Creato da: fra.gas il 05/04/2006
Famiglia:Lavoro,produzione,tasse,spese,tariffe

Area personale

 

Tag

 

FACEBOOK

 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

peter.reymodu5giuseppegrande950mariapaolaborzumatiKiteHouseZ.Venreload99blueeyes42alfa021mucca.rosaiiale.ricci5sve79weforyoufio3371antefede0
 

Ultimi commenti

 
 

VISITA il TAG CARDUCCI

 immagine

TI CONSIGLIO I TAGS:

NAPOLEONE

immagine

ASCOLTA UNA POESIA

immagine

BOLOGNA

immagine

LETTERATURA

immagine

ILLUMINISMO

immagine

PARTECIPA AL DIBATTITO NEL TAG:

CARNEFICI E VITTIME

immagine

Robespierre: terrore e libertà

immagine

Il sottile filo rosso: Combattenti per

la libertà o terroristi?

immagine

Beirut bombardata

immagine

11 Settembre

immagine

Vittime ad Haifa

 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 
« BROGLI ED IMBROGLIIL RICORDO DI DOSSETTI »

MEDICINA AMARA

Post n°484 pubblicato il 30 Novembre 2006 da fra.gas
 
Tag: BOLOGNA

VIABILITA'

immagine  Sciopero bus, alt ai divieti per le auto
Taxi, ripreso il confronto con il Comune

Domani in città potranno circolare anche le auto pre-euro, le euro 1 a diesel, i ciclomotori e motocicli pre-euro

VIABILITA' Bologna, 30 novembre 2006

- In occasione dello sciopero generale nel settore del trasporto locale, proclamato dai sindacati per la giornata di domani a sostegno della vertenza per il contratto di lavoro, l'amministrazione comunale di Bologna ha deciso di sospendere i divieti alla circolazione in vigore dal lunedì al venerdì. Pertanto domani potranno circolare anche le auto pre-euro, le euro 1 a diesel, i ciclomotori e motocicli pre-euro.

BOLOGNA - La fascia garantita andrà dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

immagine   L'ADDIO AL DALL'ARA

Romilia, la cittadella dello sport di Bologna

 

Cazzola lancia "Romilia":
cittadella dello sport
per finanziare il Bologna

Cazzola, Bandiera e Menarini hanno presentato la loro idea: 300 ettari di terreno divisi: in uno stadio completamente coperto da 25-30 mila posti, un milione e 700mila metri quadrati di verde. Ma anche un parco giochi da 35 ettari, un campo da golf di 18 buche, 16.500 posti auto e una previsione di afflusso di 2 milioni di visitatori l'anno
NUOVO STADIO Nulla osta di Cofferati


L'ADDIO AL DALL'ARA Bologna, 29 novembre 2006 - Ben 500 milioni di euro di investimento, 300 ettari di terreno impegnato (un'area che, per estensione, e' pari quasi al centro storico di Bologna), uno stadio completamente coperto da 25-30 mila posti, un milione e 700mila metri quadrati di verde. Ma anche un parco giochi da 35 ettari tipo Gardaland, un campo da golf di 18 buche, dai 2 ai 3 mila posti nuovi di lavoro, 16.500 posti auto e una previsione di afflusso di 2 milioni di visitatori l'anno.

immagine

Sono nei numeri imponenti i capisaldi del parco tematico "Romilia", pensato per il territorio del Comune di Medicina e presentato oggi nella sede di Confindustria dagli azionisti del Bologna calcio, Alfredo Cazzola, Mario Bandiera e Renzo Menarini. Un progetto che naturalmente rimette in discussione la situazione dello stadio Dall'Ara dove attualmente giocano i rossoblu'.

immagine

Cazzola e Menarini hanno subito messo le mani avanti rivolti al sindaco di Bologna, Sergio Cofferati: "Non si tratta di un progetto, si tratta di un'ipotesi di progetto. E' una proposta del Bologna football club alle istituzioni". Nelle intenzioni degli azionisti rossoblu' che hanno affidato all'ex direttore di Atc Claudio Claroni il compito di studiare la viabilita' della zona, l'idea e' quella di iniziare i lavori nella primavera del 2008 per vedere completato il nuovo stadio in vista della stagione sportiva 2010-2011; in tempo quindi, ha precisato Cazzola, "per consentire a Bologna di proporre eventualmente la sua candidatura come una delle sedi per gli Europei di calcio del 2012".

