Creato da senxual_blu il 16/06/2008

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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 17 Novembre 2008 da senxual_blu

Tra la tristezza e l'amarezza anche quelle feste natalizie erano scorse via come l'acqua di un torrente scorre veloce sul suo letto. Non era servita nè l'atmosfera di festa nè il calore delle persone vicine a far rivivere quella parte di me che era assopita e che soltanto la mia amica Ombra riusciva a svegliare. Di una sola cosa avevo preso atto, non avrei più rivisto quell'uomo... Era un'emozione troppo grande per me e per la mia fragile anima. Con lui il mio stato d'animo viaggiava come si si trovasse sulle montagne russe: euforia, paura, passione ed intimità, dolcezza, felicità, vuoto e paura... emozioni fortissime, ma mancava l'ingrediente principale: il cuore. Era una strana sensazione trovarsi tra le braccia di un uomo con cui non condividevo nulla, se non quelle poche ore di passione... era bello sapere di essere desiderata e voluta, ma tutto finiva troppo in fretta e si dissolveva come una bolla si sapone e che cosa rimaneva dopo? Solo un debole e flebile ricordo che si attenuava giorno dopo giorno e che non aiutava a cancellare la mia amarezza...

Stavo vivendo un periodo triste quei giorni strani in cui vorresti svegliarti il mattino e trovare tutti i tuo problemi risolti e dissolti come per magia... una di quelle mattinate con il sole alto nel cielo, l'aria mite e il profumo di primavera... Invece davanti a me vedevo il crepuscolo e la nebbia che copriva ogni colore. Ma sapevo che non sarebbe sempre stato così.....

 
 
 

LA MIA VIGILIA

Post n°10 pubblicato il 09 Novembre 2008 da senxual_blu

... In appena dieci minuti ti avevo preso tra le mie braccia e spinto a festeggiare quella vigilia a modo mio... Era bello vederti con le spalle diritte davanti allo specchio che ammiravi l'ottimo lavoro che avevi fatto, eri stata brava... Jeans a vita bassa e dolcevita a V bianco che lasciava intravedere un piccolo spicchio del tuo ventre e che risaltava la tua pelle chiara, un leggero trucco e una spazzolata ai capelli biondi... Una banale scusa ed eri già in macchina. Mi piaceva quell'aria spavalda che assumevi, mi piaceva sentire l'emozione crescere nella tua anima, quell'anima che era anche la mia. Ora soddisfatta me ne stavo serena al tuo fianco, sottile e silenziosa...

 

Le emozioni provate tanti mesi prima stavano tornando a galla in modo prepotente... Avevo provato a ricacciarle indietro, non volevo provare ancora una volta quel vuoto spaventoso quando sarei risalita in macchina, non volevo ancora avere i sensi di colpa per vivere solamente una passione fugace... Sarebbe stata l'ultima sera, ma prima mi meritavo anche io di vivere la mia Vigilia, di vivere la mia felicità tra le braccia di quell'uomo.

E così era stato ancora una volta, ma sarebbe stata veramente l'ultima... La mia Ombra viveva benissimo così...nutrendosi delle mie sensazioni ma la mia anima urlava disperata... Era giunta l'ora di fare qualcosa, ma che cosa? 

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 05 Novembre 2008 da senxual_blu

Gironzolavo per la mia casa come un'anima senza pace, era già giunta la vigilia di Natale. Mi aspettava una cena dai genitori di lui, con tutta la famiglia al completo...che dire: me l'ero cercata! Ancora non avevo preso una decisione, ancora cercavo invano il coraggio per cambiare vita... ancora e poi ancora e poi ancora... Non avevo mai vissuto un Natale con il cuore chiuso in un'attenagliante morsa di dolore: il dover mostrare la serenità quando il mio animo viveva un turbinio di emozioni. Avevo paura che davanti alla calda fiamma del caminetto la mia Ombra si ergesse prepotente e reclamasse la sua libertà, Lei che se ne stava prigioniera del mio corpo da diverso tempo.

