascesse un figliolo
che assomiglia a Berlinguerre.

 
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L'operato del Governo Berlusconi contro le bugie della sinistra italiana.

Post n°17 pubblicato il 31 Marzo 2011 da MALEVATEVIDALLEPALLE

Ecco l'elenco dei provvedimenti del Governo Berlusconi. Personalmente sono stanca di leggere i commenti dei sinistri su fb e nei vari blog in cui si lamentano dell'inattività del Governo.

SOCIAL CARD. Sono state inviate 1,3 mln di lettere, le carte richieste sono state circa 580mila. Quelle caricate sono 423 mila, con un tasso di accoglimento del 73%. Molti di quelli che hanno fatto la domanda non avevano gli indicatori Isee, gli altri l’hanno avuta accolta. Gli acquisti fatti con la Social card sono stati 680mila e la spesa media è stata di 33 euro. La natura nuova del provvedimento ha portato ad alcuni disagi e ce ne scusiamo ma l’obiettivo del Governo è quello di raggiungere 1,3 mln di carte distribuite.(dati del 20 gennaio 2009).

ALITALIA. Il 13 gennaio 2009,CAI, la nuova compagnia di bandiera ha ufficialmente aperto i battenti, completando un lungo e faticoso percorso di molti mesi, nei quali la “cordata italiana” ha saputo superare molti ostacoli e raggiungere l’obiettivo di mantenere all’Italia una compagnia di bandiera. I possessori di azioni Alitalia saranno indennizzati con le risorse provenienti dai “conti dormienti”. La procedura potrà avere inizio solo dopo che sarà finito il lavoro del commissario chiamato a gestire la chiusura della vecchia Alitalia.

ICI. da giugno 2008 non deve più essere pagata l'imposta comunale sulla prima casa, ossia l'immobile adibito ad abitazione principale; l'esclusione non riguarda invece quegli immobili di lusso adibiti ad abitazione principale ma compresi nella categoria (categoria catastale A1, A8 e A9). Per le abitazioni di lusso si continuano comunque ad applicare le detrazioni vigenti.L'«abitazione principale», sulla quale non si deve più pagare l'Ici, è la casa dove il contribuente ha la residenza anagrafica. Si può comunque provare di avere la dimora abituale in un immobile diverso da quello in cui si ha la residenza anagrafica e ottenere il beneficio su quell'abitazione.I proprietari non dovranno più pagare l'imposta anche sulle pertinenze (come box, garage, cantine) dell'abitazione principale. Le pertinenze sono però esenti nei limiti stabiliti nei regolamenti comunali.

SOSTEGNO DEL REDDITO. Per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti, dal primo luglio è partita la detassazione degli straordinari e dei premi di produttività. Un altro provvedimento concreto, il cui fine è quello di rendere meno leggera la busta paga di operai ed impiegati, per ridare potere d’acquisto a milioni di lavoratori dipendenti.Il primo vantaggio per il lavoratore è costituito dalla differenza fra l’aliquota Irpef – che va dal 23% in su – e questo nuovo prelievo del 10%.Il secondo vantaggio è costituito dal minor prelievo fiscale legato appunto alle addizionali; poiché le detrazioni per i familiari a carico diminuiscono a mano a mano che il reddito complessivo sale, il tenere sganciato l’ammontare di premi e straordinari – ed è il terzo vantaggio – renderà più consistenti le detrazioni stesse.

LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE. Da lunedì 9 febbraio i comuni, attraverso un canale telematico, hanno accesso - in modalità protetta e tracciata - ai dati dell’anagrafe tributaria che riguardano i contratti di somministrazione di luce, gas e acqua, quelli di locazione, i bonifici bancari e postali per ristrutturazioni edilizie e le informazioni sulle denunce di successione di immobili.L’attività anti evasione fiscale dei comuni è incentivata e premiata con il riconoscimento di una congrua percentuale sui tributi recuperati. A queste misure, va aggiunta la realizzazione del federalismo fiscale che, con il coinvolgimento sempre più stretto degli enti locali, renderà ancora più complicato evadere le tasse

LOTTA ALL'IMIGRAZIONE CLANDESTINA. Le nuove norme ampliano i casi di espulsione degli immigrati clandestini e prevedono l’espulsione anche per i cittadini comunitari, attraverso la misura dell’allontanamento di chi non ha reddito o di chi delinque. Il limite della pena per applicare l’espulsione è stato ridotto a due anni (prima era di dieci). Il giudice, in tutti i casi di condanna dello straniero o del cittadino comunitario a più di due anni di carcere, ne ordina il rimpatrio. Chi trasgredisce l’ordine di espulsione è punito con la reclusione da uno a quattro anni. previsto il carcere da sei mesi a tre anni per chi lucra sullo straniero senza permesso di soggiorno, affittandogli casa o altro immobile. Con la condanna scatta anche la confisca del bene.

EMERGENZA RIFIUTI. 21 maggio, nella prima riunione operativa del Consiglio dei Ministri (tenutasi a Napoli come da impegno preso in campagna elettorale), con un decreto legge il governo ha stabilito una serie di interventi che in soli 58 giorni hanno messo fine all’emergenza rifiuti in Campania.Erano ben 551 i Comuni della Campania interessati dall’emergenza. Questi centri producono circa 7.200 tonnellate di rifiuti al giorno: uscire dall’emergenza ha comportato raccogliere e avviare a smaltimento la produzione quotidiana di immondizia insieme con le migliaia di tonnellate accumulatesi nei mesi precedenti. Oggi in quelle zone si riescono a smaltire 7.700 tonnellate di rifiuti al giorno. Sono state attivate tutte le discariche che era possibile mettere in funzione immediatamente; parte dell’immondizia è stata avviata in Germania (520 tonnellate al giorno); parte è stata pretrattata e avviata agli impianti di termovalorizzazione di altre Regioni. L’invio dei rifiuti in Germania è terminato a fine marzo. Purtroppo in questo periodo la situazione é nuovamente precipitata,il Governo sta varando un piano di emergenza.

RINEGOZIAZIONE MUTUI. Chi può accedere alla rinegoziazione. Tutti coloro che hanno acceso un mutuo a tasso variabile per acquisto, costruzione e ristrutturazione dell'abitazione principale. Da quando si potrà rinegoziare. Sostanzialmente nell'ultimo quadrimestre dell'anno dopo che le banche avranno formulato ai clienti le proposte di rinegoziazione. La Convenzione interesserà le rate in scadenza dopo il primo gennaio 2009. La rata. La rata viene bloccata al 2006, calcolata come media aritmetica delle rate pagate in quell'anno dal cliente. Se i tassi salgono, crescerà la differenza tra la rata originaria e quella della rata rinegoziata, e la differenza sarà addebitata su un conto di finanziamento accessorio. Se i tassi scendono, il risparmio sarà portato a decremento del conto di finanziamento accessorio che potrebbe anche azzerarsi. Adesione delle banche. Le banche sono libere di aderire o meno alla Convenzione ma, se aderiscono, allora sono obbligate a rinegoziare qualora il cliente lo chieda. Osservatorio sui mutui. Nell'accordo tra Abi ed esecutivo rientra anche la istituzione di un Osservatorio sulla trasparenza dei mutui cui parteciperanno rappresentanti del Ministero dell'Economia, delle banche e dei consumatori. Costi portabilità azzerati. In occasione della presentazione della Convenzione, il ministro dell'Economia ha anche annunciato che "sarà cura del governo" assicurare l'azzeramento dei costi di portabilità del mutuo.

