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DA QUESTI DUE INETTI E DALLA CAMORRA

 

 

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Commissario ingannato dagli errori di Bassolino

Post n°107 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da liberiamonapoli

Veltroni/ Prodi/ Bassolino/ Iervolino/ Napoli/ Italia. Che dire di più? Ieri Newsweek ha sparato in copertina l’immondizia di Napoli col titolo “Italia nel caos”. Siamo sputtanati in tutto il mondo e ci vorranno anni per recuperare. L’inganno veltroniano ha le gambe corte ed il naso lungo. Walter fa il fumo con la manovella. Vorrebbe far dimenticare Prodi, che del suo partito è il presidente. Vorrebbe far dimenticare i disastri del Governo, del quale il suo partito è magna pars. Vorrebbe cancellare Napoli e la Campania, che rappresentano il fallimento catastrofico di quindici anni di potere assoluto del centro sinistra ed anche Iervolino, Bassolino, De Mita, che sono le facce più rappresentative di quel che è il Pd nel Mezzogiorno, per quanto riguarda la novità, la trasparenza, l’efficienza. Come ha detto Fini, Veltroni è uno stagionato “nuovista”, un furbastro che mette in lista Colannino, Artoni, Benetton ecc. prelevandoli dall’happy hour dell’hotel Posta di Cortina e li mischia con gli operai della Thiessen-Krupp di Torino. Il “ma anche” veltroniano diventa così blasfemo per la classe operaia ed offensivo per la dynasty industriale e finanziaria italiana. Come ha detto Bertinotti, tra Matteo Colaninno e Antonio Bocuzzi, ce ne è uno di troppo. E’ la doppiezza veltroniana, che fa rimpiangere quella togliattiana. Boselli un po’ se lo meritava perché la politica non consiste nell’accucciarsi sotto il tavolo di Prodi o Bassolino e perché non si può sopravvivere una volta con Segni, un altra coi Verdi di Pecoraro, un'altra ancora coi radicali di Pannella. Ma preferire Di Pietro ai socialisti è un crimine politico che completa il genocidio di tangentopoli. Il comunismo è morto i comunisti no. I socialisti se lo ricordino! De Gennaro si è accorto che il suo piano era sbagliato e lo ha cambiato. La cosa è gravissima non per il commissario che ha riconosciuto l’errore e vi ha posto rimedio ma per chi gli ha fornito i dati sulle discariche. Dati imprecisi, inventati, errati non si sa da quale fonte passati all’ex capo della Polizia che sono costati in termini di blocchi stradali, scontri con le forze dell’ordine, danni ambientali ed alla salute, ritardi nell’affrontare l’emergenza, ecc. Di chi la responsabilità? Esiste un organo straordinario dello Stato, un Commissariato, che ha il compito di monitorare il territorio per bonificarlo a cominciare dalle discariche. Infatti, si chiama Commissariato per la Bonifica ed è stato retto fino al 31 gennaio scorso da Bassolino che, tra gli altri incarichi, ha avuto anche questo. Figuriamoci cosa doveva bonificare se non aveva neppure i dati dello stato delle discariche. Sull’immondizia si continua a navigare a vista e nel buio più completo.

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