Una mattinata in cui i pensieri si cristallizzano nella mente,come i tanti ghiaccioli che si formano sotto i pluviali nelle gelide serate invernali.... un fugace attimo e... dall'altro lato della stanza la suoneria del mio cellulare mi stava distogliendo dai pensieri tristi. Mi avvicinai e con grande stupore potevo leggere nel display il numero di lui: quell'uomo dagli occhi di ghiaccio che aveva mantenuta viva la fiamma della passione. Un balzo al cuore.... un brivido mi percorreva tutto il corpo mentre sollevavo lentamente lo sportellino del cellulare...

 
 
 

Il vicino Natale

Post n°8 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da senxual_blu

L'odore della legna bruciata aleggiava nell'aria dei vicoli del centro, una fitta piogerellina cadeva incessante a bagnare ogni cosa... Te ne stavi dietro la finestra e guardavi le goccioline di pioggia scivolare lungo il vetro. Con un gesto deciso chiudevi la zip della tuta, la tiravi su fino al collo e ti aggiustavi, guardando il tuo riflesso nel vetro, una bionda ciocca che ti ricadeva dispettosamente sugli occhi; chi sa a cosa stavi pensando? L'indomani sarebbe stata la Vigilia di Natale.... All'improvviso ti sei voltata verso quell'abete finto che padroneggiava nel tuo soggiorno, l'intermittenza delle candide luci natalizie Mi proiettava a tratti sulla parete chiara... clic clac, clic clac...ci sono, non ci sono, ci sono, non ci sono....

Affacciata alla finestra i miei pensieri volavano via lontani, ad un pomeriggio d'autunno passato con lui... Era da un po' di tempo che non lo vedevo, ci sentivamo per telefono ma nulla più....malinconia? Non lo so.... questi erano i miei pensieri mentre guardavo la pioggia scorrere sul vetro a formare tanti piccoli rivoletti... Domani sarebbe stata la Vigilia di Natale, una giornata in cui non si può essere tristi, ma io non avevo nulla per essere felice.... Nella mia casa tutto aveva atmosfera di gioia tranne la mia anima. Intanto le luci del mio abete natalizio mi tenevano compagnia con il loro cicalio... Voltandomi potevo vederTi lì, sulla parete... alta e doninante... cosa avevi in mente questa volta? Io stavo bene nel mio stato di torpore, come un animaletto in letargo... Non volevo essere svegliata... Volevo solamente che fosse il tepore del sole primaverile a svegliare il mio cuore: un sole tiepido e caldo... L'AMORE.....

 
 
 

Il giungere dell'autunno

Post n°7 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da senxual_blu

…. Intanto la primavera odorosa lasciava il posto ad una calda e complice estate e giungeva l’autunno. I tramonti rossi intenso dipingevano il cielo di fine settembre e Noi Ombre ci allungavamo più che mai lungo i viali, ci spalmavamo lungo i sentieri e per le strade, assaporando l’odore delle prime pioggie e guardano in lontananza i flebili arcobaleni arcuarsi lungo il cielo plumbeo.

Raggomitolata nella mia giacca Ti vedevo sofferente e tremante, inerme ed incapace di decidere, assorbita dalle situazioni ed incapace di reazione… Com’era possibile che quell’uomo non fosse riuscito a toccarti l’anima con la sua passione? Com’era possibile che la felicità limpida che provavi con lui non fosse riuscita a rompere quella corazza che avevi creato attorno al tuo cuore? Cos’altro potevo fare per regalarti una felicità che non fosse fugace? Ero inerme e gelida ma nel profondo della mia vitalità sentivo la mia anima vibrare e palpitare, smasmodica e desiderosa d’Amore… Perché Tu che sei l mio involucro esterno mi dovevi privare di un soffio vitale? Un urlo mi veniva da dentro…soffocato, represso, rimosso: tornare a vivere con la stessa passione di prima, come una calda fiamma tremante ed ondeggiante nell’aria, come un’onda potente che si infrange sulla battigia, come la terra fertile che dona la vita, come la forza di un ciclone che spazza e frantuma ogni cosa….