SICUREZZA. Viene introdotto nel codice penale il reato di «atti persecutori», il cosiddetto stalking che riguarda le molestie insistenti, che scatta quando c'è una ripetitività di azioni contro una persona. Ora è un reato «provocare un perdurante stato di ansia o paura nella vittima ovvero ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di una persona alla medesima legata da relazione affettiva ovvero tale da alterare le proprie abitudini di vita». La pena è la reclusione da 6 mesi a 4 anni. Si agisce su querela della persona offesa che ha 6 mesi di tempo per presentarla e il magistrato può procedere d'ufficio nel caso in cui la vittima sia un minore o una persona disabile. Giro di vite per chi compie violenza sessuale (si rischia fino all'ergastolo) e per chi compie molestie insistenti, con l'inserimento del reato di stalking nel codice penale e il patrocinio gratuito per le vittime di stupri. Questi i due punti principali del decreto sulla sicurezza convertito in via definitiva dal Senato con un voto bipartisan (261 sì, tre no e un astenuto) frutto anche delle modifiche apportate in prima lettura dalla Camera con l'accantonamento delle norme sulle ronde e sul prolungamento fino a sei mesi della permanenza degli immigrati clandestini nei Cie (Centri di identificazione e espulsione) che saranno affrontati a parte. ERGASTOLO È la pena prevista per chi uccide durante una violenza sessuale, o atti sessuali con minorenne, violenza sessuale di gruppo o stalking.

CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE. È obbligatoria quando si è in presenza di gravi indizi di colpevolezza per i reati di omicidio e taluni reati in materia sessuale tra cui l 'induzione alla prostituzione minorile, la pornografia minorile, il turismo sessuale, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale di gruppo. Inoltre, c'è l'arresto obbligatorio in flagranza nei casi di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo. Giro di vite anche sui benefici penitenziari per chi è condannato per delitti a sfondo sessuale: maggiori difficoltà di accedere al lavoro esterno, permessi premio e misure alternative alla detenzione.

ARRESTI DOMICILIARI PER STUPRATORI SE C'È ATTENUANTE. Chi ha commesso uno stupro potrà ottenere gli arresti domiciliari, solo se il magistrato gli avrà riconosciuto le attenuanti.

FINANZIAMENTI TERREMOTO IN ABRUZZO.

ABOLIZIONE DEEL SERVIZIO MILITARE OBBLIGTORIO con formazione del nuiovo esercito di professionisti

RIFORMA DELLA SCUOLA E DELL'UNIVERSITA'. Tirando le somme, fino ad ora sono state varate o sono in dirittura d’arrivo sei grandi riforme: riforma della Pubblica amministrazione (Brunetta), riforma delle pensioni (Sacconi-Tremonti), Federalismo (Calderoli-Bossi) e riforma dei servizi pubblici locali.

Credo non ci sia nulla da aggiungere. Come direbbe l'assessore Cangini alias Paolo Cevoli: "Fatti non pugnette!"    

 
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Un giudice conferma: il Governo Ciampi trattò con la mafia.

Post n°16 pubblicato il 31 Marzo 2011 da MALEVATEVIDALLEPALLE

Si, lo stato italiano cercò di trattare la resa con la mafia all'epoca di Oscar Luigi Scalfaro Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi Presidente del Consiglio, Nicola Mancino ministro dell'Interno e Giovanni Conso ministro della Giustizia.

La rivelazione è arrivata in un'aula di tribunale a Palermo da un testimone di eccezione: il magistrato Alfonso Sabella, attualmente in servizio al tribunale di Roma. Chiamato a deporre al processo contro il generale dei carabinieri Mario Mori, Sabella ha ricordato i suoi anni da pm a Palermo, quelli al Dap e soprattutto quelli alla procura di Firenze quando collaborò con il pm della Dna Gabriele Che lazzi (oggi scomparso) all'inchiesta sulla trattativa fra Stato e mafia. Sabella, che è uno dei magistrati più apprezzati dalle associazioni antimafia, ha rivelato che Chelazzi era convinto che il generale Mori avesse avuto da organi dello Stato un mandato a trattare con i boss di Cosa Nostra. Secondo lo stesso magistrato «lo Stato, dopo le stragi del '93, tentò di dare un segno di disponibilità a Cosa Nostra alleggerendo il numero dei boss sottoposti al regime carcerario duro previsto dall'articolo 41 bis dell'ordinamento penitenziario».

