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il senso della vita
Post n°195 pubblicato il 25 Luglio 2011 da ANGEL.FREE
Cari Amici ho letto questo testo sul web e ho pensato di propoverlo: Quella notte Aristocleo non riusciva a prendere sonno. Doveva capire una cosa importante: il senso della vita. Aveva capito che mangiare gli serviva a procurarsi energia, bere a non far disidratare il suo corpo, dormire a far si che la sua mente non crollasse e continuasse a funzionare….ma tutto questo perché doveva essere fatto? Dato che Aristocleo era un grande scienziato, era in grado di inventare qualcosa che lo aiutasse a capire quello che tanto desiderava capire, ma cosa poteva aiutarlo? Dopo notti insonni gli venne un’idea: inventò un macchinario che lo trasformò in un fiocco di neve che cade su una montagna. Qualcosa fatto d’acqua, l’elemento più trasparente e apparentemente debole, in realtà la cosa più forte in natura, diventato neve, cioè purezza, che cade sulla vetta di una montagna ad altezze immacolate, vicino al cielo, cioè alla risposta. Cosa ci poteva essere di più perfetto per il suo scopo! Così si trovo a fluttuare nell’aria. Il vento lo accarezzava portandolo con sé, nell’aria limpida, il sole lo riscaldava nella sua discesa, fino a che non atterrò sul pendio di un’altissima montagna, dove attese, attese di sapere, attese che il cielo gli desse una risposta, ma la risposta non arrivò. Ad un tratto, il mondo gli crollò sotto. Iniziò a precipitare vertiginosamente nel vuoto e si ritrovò ad essere una goccia d’acqua e insieme ad altre milioni di gocce stava rotolando verso la valle. “Cosa succede?” chiese. “Ci stiamo sciogliendo” rispose un altro fiocco di neve. La discesa era molto ripida, l’acqua viaggiava a forte velocità e Aristocleo cominciò ad avere paura. L’altra goccia d’acqua che, si scoprì chiamarsi Leo, lo capì e gli strinse la mano, spiegandogli che non avrebbero potuto farsi male, di stare tranquillo. Un giorno la corsa si fermò, Aristocleo non capì perché, poi vide Leo riunire in adunata tante altre gocce: ” Ragazzi, qualcuno ci ha raccolti in un secchio e ci stanno portando via dal fiume! Uniamoci e dondoliamoci da una parte all’altra del secchio!” Così fecero e a loro si unì anche Aristocleo. Dopo alcune spinte volarono fuori , fortunatamente ricadendo nel fiume. La corsa continuò e arrivarono alle rapide e la velocità divento' altissima. Aristocleo cominciò ad avere meno paura, urtava contro le rocce, rimbalzava e ricadeva nel fiume. Il suo amico Leo era a poca distanza da lui e questo lo rincuorava. Leo gli si avvicinò e gli disse:” Tra poco faremo una caduta, non avere paura. C’è un grande salto alla fine delle rapide ma cadremo su molti di noi già arrivati giù che ci accoglieranno, non ci faremo niente”. E così fu. Dopo la cascata il fiume si calmò sempre più, diventando sempre più grande e loro sempre più numerosi. Accolsero altre gocce d’acqua che arrivavano da altri viaggi e che raccontarono loro di tanti posti diversi e bellissimi. Aristocleo era felice, ora poteva guardare la natura che lo circondava, la meta era vicina e infatti la raggiunsero: il mare, e lì la sua felicità fu totale! Una tale immensità, una tale libertà….non c’era più un'unica direzione davanti a sé dove andare, ma sceglievi tu dove! Certo c’era da lottare anche lì ma….che grandi spazi! Leo gli sorrideva:” Vedi quella barca di pescatori?”. “Certo!” rispose Aristocleo. “ Vieni con me, insieme ad altri amici, la aiutiamo a uscire in mare aperto!”. Si accostarono all’imbarcazione e la spinsero fino in alto mare, loro piccole e deboli gocce d’acqua!. Il tempo passò e un giorno Aristocleo cominciò a volare. Inizialmente si spaventò, Leo che era rimasto in mare, gli sorrise: ” Non ti preoccupare, fatti cullare dalla natura”! Allora si rilassò. Il vento lo trasportò e si ritrovò in una nuvola e …..quale meraviglia! Vide il mondo dall’alto: mari, laghi, montagne e sulle montagne ricadde come fiocco di neve…..ormai aveva capito. Atterrò sulle sue gambe di uomo e guardò il mondo immenso e fantastico sotto di lui…e rise.
molte persone si chiedono quale sia il senso della vita ma a questa domanda ci sono infinite risposte e forse una vita non basta per riuscire a trovare una degna soluzione. è importante però ricordare che la vita è un grande dono e dobbiamo viverlo al meglio. la vita ruota attorno all'Amore e questa è una cosa comune a tutti... tutti siamo alla continua ricerca d' amore è bello riceverlo e donarlo non solo l'amore inteso tra coppia ma l'amore inteso nel più ampio del suo significato!
per quanto mi riguarda credo di aver mosso qualche piccolo passo, ma la vita ne è piena ed è come un ciclo continuo che tutti prima o poi viviamo...
io la adoro, anche se ogni tanto ci sono dei momenti di sconforto, di solitudine, di tristezza, di paura, di incomprensioni, di malattia... credo che questi momenti negativi intrecciati a quelli positivi ci servano per farci apprezzare meglio e comprendere quale sia il vero senso della vita ed io non ho fretta di capirlo voglio solo viverla!
per voi invece qual è il senso della vita?
un abbraccio con affetto Alessandro |
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