C’era una volta ..
Favola-diario del Pirata Kiwai, in non so quante puntate …
prima o poi mi stancherò.
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Post n°11 pubblicato il 26 Settembre 2012 da liberty.bay
A.D. 26 di Settembre 2012
Fin qui abbiamo descritto il principale naviglio comunardo, ma certamente manca all’appello più d’una barchetta, che descriveremo nel corso della narrazione .. per ora è doveroso dare un’occhiata alle principali figure dei Liberi Naviganti. Contrariamente a quanto sbandierato dai Comunardi, questi “Banditi Berlusconiani, come li definiscono loro, sono tutt’altro che omologabili sotto un’unica bandiera, anzi loro caratteristica è proprio la diversità di origini e di esperienze. Ma una caratteristica li affratella e li ha fatti trovare schierati su un fronte comune: l’amore per la libertà di espressione, l’indipendenza di giudizio e un epidermico fastidio per il dogmatismo e l’intolleranza. Ma c’è un’altra caratteristica che accomuna questi “dissidenti” .. il rifiuto sistematico dell’ignoranza e della mistificazione. Armati di una, ormai rara, dotazione di deprecata cultura, questi ostinati difensori della libertà individuale sono adusi a navigare in solitaria sulle rotte del mare internettiano, incuranti dell’ecclesiastica obbedienza imposte dai Comunardi .. ovvio che si siano, prima o poi, trovati a doversi difendere dagli assalti degli ominidi rossi. Non tutti però, tra i Liberi Naviganti, amano affrontare furiosi combattimenti con la flotta comunarda, taluni perché convinti dell’inutilità del combattimento, si limitano alla difesa dei loro isolotti, talaltri per un tacito accordo di non belligeranza, che i comunardi, consci della loro inferiorità di armamento, hanno sottoscritto di buon grado. Ma come abbiamo visto l’Impero mal sopporta la libera espressione del dissenso e alcuni tra i Liberi Naviganti ha l’insana pretesa di manifestarlo troppo apertamente .. ecco allora che nel Mar Libero è frequente assistere a furiosi combattimenti tra la flotta comunarda e pochi ma agguerriti velieri. Due tra i più “navigati” velieri dissidenti sono alleati di vecchia data: Il “Neruda” è un poderoso galeone pesantemente armato di cannoni documentali a “pagine incatenate” e di batterie di linck a mitraglia. Lo “Psichiatry” invece, recentemente tornato in mare, dopo un lungo stazionamento in bacino di carenaggio, ha ripreso immediatamente il suo posto in prima fila nel bombardamento serrato delle roccaforti del Bene Comune. Terzo ma non ultimo tra i pericolosi nemici del Bene Comune un insospettabile corridore, che dopo aver dato il suo generoso contributo in più di una battaglia, a bordo dei vascelli di altri Liberi Naviganti, ha finalmente deciso di varare un suo personale naviglio, battezzandolo per l’occasione “il Maratoneta”. Una menzione a parte merita ancora il Commodoro Ouisted e il suo “Ummagumma” .. sofisticato naviglio da parata, capace di ingaggiare furibondi scontri con la più torbida ignoranza sinistra, rappresentata nel suo abissale culmine dal Gioiosopendulo e dal suo comandante razzista. Insomma, più che una battaglia, un’opera buffa. Della bionda Piratessa abbiamo già parlato .. infaticabile navigatrice del mare internettiano, veleggia da sempre al di sopra dei marosi sul suo Veliero Volante, misteriosa ed inarrivabile col suo armamento di criptiche e sognanti immagini .. inutile dire che i colpi inopinatamente sparati dai barconi comunardi cadono sempre miseramente nel vuoto. Anche per oggi può bastare, fine dell’undicesima puntata.
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