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"Stato comatoso"

Post n°55 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da lorenzo_na
 

Condannato in primo grado l’Avvocato David Mills per corruzione in atti giudiziari, Berlusconi salvato da una sua legge
 

L’avvocato inglese David Mills è stato condannato in primo grado a quattro anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari per il caso  Guardia di Finanza ed All Iberian che vede imputato anche Silvio Berlusconi.. Ma la notizia non è questa, e nemmeno il Lodo Alfano fatto approvare ad hoc  che ha permesso al Presidente del Consiglio di farla franca per l’ennesima volta e di veder stralciata la sua posizione.
Ad ascoltare la sentenza nell’aula di Milano c’erano inviati da mezzo mondo delle maggiori testate giornalistiche  (la CNN, la BBC, The Financial time, Le Figarò, El Pais, The Guardian, The HErald Tribune, solo per citarne alcuni), ma non la Rai. Non c’era un solo giornalista dell’azienda che si occupa del servizio pubblico in Italia a riprendere questa sentenza, forse ritenuta poco importante. Ma se una notizia che riguarda noi è ritenuta tale dai i francesi, gli spagnoli, gli inglesi, gli americani ed addirittura dagli arabi perché non lo è solo per i nostri giornali? I titoli del Tg1 quel giorno sono stati nell’ordine: “Vi chiedo scusa” l’addio di Veltroni; Berlusconi: non chiamerò Veltroni; Presi gli stupratori di San Valentino; Rivolta a Lampedusa, brucia il Centro; Ucciso da un albero mentre va in moto; Benigni e Bonolis Super San Remo. A quanto pare quel giorno, a parte il cataclisma che si stava consumando all’interno del Pd (tutto grasso che cola per il nostro Presidente), nessun’altra notizia giustificava il silenzio del primo canale riguardo tale sentenza. In Sicilia in ambiente mafioso questa si chiama omertà. Va da sé che nemmeno i Tg di Mediaset hanno dato la notizia della condanna. Ma ci chiediamo cosa sarebbe accaduto se l’esito della sentenza fosse stato diverso e se Mills fosse stato invece prosciolto. Il Tg4 di sicuro ci avrebbe fatto uno speciale di due ore ed anche il buon Riotta (ne siamo certi) si sarebbe prodigato tra uno stupratore rumeno (che ultimamente fa tanto audience) e un Benigni a  svolgere il compitino e guadagnarsi il plauso di mamma Rai.
Il problema dell’informazione in Italia è serio e, se non è esatto parlare di regime, poco ci manca. Esiste un problema di indipendenza degli organi di informazione che ha precipitato il paese in uno “Stato comatoso”. La gente è giornalmente narcotizzata, disinformata, sviata dalla democratica e legittima conoscenza dei fatti, attraverso il confezionamento di palinsesti osceni e populisti atti a reprimere la coscienza civile. Licio Gelli, padre della Loggia P2 della quale Berlusconi e tanti altri dell’attuale mondo politico e giornalistico facevano parte, disse  una volta “Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media”. E difatti nei giorni scorsi si è recitato (a nostre spese) l’ennesima celebrazione di questo semplice assunto: la nomina del Cda della Rai. Lo stesso giorno in cui andava in onda la farsa a reti unificate sui nostri Tg nazionali, veniva nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione senza nessun riguardo alla professionalità degli eletti e alla salvaguardia di una informazione libera. I fortunati vincitori del concorso di lottizzazione sono: Guglielo Rositani (Pdl), Antonio Verro (Pdl), Alessio Gorla (Pdl), Giovanna Bianchi Clerici (Lega), Rodolfo De Laurentiis (Udc), Giorgio Van Straten (Pd) e Nino Rizzo Nervo (Pd).
E’ evidente che quando chi è preposto a scongiurare l’ingerenza e l’uso improprio e personalistico del servizio pubblico da parte dei partiti è esso stesso nominato e facente parte della classe politica c’è un evidente conflitto di interessi. Ma quello che accade è sotto gli occhi di tutti e a quanto pare il coma è diffuso e profondo nel paese, e l’opposizione a questo regime di cose non può che partire dal basso oramai, dato che è proprio la classe dirigente ad essere indiziata. Speriamo di non dover toccare il fondo prima di risvegliarci..

pubblicato su

http://www.tuttiinpiazza.it/articoli/politica_interna/“stato_comatoso”/“stato_comatoso”.asp

 
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anchesiancheno
anchesiancheno il 28/02/09 alle 03:48 via WEB
Da tempo, a mio avviso, seguiamo tutti a nostro modo, il feretro di un defunto ideale. Si tratta dell'ideale universale, non conta quale, il principio è che tutti abbiamo smesso di seguire il nostro. Qualunque esso sia. Smettiamo quando stiamo zitti, quando non manifestiamo il dubbio, quando sopprimiamo la ragione, che vuol combattere con i surrogati della serenità. Urla, uomo, non è demagogia. Non dico al popolo di urlare. Il Popolo non esiste più. Urla Uomo. Solo l'Uomo potrà salvarci da questo stato comatoso. Maddalena Arzillo
 
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