 La deposizione di Sabella è importante perché nonostante tutte le smentite, omissioni e parziali rivelazioni sulla trattativa fra Stato e mafia sotto il governo Scalfaro-Ciampi, sta emergendo con chiarezza come allora ci si arrese alle condizioni imposte da Cosa Nostra. Secondo il ricordo di Sabella il suo collega Chelazzi carpì qualche elemento per ricostruire questa oscura vicenda «da un incontro che si svolse fra il generale Mori e l'ex vicecapo del Dap Francesco Di Maggio».

 Nel colloquio ci furono riferimenti espliciti alla direttiva governativa di trattare con i boss di Cosa Nostra. E il clamoroso risultato fu la liberazione dal giogo del carcere duro per oltre 130 boss mafiosi dell'Ucciardone e per centinaia di detenuti mafiosi e camorristi nelle carceri campane. Fra i beneficiari vi furono alcuni dei protagonisti delle stragi del '92 in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e perfino uno dei rapitori e barbari assassini (sciolsero il corpo nell'acido) del giovanissimo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino. A calarsi le braghe davanti a siffatti nobiluomini fu il tanto celebrato governo tecnico della fine della prima Repubblica, che oggi parte del Pd vorrebbe erigere a modello per sostituire l'odiato Silvio Berlusconi. Ma quel governo Ciampi co-diretto al Quirinale da Scalfaro, uno dei grandi moralisti della Repubblica, non solo invece di combatterla si arrese senza condizioni alla mafia, ma si è tenuto questo segreto per quasi due decenni. Fino a quando chissà se per ingenuità o per rimorso nel novembre scorso il quasi novantenne professore Conso ha deciso di rivelare i primi particolari di quel che accadde, sostenendo di avere fatto tutto da solo senza informare nessuno, proprio per vedere se quella grazia concessa ai boss fosse in grado di salvare l'Italia da nuove stragi. La versione di Conso è stata ritenuta sia dalla commissione antimafia che lo ha ascoltato sia dai magistrati palermitani che hanno aperto una inchiesta, assai poco credibile. Proprio per questo i pm palermitani alla vigilia di Natale hanno interrogato per lunghe ore a Roma sia Ciampi che Scalfaro, segregando il contenuto di quei verbali .

 
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Mafia, in due anni 6.485 arresti. In manette 28 superlatitanti.

Post n°15 pubblicato il 31 Marzo 2011 da MALEVATEVIDALLEPALLE

Dall’insediamento del governo Berlusconi nel maggio 2008, sono stati arrestati 6.754 mafiosi, in media 8 al giorno, il 34% in più rispetto al periodo precedente e  28 superlatitanti tra i 30 più pericolosi, in media uno al mese. Il titolare del Viminale ha anche sottolineato che i 35.601 beni sottratti alla mafia per un valore complessivo di 17 miliardi e 854 milioni è un ”obiettivo strabiliante” realizzato dal governo. Negli ultimi due anni a mezzo, ha proseguito il ministro, sono stati inoltre arrestati 28 dei trenta latitanti più pericolosi (+25%) e complessivamente 410 latitanti (+51%), mentre le operazioni di polizia giudiziaria sono state 661 (+25%). Quanto ai beni sottratti alle organizzazioni criminali, sono 29.694 quelli sequestrati – di cui 1.623 aziende – per un valore di 14 miliardi e 807 milioni (+295% rispetto al periodo precedente) e 5.907 quelli confiscati – di cui 199 aziende – per un valore di 3 miliardi e 47 milioni (+523%). Infine, sul Fondo unico giustizia (il fondo dove confluiscono le somme di denaro sequestrate alla mafia e i proventi derivanti dai beni confiscati) al 31 ottobre 2010 erano depositati 2 miliardi e 259 milioni.
Questi i dati sulle azioni e i risultati del Governo Berlusconi in materia di sicurezza...alla politica delle accuse come sempre rispondiamo con la politica dei fatti.