immagine

Del progetto, di cui fanno parte anche 62 mila metri quadrati di residenziale,saranno certamente interessati il Comune di Medicina, quello di Budrio la Provincia di Bologna (competente in base al Piano territoriale di coordinamento provinciale, il Ptcp) e la Regione Emilia-Romagna. Questi ultimi due enti dovranno esprimersi in ordine alla variazione del Piano regolatore di Medicina perche' attualmente il terreno individuato e' ad uso agricolo. Naturalmente, ha precisato Menarini (di professione fa il costruttore), "nella Conferenza dei servizi tra gli ent locali che dovra' dare il via libera definitivo al progetto siedera' anche il sindaco di Bologna".

immagine Cazzola, rispondendo ad una domanda sul confronto in atto su Palazzo D'Accursio sulla convenzione che lega i rossoblu' al Dall'Ara fino al 2028, in sostanza ha confermato la prosecuzione dell'impegno della societa' rossoblu', a una condizione: "Se saremo chiamati da subito- ha precisato il presidente rossoblu'- siamo pronti a dare un contributo importante a riprogettare il parco sportivo cittadino con installazioni commerciali". La prosecuzione dell'impegno sul Dall'Ara, ha chiarito inoltre Cazzola, "e' nell'interesse della societa' e del Quartiere Saragozza perche' finora siamo di fonte a un progetto per cosi' dire interrotto". Nel progetto di viabilita' elaborato dal Bologna per Romilia sono compresi anche, a carico della societa' rossoblu', la ricostruzione di alcune tratte ferroviarie nei dintorni del parco che ne permetterebbero il raggiungimento dalla stazione di Bologna centrale in un tempo massimo di 31 minuti.

"Romilia", nulla osta di Cofferati

Il sindaco ritiene "un'ipotesi funzionale" il progetto della cittadella presentata da Cazzola ma aggiunge: "Se questa sia una soluzione possibile o meno è competenza di altri, non nostra"

L'ADDIO AL DALL'ARA Bologna, 29 novembre 2006- "Una diversa dislocazione dello stadio, che consenta di avere la migliore gestione possibile degli eventi sportivi e di una parte ormai centrale del tessuto urbano di Bologna come il quartiere Saragozza (dove si trova lo stadio Dall'Ara ndr.), è un'ipotesi funzionale per l'amministrazione".

immagine

Il sindaco di Bologna Sergio Cofferati commenta così l'ipotesi di progetto di una cittadella da 300 ettari nel Comune di Medicina, in provincia di Bologna, presentata oggi dal presidente del Bologna Fc Alfredo Cazzola, che includerà anche un nuovo stadio per la squadra rossoblù. "Detto ciò - aggiunge Cofferati - se questa sia una soluzione possibile o meno è competenza di altri, non nostra".

Il progetto di Cazzola è "imponente per impegno finanziario ipotizzato, spazi e somma di attività - sottolinea il sindaco - merita attenzione", ma "dovrà essere valutato attentamente dalle istituzioni direttamente coinvolte"

COPRIFUOCO E POLEMICHE

Cofferati firma l'ordinanza
Locali 'virtuosi' aperti fino alle 3

Il documento, che verrà presentato domani, sarà attivo dal 7 gennaio. Rimane valido lo stop alla vendita di alcolici, lattine e vetro da asporto dopo le 22, mentre la chiusura alle 3 di notte verrà concessa solo ai locali notturni che non creano problemi di ordine pubblico

COPRIFUOCO E POLEMICHE Bologna, 28 novembre 2006 - Dopo settimane di polemiche con le associazioni dei commercianti il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, firma oggi la sua ordinanza sugli orari dei locali notturni a Bologna. immagine

