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ONU: LA SUCCESSIONE DI ANNAN
Post n°399 pubblicato il 11 Ottobre 2006 da fra.gas
Tag: NOTIZIE DAL FRONTE Un sudcoreano successore di Kofi Annan Esteri Un sudcoreano successore di Kofi Annan Si chiama Ban Ki-moon, attuale ministro degli Esteri di Seul, il successore "in pectore" di Kofi Annan per il seggio di segretario generale delle Nazioni Unite. Rimasto unico candidato in pista, è stato "indicato" ufficialmente dal Consiglio di Sicurezza, si dice su pressioni Usa. Balza agli occhi come quelle coincidenze che alimentano le passioni dietrologiche di alcuni: nel giorno in chi il mondo guarda con occhi inquieti al riarmo atomico della dittatoriale Corea del Nord, all´Onu arriva un segretario generale che viene da poco più in là, dalla rivale "filoccidentale" Corea del Sud. È Ban Ki-moon, il prossimo segretario Generale delle Nazioni Unite - a meno di una sorpresa dell'ultimo minuto -, colui che prenderà il posto di Kofi Annan, il cui mandato è ormai in scadenza. Ban Ki-moon era già in pista da settimane come l´unico candidato rimasto alla successione, dopo il ritiro, con strascichi polemici, del candidato del Qatar. Ban aveva già strappato l'appoggio dei cinque membri fondatori con diritto di veto all'Onu. E ora il suo nome è stato fatto - come "indicazione ufficiale" - dal Consiglio di Sicurezza. Ma per essere nominato dovrà comunque passare al vaglio dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite dove per essere eletto dovrà ottenere una maggioranza qualificata dei due terzi dei rappresentanti dei 192 paesi membri. Di Ban Ki-moon si sa ben poco. Ha solo pochi anni meno di Kofi Annan – 62 contro i 68 del ganese– e nel suo curriculum spicca il suo attuale ruolo di capo della diplomazia di Seul, ministro degli Esteri della Corea del Nord. È stato definito «l'uomo senza faccia», per sintetizzare le critiche degli alti papaveri del Palazzo di Vetro verso il suo stile asiatico gentile considerato anche di basso profilo. Del resto, secondo l'autorevole quotidiano britannico The Guardian, la scelta è ricaduta su di lui soprattutto per le pressioni statunitensi mentre Francia e Gran Bretagna avrebbero fatto resistenza, caldeggiando una personalità con un profilo più forte. Gli Stati Uniti vedrebbero nel sudcoreano un baluardo verso un sempre possibile peggioramento dei rapporti con la Cina. E c'è da dire che comunque, nella rotazione della rappresentanza per continenti decisa dalla riforma Annan, il mandato che parte dal 2007 comunque spetta a un asiatico. Ma nell'Assemblea plenaria a New York potrebbero comunque misurarsi malumori soprattutto dei paesi arabi e risentimenti proprio per le pressioni esercitate dagli Usa. Se tutto ciò non avrà conseguenze, per altro di esito difficile da prevedere, Ban Ki-moon prenderà il testimone di Annan nel gennaio prossimo quando sarà scaduto il mandato, di cinque anni, del suo predecessore. Sarà lui a quel punto a governare la nuova fase delle Nazioni Unite, la loro riforma, l´ampliamento dei suoi membri con diritto di veto, il nuovo ruolo in Medioriente. E probabilmente Estremo Oriente dove proprio nel giorno della sua nomina ufficiale si addensano le più dense nubi di tempesta, una tempesta "atomica" che per ora non traduce in lampi di guerra, ma in una minaccia per ora compressa in un test nucleare sotterraneo. Un atto che di colpo ha fatto sembrare delle onorevoli "mammole" gli ayatollah iraniani con i loro piani di arricchimento dell´uranio. E infatti ancora da ministro degli Esteri Ban Ki Moon, ha detto di voler lavorare per la risoluzione della crisi innescata dal test atomico di Pyongyang. Lo ha detto come ministro del paese confinante ma in vista del suo nuovo incarico al vertice delle Nazioni Unite. Del resto anche Kofi Anna esprime grande preoccupazione per il rapido deteriorarsi della crisi con la Corea del Sud. Kofi Annan, nato in Ghana, ha studiato in Minnesota e è arrivato alle Nazioni Unite dall'Organizzazione mondiale della Sanità di Ginevra. Sostisce l'egiziano Boutros Boutros-Ghali nel 1996 ed è uno dei principali artefici degli accordi di Dayton che hanno messo fine al conflitto in Bosnia. Nel 2001 è stato insignito del Nobel per la pace. Ma sicuramente sarà ricordato soprattutto per il suo no alla guerra preventiva dichiarata da George W. Bush all'Iraq di Saddam Hussein. A distanza di un paio di anni il figlio Kijo viene coinvolto nello scandalo dei fondi per il programma "Oil for Food" . Kijo non è uno dei tre figli avuti dalla attuale mogli di Kofi Anna, la svedese Nane Maria Lagergren, ma da un precedente matrimonio con la nigeriana Titi Alakijia. Pubblicato il: 09.10.06 L'UNITA' on line
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