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VIAGGIO IN POLONIA

Post n°88 pubblicato il 12 Giugno 2011 da ninolutec
 
Tag: Viaggi

(Parte Seconda) 

 

"Abbraccio con il cuore tutti e ciascuno: tutta la terra polacca, tutti i suoi abitanti. Ricevete da me il saluto d'amore e di pace... Polonia, mia cara patria... Dio t'innalza e ti tratta in modo particolare, ma sappi esserGliene riconoscente (Diario, 1038). Con queste parole, prese dal Diario di Santa Faustina, desidero congedarmi da voi, cari Fratelli e Sorelle, miei Connazionali! ...Partendo bacio questa terra, dalla quale non può mai staccarsi il mio cuore. Vi benedica Dio Onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo. (Giovanni Paolo II, 16 giugno 1983)"

Dopo la colazione del 4° giorno siamo partiti per Breslavia, ma con una tappa intermedia a Czestochowa, per la visita del Santuario, uno dei più importanti centri di culto cattolico della Polonia. Ogni anno vi giungono oltre quattro milioni di pellegrini. A Jasna Góra (Montagna luminosa) è conservata l'icona della Madonna Nera, così cara al popolo polacco da meritare a Czestochowa il titolo di Capitale della Corona di Polonia. I re polacchi hanno sempre indirizzato a Jasna Góra una grande venerazione. Il principe Ladislao Jagiello, fu fondatore della chiesa. I re, ad incoronazione avvenuta, erano soliti recarvisi per rendere omaggio alla Madonna Nera. L'unico a non esserci mai andato è stato l'ultimo re Stanislao Augusto Poniatowski. La basilica della Santa Croce e della Natività di Maria costituisce un insigne esempio di arte barocca. Le policromie delle volte del presbiterio e della navata principale, raffigurano rispettivamente la storia della Santa Croce ed episodi miracolosi compiuti per la mediazione della Madonna di Jasna Gòra.
Nella Basilica, di grande impatto emotivo, c’è l’altare di San Massimiliano Kolbe raffigurato con la divisa da deportato dei campi di sterminio.

Intorno all’immagine della Madonna Nera si sono accumulate nel corso dei secoli, numerose leggende e storie miracolose. Secondo la più nota l’autore del quadro sarebbe san Luca, che avrebbe dipinto l’icona su un piano di tavola di cipresso proveniente dall’abitazione della santa famiglia. Se ne fissa persino la data: nel 46 d.C. Sarebbe poi stata trasferita da Gerusalemme a Costantinopoli, per ordine di Costantino il Grande (imperatore dal 306 al 337). Da qui – con successive donazioni e dopo non poche traversie – sarebbe arrivata in Polonia, dove venne affidata dal principe Vladislao di Opole alla custodia dei monaci di San Paolo Primo Eremita nel 1382. Iniziarono subito i primi pellegrinaggi. Ben presto la chiesetta che la conteneva risultò insufficiente per ospitare i fedeli, e cosi, sotto il regno di Vladislao Jagiello agli inizi del 1400, fu costruita una cappella gotica. Questa parte gotica originale della cappella (divenuta oggi presbiterio) è delimitata da una enorme grata che va dal pavimento al soffitto e che è datata in epoca posteriore (1600). Tra il 1642 e il 1644 venne annessa al nucleo gotico della cappella, una chiesa a tre navate, in quello stile tipicamente polocco noto come “barocco di Lublino”, (fra il manierismo e il barocco). La costruzione viene oggi annoverta fra le opere più significative del periodo della controriforma. La sacra Icona fu collocata successivamente su un altare barocco d’ebano e argento, ex-voto del Gran Cancelliere Giorgio Ossolinski nel 1650, dove si trova tuttora. Il pannello d’argento che protegge l’Icona è del 1673. Le pareti della cappella sono ricoperte di ex-voto che espromono le grazie e i miracoli  elargiti per intercessione della Madre di Dio. Questa foto rappresenta il dipinto della Madonna Nera senza le “vesti”. Nella successiva immagine la Madonna si presenta "vestita".

Attualmente esistono sette vesti, ciascuna delle quali ha un nome che la distingue dalle altre: le più preziose sono quella di diamanti e quella di rubini che vantano anch’esse una raccolta di antichi gioielli dal XV al XIX secolo. Molto raffinate sono anche le due vesti di corallo : una veste particolare è quella preparata in occasione del “Millennio” del Battesimo della Polonia (1966), costellata di rubini e di fedi matrimoniali, per cui è detta “veste della Fedeltà”. Due vesti infine, sono state preparate per il giubileto dei 600 anni del santuario. Le vesti, realizzate fissando le gemme ed i preziosi su cuscini rigidi di velluto, costituiscono rari esemplari di raffinata arte orafa. Ai lati dell’altare della Madonna vi è un percorso che il fedele può fare in ginocchio, si parte dalla sinistra dell’altare si transita dietro l’immagine per uscire e finire il percorso nella parte destra della sacrestia. In tutto saranno una diecina di metri, e c’è sempre una gran fila per poter compiere questo percorso.

Fin dal medioevo da tutta la Polonia si svolge il Pellegrinaggio a piedi verso il Santuario di Częstochowa. Ancora oggi questo pellegrinaggio vede la partecipazione di decine di migliaia di persone che in estate si mettono in marcia a piedi verso il santuario. Questo tipo di Pellegrinaggio di svolge da Giugno a Settembre, normalmente il periodo scelto è quello attorno a Ferragosto. Il Pellegrinaggio a piedi dura diversi giorni ed i pellegrini percorrono anche centinaia di chilometri lungo oltre 50 percorsi da tutta la Polonia, il più lungo dei quali è di 600 km. I percorsi più famosi sono quelli che partono da Varsavia (9 tappe, 243 km, dal 6 al 14 agosto) e da Cracovia (6 tappe, 150 km, dal 6 all’11 agosto). Il più antico e rinomato rimane però quello che parte da Varsavia che si svolge dal 1711 e che arriva per la festa dell’Assunzione della Santissima Maria Vergine (il 15 di agosto).
Negli ultimi trent' anni hanno preso parte a questo pellegrinaggio anche molti giovani provenienti dai paesi occidentali in particolare italiani, essendo tale pellegrinaggio proposto dal movimento di Comunione e Liberazione a chi si diploma o si laurea, per la necessità di affidare alla Madonna una fase delicata della propria vita. E concludo segnalando la preghiera alla Madonna Nera di Częstochowa

“O Charomontana Madre della Chiesa, con i cori degli angeli e i nostri santi patroni,umilmente ci prostriamo di fronte al Tuo trono.
Da secoli Tu risplendi di miracoli e di grazie qui a Jasna Gòra, sede della Tua infinita misericordia.
Guarda i nostri cuori che ti presentano l’omaggio di venerazione e di amore.
Risveglia dentro di noi il desiderio della santità; formaci veri apostoli di fede; rafforza il nostro amore verso la Chiesa. Ottienici questa grazia che tanto desideriamo: ….. /
O Madre dal volto sfregiato, nelle Tue mani pongo me stesso e tutti i miei cari.
In Te confido, sicuro della Tua intercessione presso il Tuo figlio, a gloria della Santissima Trinità.
(3 Ave Maria).
Sotto la Tua protezione ci rifugiamo, o Santa Madre di Dio: guarda a noi che siamo nella necessità.
Nostra Signora della Montagna Luminosa, prega per noi.”

In serata siamo giunti a Breslavia. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento nell'Hotel Park Plaza.

 

 

 

 

 

 
 
 
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