Il documento, che verrà presentato domani e sarà attivo dal 7 gennaio, riflette "l'impianto già conosciuto -spiega ilsindaco - più alcune integrazioni fatte sulle base delle osservazioni che sono arrivate dalle associazioni dei commercianti". Rimane valido, dunque, lo stop alla vendita di alcolici, lattine e vetro da asporto dopo le 22, mentre la chiusura alle 3 di notte verrà concessa solo ai locali notturni 'virtuosi', che da qui al 7 gennaio sigleranno un accordo con il Comune. immagine

Le integrazioni apportate riguardano proprio" i contenuti dell'accordo e le modalità delle sanzioni - spiega Cofferati - sono meglio definite, così come il rapporto con il regolamento di polizia municipale, per evitare sovrapposizioni". Nessuna deroga ai locali per chiudere dopo le 3 di notte nei week-end comunque, ma anche nessun rischio di chiusura anticipata per i circoli, che saranno però tenuti a interrompere la vendita di alcolici per le 3.immagine

Confesercenti insoddisfatta: "Non siamo stati ascoltati"



COPRIFUOCO E POLEMICHE Bologna, 28 novembre 2006 - "Mi dispiace e prendo atto che alcune delle nostre richieste, come le deroghe sugli orari di chiusura dei pub e locali almeno nei week-end e durante le fiere internazionali, non sono state accettate". Cosi' il presidente di Confesercenti, Sergio Ferrari, accoglie la notizia della firma dell'ordinanza sugli orari di pub e locali.

immagine "Aspetteremo il testo dell'ordinanza- spiega Ferrari- perche' una grandissima parte del merito delle nostre obiezioni riguardava il merito delle sanzioni, e cioe' proprio l'argomento su cui il sindaco ha annunciato modifiche all'ordinanza. Ci vuole chiarezza e oggettivita', il tema delle sanzioni ci fa tremare".

spiega che le sanzioni ai locali (e cioe' la perdita del diritto di poter chiudere alle 3 di notte anziche' all'una) "verranno comminate dopo che si riunira' un tavolo di concertazione" e quindi "con una procedura estremamente garantista". Un attimo dopo pero' precisa che il tavolo di concertazione "sara' in realta' la conferenza dei servizi".

cristina Santandrea L'assessore comunale al Commercio, Cristina Santandrea,

immagine

Ferrari osserva sconsolato: "Un tavolo politico sarebbe stata una cosa, ma se la novita' e' la conferenza dei servizi non e' un granche'. Si tratta di un organo tecnico, l'abbiamo gia' sperimentata con i dehors e non ne sentiamo la mancanza". Il punto delle sanzioni, chiude il presidente di Confesercenti Bologna, "e' per noi il piu' delicato in assoluto e ci fa tremare".

ARTE IN PERICOLO

Pinacoteca morosa
Rischio di black out

Una lettera dell'Enel recapitata in via delle Belle Arti minaccia la sospensione dell'erogazione di energia elettrica per il mancato pagamento delle bollette per 300mila euro immagine



ARTE IN PERICOLO Bologna, 28 novembre 2006. - La Pinacoteca di Bologna rischia di rimanere al buio. Letteralmente. E dunque di chiudere i battenti. Una lettera dell'Enel recapitata ieri in via delle Belle Arti, dove la struttura ha sede insieme agli uffici della Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico, minaccia la sospensione dell'erogazione di energia elettrica per il mancato pagamento delle bollette.

immagine

Annibale Carracci
(Bologna 1500 - Roma 1609)
Ritratto di suonatore Mascheroni
Olio su tela
Dresda, Gemäldegalerie Alte Meister, Staatliche Kunstsammlungen



Da questa mattina, qualsiasi momento e' buono per interrompere il servizio. La cifra da pagare si aggira intorno ai 300mila euro,immagine che corrispondono ai mancati pagamenti della seconda meta' del 2004 e di tutto il 2006.

immagine "Non siamo gli unici, quasi tutti gli uffici pubblici hanno contenziosi di questo tipo- spiega, quasi a giustificarsi, il sovrintendente (reggente) ai Beni culturali, Franco Faranda, che pero' aggiunge: "La situazione e' disperata. Non abbiamo soldi, non possiamo pagare, rimarremo aperti solo se l'Enel ci garantira' gratis il servizio". Ma come si e' arrivati a questo punto? "Non dico che prima del governo Berlusconi stavamo bene- continua Faranda- ma almeno c'era quella che io chiamo una stabilizzazione della miseria. Avevamo quei soldi e li facevamo bastare. Ma dal 2001 e' arrivato il 'profondo rosso' ".Causa una copertura della spesa corrente che e' andata implacabilmente riducendosi, passando dagli oltre 500 milioni di euro del 2001 ai 52 milioni del corrente anno. Un po' poco per una pinacoteca di ben trenta sale che custodiscono quasi 2 mila opere.

