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La storia di Alberto Manzi by Patrizio Roversi
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MA QUAND’E’ CHE FAI UN BEL INCIDENTE CON LA BICI, FIGLIO MIO, CHE MI BECCO IL PREMIO DELL’ASSICURAZIONE!?
Max Vaunter continua a non capire, ed è disperato!
Sì, non già perché adesso mio figlio, non ancora adolescente, vuole andare a tutti i costi in bici sul tetto della villetta dal vicino. Pazienza, siccome è un ciuccio zoppo e va male a scuola, può sempre fare lo spazzacamino acrobata e diventare famoso nel Guinnes dei primati; oppure potrebbe arruolarsi a Cinecittà come poliziotto simil Pacific Blue, pronto a catturare in bicicletta MTB mariuoli e fetenti come quelli più famosi americani. Che in tivù ce n’è a iosa e riposa, tanto fanno fanno alluccà!
Mi và bene anche quando sceglie di andare su e giù sulle sponde di un viadotto, mai ultimato, sopra un baratro di 500 metri. Ma quel tratto è sotto sequestro e pure pericolante. Se ci scappa una bella multa, poi la paga papà!
Il guaio è che quel testone di mio figlio (che ha preso tutto da sua madre), si è tolto il casco che indossava fin da bimbo, perché un campione che imperversa nella televisione commerciale, in una trasmissione demenziale, che tutto critichi secondo precise linee politiche d’intervento qualunquista, fa vedere per intero quanto è bravo e fico e snello e robocoppo nel cervello, con la sua splendida chioma al vento, correndo, saltando e strisciando con la sua bici.
Sembra, ma per davvero assai! un Rambo gladiatore incazzato, che fa impazzire veline, nonnine, mammine, con i valori del gluttamato ghetorizzato troppo alti.
E pensare che ogni tanto la troupe (truppe) di questa redazione armata trova (no) il tempo di recarsi nel nostro bel sud a pizzicare quanti utilizzano le due ruote senza il casco e magari lasciano una striscia sull’autobus che passa, mentre li investe: che notizia!
Che cosa posso fare? Per capire l’attinenza incongruenza? Noi siamo pure meridionali assai, e quel fesso di Fefè, figlio mio, bello ammamma soia, si rifiuta pure di provare ad andare in bici contromano e bendato sui binari dell’alta velocità ferroviaria Napoli-Salerno-Reggio Calabria, che non c’è ma ci sarà quando la mafffia lo vorrà per la gioia dei già ec-citati di cui sopra.
Perché, speriamo, usino acciaio di seconda mano per le traversine, che poi, tanto è colpa dell’opposizione e di quei maccheroni di Treni Italia. Io lo assicurerei pure, al mio Nini, per garantirgli un buon funerale e guadagnarci pure io qualcosa. Ma nun cè stà nient’affa! Non siamo mica in Honduras che gli americani fanno dei colpi di stato democratici e non ne parla nessuno, neanche quelli delle biciclette on air! No, qui no, la democrazia informativa c’è… e vai tranquillo.
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Inviato da: isolde6
il 22/09/2015 alle 18:51
Inviato da: paolamar3
il 25/02/2014 alle 00:05
Inviato da: roseilmare
il 13/10/2011 alle 22:23
Inviato da: carpediem56maestral0
il 19/09/2011 alle 19:55
Inviato da: carpediem56maestral0
il 08/06/2011 alle 12:27