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Via libera definitivo del Senato al Dl fiscale senza voto di fiducia. Il decreto fiscale collegato alla Finanziaria, alla quale contribuisce con misure per 6,7 miliardi di euro, è stato approvato con 162 sì e 155 no. L’Unione ha respinto tutte le proposte di modifica della Casa delle libertà e approvato il provvedimento, senza modifiche e senza ricorso al voto di fiducia. Finocchiaro (Ds): “E’ la vittoria più importante dall’inizio della legislatura”. A quanti hanno letto lo slittamento del prossimo consiglio nazionale dei Ds come un segno di difficoltà nel cammino verso il partito democratico, Fassino: nessuna incertezza sul Pd. Mussi: è già morto Nessuno stop, nessuna incertezza. Piero Fassino risponde così ai tanti che hanno letto lo slittamento del prossimo consiglio nazionale dei Ds come un segno di difficoltà nel cammino verso il partito democratico. Spiega che la segreteria della Quercia, rinviando la riunione che dovrebbe fissare la data del prossimo congresso da lunedì prossimo al 18 dicembre, ha preso una decisione che ha solo «una valenza tecnica. Anche perché in due settimane i problemi politici restano gli stessi». Fassino non vuole sentir neanche parlare di uno slittamento del congresso, già annunciato per la prossima primavera. E respinge in modo netto le critiche di chi, anche nella maggioranza del suo partito, mette in luce la fatica e l´incertezza di questa fase, i troppi ostacoli e lo scarso entusiasmo sulla strada che porta alla nascita del nuovo soggetto politico riformista. Per il segretario della Quercia non è proprio vero «che si sia fermi, che si aspetti non si sa che, che ci sia incertezza». Se così sembra è anche colpa di un «giornalismo intossicato da un quotidiano pettegolezzo di corridoio» No, «non c'è nessun incertezza, semplicemente fondare un partito non è semplice come friggere quattro uova, è un'operazione un po´ più complessa che richiede determinazione, tenacia, capacità di costruzione e pazienza, tutte doti – aggiunge con un pizzico di narcisismo - che, nonostante il mio brutto carattere, mi sforzo di avere». E tuttavia Fassino non nega che per la nascita del nuovo partito serve un percorso più condiviso, non rinchiuso nel rapporto fra Ds e Margherita. Per questo rilancia «il confronto con lo Sdi, come aveva sottolineato nei giorni scorsi il dalemiano Latorre, ma anche con «altre forze politiche del centrosinistra come i repubblicani, i socialdemocratici, i socialisti di Craxi, i movimenti ambientalisti ed ecologisti». E poi non bisogna dimenticare «quell'associazionismo democratico che è stato in questi anni una componente fondamentale della vita civile e che non necessariamente si è rapportata ai partiti». Più apertura, dunque. Una strategia che attira le critiche del leader della minoranza Fabio Mussi: «Prima li hanno fatti uscire dall'ulivo ad uno ad uno: Mastella, Di Petro, i socialisti una vera e propria una "sinfonia degli addii". Adesso fanno appelli per farli rientrare. Mi sembra che i Ds e i Dl siano "incartati", il progetto sta morendo prima ancora di nascere». Lo scontro si sposta ora nella riunione dell´ufficio di presidenza fissata per giovedì. La minoranza cerca di forzare i tempi. «Chiederemo l'istituzione della commissione per le regole congressuali in modo che quando si fa il consiglio nazionale si può indire subito il congresso. È arrivata l'ora della verità», attacca Mussi, chiedendo anche un attento monitoraggio del tesseramento. «Non ho dubbi che costruiremo un regolamento congressuale condiviso – gli risponde il coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca - in primo luogo perché abbiamo già come riferimento uno statuto che è stato scritto insieme; in secondo luogo perché il tesseramento Ds, unico caso in Italia, si fonda su una anagrafe degli iscritti che garantisce il massimo di trasparenza possibile».
FINANZIARIA AL SENATO DL fiscale al voto: niente fiducia Seduta al cardiopalma per la 'guerra dei numeri' In una riunione i capigruppo di maggioranza hanno deciso di andare avanti: comincia il voto sui singoli emendamenti. Lo scarto tra maggioranza e opposizione è in media tra i 4 e i 7 voti Roma, 22 novembre 2006 - «Per ora» potrebbe essere scongiurata la fiducia sul decreto fiscale collegato alla Finanziaria, all'esame dell'aula del Senato. Il capogruppo dell'Ulivo, Anna Finocchiaro (nella foto), lo ha annunciato al termine di una riunione tra maggioranza e governo che avrebbe accantonato l'ipotesi fiducia «in attesa di vedere cosa succede». METRO' Cofferati: 'Non ci sono i soldi promessi' Chiesto a Prodi incontro chiarificatore Il sindaco ha spiegato che la mancanza dei 90 milioni di euro la si desume da una tabella pubblicata nel sito internet del Cipe. "Mancano quelli di Di Pietro", ha specificato Bologna, 22 novembre 2006 - Mancano i 90 milioni promessi dal ministro Di Pietro per il metrò di Bologna. Lo si desume da una tabella pubblicata ieri all'interno del sito internet del Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, organo deputato a deliberare la spesa. Cofferati: "Servonochiarimenti" Raisi: "Sono fondi straordinari" Il 'giallo' dei fondi per il metrò bolognese s'infittisce sempre di più. Per il Presidente del Consiglio i soldi ci sono. Ribatte il sindaco:"Qualcuno ci chiarisca la situazione". E il consigliere di An attacca: "Sono fondi fuori dal Cipe, tocca al Governo decidere di stanziarli" Roma, 23 novembre 2006 - «Ho solo constatato che i 90 milioni che Berlusconi aveva annunciato di avere impegnato per la metropolitana di Bologna, molto semplicemente, non esistevano. Mentre i 90 milioni per i quali il nostro governo si era impegnato sono lì, a disposizione». Lo dichiara in una nota il Presidente del Consiglio Romano Prodi in relazione alle risorse destinate alla realizzazione del metrò di Bologna. Il ministero rassicura Cofferati'L'impegno sull'opera rimane' Dopo la richiesta del sindaco di un incontro chiarificatore, giungono le conferme: 'L'opera è segnata sugli appunti con cui il governo andrà al prossimo Comitato interministeriale di programmazione economica. Parole tranquillizzanti anche dal ministro Bersani Bologna, 25 novembre 2005 - Sulla metropolitana di Bologna "l'impegno rimane, ora vedremo di onorarlo al Cipe il 22 dicembre", quando e' in programma la prossima seduta del Comitato interministeriale di programmazione economica. FINANZIARIA A BOLOGNA Cofferati non presenta il bilancio Polemica: 'Omissione d'atti d'ufficio' A 24 ore dalla scelta di rimandare il bilancio a gennaio, fatta dalla giunta comunale, i civici de "La Tua Bologna" vanno all'attacco: 'E' una violazione deliberata di un obbligo di legge' Bologna, 22 novembre 2006 - La scelta dell'esercizio provvisorio da parte del sindaco di Bologna Sergio Cofferati "è omissione d'atti d'ufficio. Per chi si è riempito la bocca con la legalità, è un atto di irresponsabilità nei confronti degli obblighi istituzionali". A 24 ore dalla scelta di rimandare il bilancio a gennaio, fatta dalla giunta comunale, i civici de "La Tua Bologna" alzano il tiro sul primo cittadino.
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