ANZIANI SOTTO LE DUE TORRI

Bologna, città dai 'capelli grigi'
Boom di longevità per gli uomini

Secondo i dati elaborati dall'ufficio Statistico del Comune, attualmente la vita media e' di 78,7 anni per gli uomini e di 83,5 anni per le donne. Un dato che si colloca al di sopra la media nazionale. Le principali cause di morte sono le malattie cardiovascolari e i tumori

ANZIANI SOTTO LE DUE TORRI Bologna, 28 novembre 2006 - I bolognesi sono diventati piu' longevi. La vita media, infatti, in 25 anni si e' alzata di 6,8 anni per i maschi e di 5,7 anni per le femmine e il divario tra i due sessi va lentamente riducendosi. Fatto sta che, secondo i dati elaborati dall'ufficio Statistico del Comune, attualmente la vita media a Bologna e' di 78,7 anni per gli uomini e di 83,5 anni per le donne.

immagine

Le tabelle di Palazzo D'Accursio indicano poi che, nel tempo, i guadagni in termini di longevita' hanno interessato tutte le eta', ma i miglioramenti piu' rilevanti ci sono stati per gli anziani, sia maschi che femmine. Sommando tutti i dati si scopre poi che Bologna, ma anche il territorio della provincia, si collocano al disopra della media nazionale quanto a durata media della vita.

immagine Di certo, Bologna si conferma una citta' di "capelli grigi": tra il 1971 e il 2005 i residenti conpiu' di 64 anni sono aumentati di oltre il 50% (da piu' di 66.000 a oltre 100.000); e mentre laclasse d'eta' tra i 65 e i 79 anni sembra aver esaurito la sua crescita, continuano ad aumentare gli anziani con 80 anni e piu' che sono addirittura passati nello stesso trentennio da circa 11.000 a oltre 30.000. Nonostante il boom di anziani, l'andamento dei decessi, che per lo piu' riguarda questa fascia di popolazione, nel lungo periodo appare in netto calo.Questo trend, secondo l'ufficio Statistica del Comune, si spiega ovviamente col progressivo innalzamento della durata del tempo di vita e con il fatto che "i notevoli guadagni ottenuti in termini di sopravvivenza dipendono principalmente dai considerevoli progressi raggiunti incampo medico, dal generale miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e anche da una maggiore attenzione che, ormai d'abitudine, si presta al proprio stile di vita".

In dettaglio, i maggiori "guadagni" nella durata media della vita sono stati raggiunti per i maschi nel periodo compreso tra il 1994 ed il 2002, per le femmine negli anni Ottanta. Nell'ultimo triennio si nota invece un incremento di minore entita', ma il 2003 e' stato per gli anziani un anno di super-mortalita' per la caldissima estate.immagine La spiegazione del perche' le donne vivono piu' degli uomini viene invece attribuita alla minor incidenza di alcune cause di morte dovute a dannose abitudini (alcool, fumo) e ad una minore esposizione ai rischi connessi a determinate attivita' lavorative.

"E' comunque veroche nel tempo il divario tra i due sessi, per quel che riguarda la lunghezza media della vita, a Bologna si e' andato progressivamente riducendo, forse proprio in conseguenza di comportamenti sempre piu' simili tra uomini e donne", dicono gli uffici del Comune. Il rapporto dell'amministrazione indica poi che le malattie del sistema circolatorio risultano la principale causa di morte della popolazione bolognese, seguite dai tumori (che colpiscono soprattutto gli uomini). Le due cause spiegano insieme oltre i due terzi del totale dei decessi, ma "la mortalita' per entrambe queste cause appare comunque in diminuzione".

immagine

L'incidenzadella mortalita' dovuta a malattie del sistema circolatorio aumenta visibilmente all' aumentare dell'eta', mentre i tumori mietono vittime nelle nelle eta' centrali della vita. Tra i giovani, invece, "appare ben evidente anche il peso negativo di un'altra causa di morte, quella dovuta ad eventi accidentali, tra i quali emergono in tutta la loro gravita' le conseguenze degli incidenti stradali".