 
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Papalia, magistrato che sbaglia e fa carriera.

Post n°14 pubblicato il 31 Marzo 2011 da MALEVATEVIDALLEPALLE

“La Corte Costituzionale dichiara che non spettava all’autorità giudiziaria ed in particolare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona di far eseguire, il 18 settembre 1996, la perquisizione del locale nella disponibilità del parlamentare Roberto Maroni”. Questa è la sintesi, nonché lo stralcio finale, della sentenza della Corte Costituzionale numero 58 dell’anno 2004, che in pratica chiarisce come il pubblico ministero Guido Papalia, alla ricerca di materiale più o meno significativo o compromettente sulla “Guardia Nazionale Padana”, abbia commesso un reato ordinando la perquisizione dei locali di via Bellerio. La famosa perquisizione in cui leggenda narra che Roberto Maroni abbia morso un polpaccio ad un poliziotto.

La Corte Costituzionale, riconoscendo che una delle stanze da perquisire fosse da considerarsi ufficio dell’onorevole Maroni, ha stabilito che l’autorità giudiziaria avrebbe dovuto agire soltanto in seguito all’autorizzazione della Camera.

E’ importante ricordarlo, perché lo stesso Maroni è stato condannato in tutti e tre i gradi di giudizio, e quindi in via definitiva, per resistenza a pubblico ufficiale. Stessa sorte toccata tra gli altri a Bossi, assolto in Appello, e Davide Caparini e Roberto Calderoli, “salvati” dalla prescrizione. Ma se è vero che la Corte di Cassazione che ha condannato Maroni ha stabilito con una certa chiarezza che l’atteggiamento dei pubblici ufficiali non fosse né provocatorio né “oggettivamente ingiusto”, stigmatizzando quindi la reazione dei parlamentari e militanti leghisti presenti, è altrettanto vero che la Corte Costituzionale ha chiarito come l’ordine del pm Papalia non sarebbe dovuto neppure partire. Una perquisizione eseguita con la forza è configurabile come reato di violazione di domicilio e violenza privata, ma nel caso in questione si potrebbe addirittura ipotizzare l’attentato alla Costituzione.

 

Come ha pagato il pm Papalia? Con la nomina a capo della Procura Generale di Brescia nel 2008. Un premio. Era già capo della Procura Generale di Verona, ma per continuare la sua “onorata” carriera al vertice ha dovuto cambiare città dopo otto anni, in virtù del decreto Mastella che obbliga i responsabili degli uffici giudiziari a lasciare l’incarico dopo un tale lasso di tempo.

Mentre si discute sulla legittimità di parlamentari condannati in via definitiva, in troppi tacciono sui magistrati che sbagliano ma non pagano mai, o meglio fanno carriera. Guido Papalia, considerato da certi ambienti di sinistra come uno “dei più retti e giusti magistrati”, si è più volte in realtà dimostrato uno dei magistrati più politicamente schierati (a sinistra): lo dimostrano le inchieste-persecuzioni su Franco Freda e sul Fronte Nazionale, l’attacco alla campagna anti-nomadi della Lega, l’inchiesta nei confronti dei militanti di Forza Nuova in seguito ad un’irruzione in diretta durante un dibattito televisivo in cui era presente Adel Smith.

 

Queste le punte di diamante del suo curriculum da pm veronese.

Inutile dirlo, tutti buchi nell’acqua.

 

Il testo della sentenza della Corte di Cassazione

 

http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/cronache/giurisprudenza_costituzionale/200400058/sent_58_2004.pdf

 

 
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