Non eri tu quella donna chiusa nell'incertezza, repressa nei sentimenti, con il cuore calpestato e l'animo schiacciato, incapace di reagire... nulla di tutto ciò si addiceva ai tuoi occhi limpidi ed alla tua voglia di amare.

Così... aspettavo l'inverno che con la sua aridezza s'addiceva alla tua anima....

 
 
 

NUOVA VITA

Post n°6 pubblicato il 25 Agosto 2008 da senxual_blu

.... Era un bluff, lo sapevo, non sarebbe mai stato così... non sarebbe mai stato facile rinunciare a quei piccoli momenti di felicità in cui tutto era sorprendentemente bello e vero, in cui non vi erano aspettative, in cui tutto era semplice e chiaro.... Era quello che stava mancando nella mia vita, tutto questo e molto altro ancora, ma TU, mia ombra, l'avevi capito molto prima di me, avevi sentito forte  e nitido il mio urlo di dolore, avevi capito la mia infelicità, avevi colto i miei occhi tristi riflessi nello specchio... TU avevi deciso per me: ignara, incurante, sicura, impavida.

Mi avevi aperto gli occhi alla vita... ad una  nuova vita che non conoscevo ma che nel profondo di me stessa non avrei mai voluto conoscere! Ormai ero dentro alle nostre decisioni, la strada era imboccata... ora mancava solo il mio coraggio di andare avanti e ci sarebbero state altre serate d'amore e di passione in cui mi sarei potuta perdere nei suoi occhi, in cui lui sarebbe stato ancora mio ed io ancora sua, sotto gli occhi ignari della luna e le fiammeggianti stelle.

 
 
 

LA MIA SCELTA

Post n°5 pubblicato il 15 Luglio 2008 da senxual_blu

Ero percorsa da un brivido... il buio della notte stava lasciando spazio al chiarore dell'alba, era già mattina e me ne stavo tornando a casa; tornavo alla mia vita quotidiana, monotona ed infelice vita. Tutto era reso ancora più pesante dalla magia della serata precedente: la nostra romantica cena, la nostra passione, il nostro gironzolare per i locali della riviera, il nostro bagno nudi al mare nel cuore della notte... Lei, la mia Ombra era stata quieta tutto il tempo, legata all'ombra di lui, silenziosa, felice, sorridente: aveva passeggiato sulla sabbia con i vestiti svolazzanti, aveva danzato a pidi nudi sotto le stelle, si era lasciata cullare dalle onde e dalla brezza del mare...era inebriata dalla presenza di di quell'uomo.

Poi la fredda realtà, il ritorno a casa.... Ricordo ancora come siamo scese dall'auto io e TE silenziose e meste, complici smarrite, abbiamo salito le scale di casa mentre il sole faceva capolino dalle colline e il profumo delle magnolie del giardino ci avvolgeva, abbiamo aperto la porta piano piano, lasciato scivolare via i vestiti e ci siamo infilate a letto... Da quel momento in poi Tu sei rimasta immobile ed impassibile mentre una lacrima rigava il mio viso: la tristezza di un bel momento passato che non sarebbe più tornato. Era  questo quello che avevo deciso quella mattina estiva... E mentre mi assopivo con l'immagine dei suoi occhi color del mare e con suo sapore sulle labbra si stava risvegliando la vita paesana... 