BROGLI ELETTORALI

L'accusatore Deaglio indagato
per diffusione di notizie false
Pisanu: 'Si vergogni, non solo lui'

Il direttore di Diario oggi dai pm: "Accusa da anni '60, ma il dvd non verrà sequestrato". Oltre a lui indagato anche l'altro autore Beppe Cremagnani

immagine Roma, 28 novembre 2006. - Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani sono stati indagati per diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico in base all'articolo 656 del Codice Penale.

Lo ha spiegato lo stesso direttore del settimanale Il Diario al termine dell'audizione con i magistrati della Procura di Roma che hanno aperto un'inchiesta subito dopo la diffusione del dvd 'Uccidete la democrazia!" riguardo presunti brogli avvenuti nello scorse elezioni politiche. Deaglio ha detto in merito alle accuse: "E' una accusa da Anni '60. L'ho anche detto agli inquirenti, non ci pensavo assolutamente che sarebbe andata a finire così". immagine

In particolare l'atto istruttorio, secondo la ricostruzione dello stesso giornalista, non si sarebbe "sviluppato" in forza del fatto che i Pm hanno ribadito che per la proclamazione del vincitore alle elezioni è la Cassazione che decide e che questa soluzione della Suprema corte è fatta in base a elementi di fatto, cartacei.

"I Pm non si sono soffermati sul meccanismo procedurale da noi descritto nel dvd", ha spiegato Enrico Deaglio. "Ho cercato di ripetere che il mio film non si occupa della pronuncia, della sentenza, della Cassazione ma della 'notte dei misteri' - ha continuato il direttore del Diario -. Mi è stato detto però che quanto io riporto non ha senso perché è la Suprema corte che proclama il vincitore".

immagine Deaglio e Beppe Cremagnani, che è ascoltato dai Pm Salvatore Vitello e Maria Francesca Loy, nel docu-film insistono sul dato delle schede bianche, troppo omogeneo in tutta Italia e sensibilmente diminuito rispetto al passato.

"Tutto quanto io ho portato oggi, rispetto alle stranezze avvenute alle ultime elezioni politiche - ha continuato Deaglio - è stato aggiunto al verbale. Noi chiediamo di riflettere su alcuni elementi di fatto, ad esempio il 14 aprile, alcuni giorni dopo le elezioni, il ministero dell'Interno disse che le schede contestate non erano 48mila bensì 2mila. Siamo andati a controllare nelle cinque province indicate dal Viminale ed i risultati si incastrano perfettamente con la nostra ricostruzione".

Un ulteriore elemento interrogativo - secondo Deaglio e Cremagnani - è quello che emergerebbe dai Comuni e dalle Province della Puglia. "I dati reali indicano una cosa, sul sito del Viminale però quegli stessi sono stati raddoppiati o dimezzati".

Il suo film verrà sequestrato?, chiedono i cronisti. "No, non verrà sequestrato", risponde Deaglio. Adesso il direttore del Diario dovrà concordare con gli inquirenti l'interrogatorio non più nella veste di persona informata sui fatti ma di indagato.

"Il dato delle 48mila schede contestate, di Camera e Senato, va aggiunto a quello rilevato in 5 Province successivamente individuate dal Viminale. Se si fa questa operazione si ottengono gli stessi risultati del 2001". Ha ulteriormente spiegato così Deaglio rispetto ad alcuni elementi che verranno posti in rilievo nel prossimo numero della rivista da lui diretta.
"Ci sono molte cose che non quadrano - ha continuato - noi chiediamo che vengano verificate. Se questo è stato fatto per 5 Province forse potrebbe essere avvenuto anche per altre".

immagine

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/LavorareProdurre/trackback.php?msg=1965265

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963