Creato da: lorenzo_na il 05/08/2008
eresie ed altre verità

Contatta l'autore

Nickname:
Se copi, violi le regole della Community Sesso:
Età:
Prov:
 

Musicista, autore, laureando al Dams e giornalista

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

il giornale per il quale scrivo

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

mipiace1956luger2vincdamprimulaabLukeSkydancerScorpioEspritmelyn.iRenzoIngautosalonepucciantonio67_9lillit2011bellinimarco88Array01dadsaddr3gtantosettantadue
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

 

 
« L'uovo di ColomboI soldi non puzzano »

I due chierichetti

Post n°40 pubblicato il 27 Novembre 2008 da lorenzo_na
 

L’ultimo spot del Vaticano: Gramsci e Montanelli convertiti in punto di morte

Cos’hanno in comune Gramsci e Montanelli? La fede cattolica!

Secondo due interviste distinte uscite in settimana, una dello storico portavoce dell’Opus Dei Pippo Corigliano, l’altra di mons. Luigi De Magistris (in passato tra i responsabili del Tribunale vaticano della Penitenzieria Apostolica preposto alle indulgenze, ai perdoni e a controversie interne), anche i due indomiti cervelli sarebbero nati incendiari e morti pompieri.

Chi li conosceva bene storce il naso e da più parti si solleva il sospetto che l’intellighenzia del Vaticano (in profonda crisi dato il vento che spira da più parti in Europa) sta cercando di legittimare ed attualizzare il proprio messaggio evangelico (e quindi la sua stessa ragione di esistere) attraverso queste conversioni eccellenti.

Gramsci che bacia l’immagine di Gesù Bambino è una immagine forte non c’è che dire, ottima per una pubblicità. E di una pubblicità si tratta. Un estremo atto di sopravvivenza quindi, ma non dei due morituri convertitesi all’ultimo alla religione cattolica, ma del Vaticano e dei suoi antiquati ministri e paramenti. Trovare una convergenza con il mondo laico e le altre religioni sembra essere la parola d’ordine nei palazzi apostolici. L’epoca degli anatemi e delle scomuniche è finita da un pezzo, non funzionano più. Si cambia strategia, si cercano alleati e si fa la pace col vicino.
Chissà cosa direbbe Montanelli di tutta questa storia, forse abbasserebbe lo sguardo per un istante come era solito fare, e con il suo tipico ghigno al lato della bocca direbbe:”Le vie del Signore sono infinite… ma qui si esagera”.
 


pubblicato su

http://www.tuttiinpiazza.it/articolo_det.asp?idarticolo=2165

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/LaMadreDiGiuda/trackback.php?msg=5979817

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
cucciolo_napoletan87
cucciolo_napoletan87 il 05/12/08 alle 00:33 via WEB
La tesi della sua conversione: ovviamente non sarebbe uno scandalo, né cambierebbe qualcosa.Spesso capita di sentir parlare di origini culturali della religione, e bisogna riconoscere che questo tipo di affermazione serve solo ad ingenerare confusione nel concetto stesso di religione. Le sue radici affondano non nella cultura dell'uomo, ma fanno parte della sua natura. L'uomo si è sempre chiesto qual'è il senso ultimo della sua esistenza,è sempre andato alla ricerca della ragione del suo essere, della sua esistenza, della sua identità, della sua salvezza. Non è un caso, infatti, che la scienza che studia la psiche dell'uomo ha insistito sulla necessità che l'uomo ha di dare un significato alla vita, partendo dall'esperienza derivata dal trattamento di individui psichicamente disturbati. Tanto nella sua esperienza personale e quotidiana, quanto nella vita sociale, l'uomo si accorge che non può trovare in sé stesso quel senso ultimo della vita, benché egli tenti continuamente di superare i suoi limiti. In sostanza egli non sa ne da dove viene ne dove è diretto. La questione del fondamento e del fine della vita, del significato e dell'identità, non ottiene alcuna risposta, neppure approssimativa, quando l'uomo pretende di risolverla partendo semplice mente dall'esperienza del mondo. Il fatto stesso che l'uomo si pone di continuo questi interrogativi dimostra chiara mente che egli si trova immerso e coinvolto in una realtà che lo trascende e che va al di là dell'esperienza sensibile. In pratica questo non è altro che l'aspetto trascendente dell'uomo: egli trova davanti a sé un orizzonte aperto, infinito ed in cammino verso un assoluto indefinibile. Qualunque sia la sua posizione ideologica egli deve tener conto non solo della sua realtà oggettiva, ma anche del rapporto in cui egli viene a trovarsi rispetto al mondo inesplorato dell'universo, del cosmo materiale e metafisico.Il fondamento della vita religiosa si esprime quindi attraverso concetti, rappresentazioni plastiche, tradizioni, costumi e anche attraverso determinati interrogativi, e tutto ciò costituisce il contesto culturale di un'epoca. Inoltre l'espressione religiosa si articola anche nel confronto di altre esperienze religiose di altri uomini e di altre comunità con diverse fedi, diversi credi, perché alla base c'è sempre una matrice comune: individuare gli obiettivi umani e cercare nella fede in un essere soprannaturale certezze razionalmente inspiegabili. ps:complimenti x il blog ,ci sn argomenti mlt interessanti
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963