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Un blog creato da tomthumb il 20/08/2007

Le Labrene

Father was teaching us that all men are just accumulations dolls stuffed with sawdust swept up from the trash heaps where all previous dolls had been thrown away the sawdust flowing from what wound in what side that not for me died not

 
 

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Gli amici

Post n°232 pubblicato il 06 Dicembre 2009 da tomthumb
 

Ecco, mi son svegliato nel cuore della notte. Ho cercato di afferrare l'orologio sul comodino per vedere l'ora ma l'orologio non era lì.
Un cane abbaiava lontano, chissà dove, chissà per quale motivo. Mi sono alzato in piedi ed ho spiato dalla finestra tra due stecche della tapparella: sulla parte posteriore di un furgone parcheggiato in strada cadeva la luce arancione di un lampione e nel fascio di luce c'era l' inconfondibile cadere della pioggia. Tante gocce minute e pazienti.
Mi sono coricato di nuovo senza sapere l'ora, l'illusione di sgusciare dalle grinfie del tempo; faceva freddo, nonostante il piumone. Ho cominciato così a pensare a quella volta che ero seduto in un bar ad aspettare un mio amico.
Seduto ad un tavolino da solo guardavo la pioggia che cadeva fuori in gocce minute e pazienti sulle cose e sulle persone. Non so perché questo ricordo. Forse lo stesso tipo di pioggia in due momenti così diversi.
Mi giravo nel letto cercando di ricordare altri dettagli, cercando di ricordare se l'amico fosse alla fine arrivato oppure no: non avevo più sonno e quindi cercavo di ricordare, cercavo di immaginare l'interno di quel bar, la faccia del barista e che cosa mai avessi bevuto.
Poi non riuscendo a venire a capo di nulla, ho cominciato a pensare al fatto che quell'amico avrei voluto incontrarlo di nuovo. Tante cose da dirgli a quell'ora della notte evidentemente, tante cose chiare in testa da chiedergli.
Ho pensato che il mattino successivo l'avrei contattato, forse avremmo risolto insieme l'enigma del bar, forse no, comunque avremmo parlato.

Il mattino successivo non ho fatto nulla: ah, i buoni propositi suggeriti da una lucida insonnia, da una pioggia minuta e da un cane che abbaia di continuo...

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Commenti al Post:
slippery.zone
slippery.zone il 06/12/09 alle 22:02 via WEB
meno mae che ti vengono queste miti riflessioni nostalgico distratte perchè di notte, pioggia o no - ma forse un po' di differenza effettivamente il rumore della pioggia lo fa perchè distrae - a volte si galoppa verso prospettive nere come la pece. Più raramente verso un amico. Forse stai meglio del solito ,-) bene!
 
 
odisseando
odisseando il 06/12/09 alle 22:56 via WEB
ne convengo. mi hai tolto le parole dal commento... [io solitamente cerco di non pensar a nulla e provo ardentemente a riaddormentarmi. è come essere bloccati dal sonno che è svanito ma dal riposo che ancora non c'è stato...]
 
   
slippery.zone
slippery.zone il 06/12/09 alle 23:33 via WEB
Mi sa che non c'è mai stata una notte uguale all'altra in vita mia. La notte è degli insonni, dei malati, degli ansiosi, del popolo della notte, dei gatti randagi e pure degli amici, sì. Certe chiacchiere fino all'alba a definire se insomma Dio c'è, o no! Ma guai a svegliarsi da soli e farsi prendere dal buio. Certi buchi notturni sono tane di topo lunghe così. Occhio. ;-)
 
     
tomthumb
tomthumb il 07/12/09 alle 09:15 via WEB
tane di topo, gallerie di talpa, scavi di tarli...:-)
 
   
tomthumb
tomthumb il 07/12/09 alle 09:16 via WEB
se poi cominci a pensare al traffico tiburtino che troverai al mattino allora...
 
 
tomthumb
tomthumb il 07/12/09 alle 09:19 via WEB
beh questa volta l'insonnia mi ha regalato riflessioni che virano al grigio-topo eheh il topo che scava una lunga tana... :-)
 
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