 
 
 

IO: L'OMBRA

Post n°4 pubblicato il 04 Luglio 2008 da senxual_blu

Esile, leggiadra ed eterea come l'aria, movenze eleganti, passi felpati. Oscura.I capelli arramicati nelle pareti come l'edera, lunghe gambe e sottili mani inafferrabili. Sono l'OMBRA: non ho pelle, nè sangue, nè cuore, ma se mi ascolterai ti racconterò la mia verità; quella verità celata nell'animo umano, la verità di un cuore afflitto. Cosa sai tu della tua ombra? Di come vive, di cosa si nutre? Vieni... prendimi per mano e ti svelerò ogni segreto delle tue spoglie umane, del tuo amore, di cosa penso e cosa faccio per regalarti uno spiraglio di felicità. Ti racconterò la MIA verità, quella verità dolorosa che nessun altro ha il coraggio di proferire... Ti racconterò di quella notte magica vissuta in quelle campagne... Ti racconterò tante altre cose ancora...

Un cuore distrutto, un sogno infranto, un amore tradito... è servita la complicità di un'estate per ridarti forza: stavi morendo dentro, l'anima racchiusa nel dolore, stavi sollevando una barriera invalicabile di sfiducia e pessimismo verso il mondo. Non poteva e non doveva succedere, non a te... non a NOI. Mi sono fermata, consapevolmente ho legato me stessa all'ombra di quel ragazzo dagli occhi blu: ho legato le mie mani, i miei piedi, il mio corpo e tu non hai opposto resistenza. Tutto era perfetto: la luna, le stelle, le verdi campagne e l'atmosfera che si stava creando... non potevo non cogliere quell'occasione. Complice la luna mi sono plasmata sui finestrini di quella CLio ed ho agito nell'oscurità, portandomi dietro quel corpo flebile, recalcitrante, quell'anima disgregata. Il resto è stato semplice...

Stavi percorrendo un tunnel nero e quella nebbia ti stava oscurando l'anima, annebbiando i sensi. Un percorso lungo e senza fine, un pozzo dal quale non è facile risalire. Ma... sono bastati due occhi di cristallo, la dolce sensualità di quell'uomo e quel profumo di mare misto ai fiori di limone per riaprire uno spiraglio di luce nella tuo cuore. Un'intera notte in cui io e te abbiamo camminato mano nella mano, ottime amiche e complici degli eventi, i tuoi capelli mossi dalla brezza marina, le tue vesti svolazzanti... Il vuoto nell'anima: la tristezza di chi ha assaporato una forte emozione e sa che potrà accadere ancora ma dovrà aspettare. Niente è eterno, ma la felicità viene dalle piccole cose ed anche se momentanea serve a tenere viva la passione che brucia dentro.... questo hai scoperto in quella notte stellata, quando abbiamo camminato fino all'alba lungo la battigia, portandoti dentro l'essenza del mare e dei fiori di limone.....

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3 pubblicato il 25 Giugno 2008 da senxual_blu

Il buio della notte non viende dal cielo, inizia dalle case e dalle piazze. Già al tramonto è possibile vedere come le ombre arrampicandosi ovunque prendano il sopravvento sui colori e tingano di nero ogni cosa, come la pioggia tinge di nero la terra. Si allungano esili fino a ricoprire ogni oggetto, ogni forma. Accadeva questo anche alla mia persona: schiacciata da LEI la mia possente ombra, soffocata e piegata al Suo volere… Era LEI che si vestiva per me, si truccava, decideva dove andare e cosa fare, che mi faceva uscire di casa in punta di piedi barricata nelle menzogne; complici le serate estive: il profumo dell’erba ancora tagliata, l’odore dei fiori nell’aria… Ma sulle rive del fiume sotto il cielo stellato eravamo noi, amanti segreti con la nostra passione, le nostre parole, i nostri corpi palpitanti di desiderio, i miei occhi blu che si rispecchiavano nei suoi occhi blu e i caldi abbracci.

LEI leggiadra e danzante sotto la luna, inflessibile, impalpabile, priva d’anima. Io in un turbine di emozioni: passione, trasgressione, felicità; il cuore pulsante e l’anima vibrante. Le nostre ombre concatenate. Noi due: una cosa sola.

Intanto scorreva Giugno, passava Luglio e giungeva Agosto.

Strano come durante le calde mattinate estive se ne stesse docile e tranquilla sotto i miei piedi, sottomessa al mio volere; si muoveva con me, stessi passi, medesime movenze. Rimaneve l'intera giornata assopita nei pressi della mia sedia, piccola piccola, quasi invisibile; ma di notte, quando la luna saliva nel cielo era lì, presente con tutta la sua possenza.

Era una serata d’Agosto, io, la mia macchina, il rettilineo delll’autostrada, il rosso del tramonto dipinto su un cielo plumbeo, i tergicritalli che scivolavano via a togliere le goccioline di pioggia, il mare in burrasca che scorreva lungo il mio finestrino. L’odore di pioggia nell’aria e la calura dell’asfalto, guizze di fulmini all’orizzonte e il vento che scuoteva i rami degli alberi… una strana serata estiva dopo un acquazzone.

Io e la mia ombra che prendeva vita al mio fianco, l’aspettativa di una magica serata.

Era stata proprio così: la sua piccola casa sulla riviera romagnola, un’ottima cena, un buon vino. Le nostre chiacchiere, le risate, i silenzi, gli occhi negli occhi, le nostre mani che si sfioravano. La sua dolcezza, i suoi abbracci, le sue labbra sulle mie e i nostri vestiti che scivolavano via, l’alchimia del nostro desiderio e il suo corpo scolpito su di me.

Addormentati l’uno nelle braccia dell’altro e svegliata da una terribile consapevolezza: la mia ombra era al mio fianco assopita...aveva la mia dimensione…

Quella sera tra le braccia di quell'uomo c’ero io: con la mia pelle, il mio corpo, il mio cuore e la mia anima. 

 
 
 

L'ALTRA ME STESSA

Post n°2 pubblicato il 17 Giugno 2008 da senxual_blu

Passeggiavo in una dolce serata primaverile lungo un viale di gelsomini, la luna alta nel cielo e le stelle brillanti all'orizzonte, il profumo inebriante di primavera... Sotto la luce la mia ombra, lunga, nera, annebbiata, proiettata su un muro di mattoni, sembrava si volesse staccare da me. Urlante, scalpitante, con un'anima propria, stretta in un corpo non suo, costretta dalle abitudini della vita, dalle ipocrisie, rinchiusa nella sua fragilità, con un'unica voglia: volare via! Mi camminava a fianco silenziosa, tetra, persa nella sua oscurità, sempre più sottile, più impalpabile...Aveva conosciuto la delusione d’amore, il tradimento… contorta, contrita, afflitta, eppure camminava diritta, fiera, aspettava la vendetta, la bramava, la meditava….

L’occasione si presentava in una tiepida serata estiva, complice il cielo nero della notte, un piccolo borgo medievale, le verdi campagne intorno celate dall’oscurità, il canto dei grilli, due birre, una piccola clio parcheggiata lungo un sentiero. Ero io quella ragazza in compagnia di quel ragazzo, che rideva, si divertiva, aveva trovato un po’ di felicità negli occhi di lui… Poi d’un tratto la luna tra le nuvole: di nuovo LEI la mia ombra, con i fianchi snelli, le lunghe gambe, impalpabile, inafferabile, inaddomesticabile. Un istante, solo un istante per staccarsi dal mio corpo sicura di sé, consapevole… si avvicinava lentamente a lui, labbra sulle labbra, mani con mani, corpi su corpi. Potevo sentire l’odore del mare misto ai profumo di fiori di limone che lui emanava, potevo sentire le sue mani calde sul mio corpo… Io consapevole, lei senza cuore né anima né sangue né emozioni, eppure palpitante, viva, soddisfatta del suo operato. Le nuvole lentamente ricoprivano la luna e LEI silenziosamente svaniva leggiadra ed appagata, io rimanevo lì tra le braccia di quell’uomo tra mille pensieri e sensazioni con un grande vuoto dentro.

 
 
 
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