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GIUSEPPE DOSSETTI

Post n°488 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da fra.gas
 
Tag: BOLOGNA
Foto di fra.gas

Don Dossetti insieme a Romano Prodi immagine  RICORDO DI DON DOSSETTI

Prodi: "Attuali le sue parole
sui servitori dello Stato"

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Nel decennale della morte di don Dossetti il presidente del Consiglio ha voluto ricordare il sacerdote citando una sua riflessione riguardo agli uomini di governo

immagine Bologna, 11 dicembre 2006 - Nel suo intervento per ricordare il decennale della morte di Giuseppe Dossetti il presidente del consiglio Romano Prodi ha citato una riflessione dello stesso Dossetti sul capitolo XII dell'epistola ai Romani di San Paolo.

«Dossetti - ha detto Prodi - disegna il profilo alto, in un certo modo sacro, del compito affidato ai servitori dello stato. Riflettendo sul capitolo XII dell'epistola ai Romani, Dossetti fa rilevare 'altissima considerazione di San Paolo per l'autorità dello Stato e per gli uomini che lo governano' anche se sono romani - ha continuato il premier citando Dossetti - anche se sono pagani, anche se si valgano di questa autorità contro Dio'. San Paolo li chiama 'ministri' e 'diaconi', cioè uomini dediti al servizio.

E tuttavia alla fine - sottolinea Prodi continuando la citazione di Dossetti - quando si tratta di inculcare ai romani che bisogna pagare il tributo a chi si deve, qualunque tributo, allora si indicano coloro che esigono il tributo non più comedia coni, come ministri semplicemente, ma con una parola più forte, più comprensiva: quella di operatori liturgici, nel senso evidentemente dei liturgici che apprestavano i servizi pubblicon ello Stato greco, gli operatori liturgici di Diò».

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Prodi, a conclusione del suo intervento cita un passo importante scritto da Dossetti a proposito dell'epistola ai Romani: «A me pare che gli uomini i quali vedono profilarsi uno stato capace di imporre loro dei gravi sacrifici di ordine materiale allo scopo però di avviare ad una reformatio del corpo sociale e ad una maggiore aequalitas fra gli uomini debbono vedere finalmente profilarsi i liturgici di Dio». «È una pagina - ha sottolineato Prodi - che mi è molto presente, che ci richiama all'altezza e alla responsabilità di chi si fa servitore dello stato. Una pagina che, non ho bisogno di spendere parole per illustrarne le ragioni, mi accompagna in questo tempo della mia vita e, in special modo, in questi giorni e in queste ore».

 

 
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ANCHE DALLA PROVICIA ALTRE TASSE!

Post n°487 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da fra.gas
 
Tag: BOLOGNA
Foto di fra.gas

APRE IL MOTORSHOW: LA PROVINCIA AIUTA UN MERCATO IN DIFFICOLTA' AGGIUNGENDO UN AUMENTO DELL'IMPOSTA DI TRASCRIZIONE SU NUOVO ED USATO! GRAZIE PER LA COERENZA E LA LUNGIMIRAZA!

Clicca qui per ingrandire la foto 

Ferrari F430

MANOVRA A BOLOGNA

La Provincia aumenta le tasse

 immagine Il bilancio di previsione del 2007 sarà discusso a Palazzo Malvezzi il prossimo 28 dicembre. I maggiori incrementi riguarderanno l'energia elettrica

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MANOVRA A BOLOGNA Bologna, 5 dicembre 2006 - Ora è ufficiale. La Provincia di Bologna, per far fronte al buco di bilancio di oltre sette milioni di euro, per il 2007 aumenterà le tasse di propria competenza: nella manovra finanziaria di Palazzo Malvezzi dell'anno prossimo sono dunque state iscritte maggiori entrate tributarie per 3,8 milioni, di cui 1,6 milioni derivanti dall'addizionale sull'energia elettrica per le imprese e 2,2 milioni da sovraimposta Ipt.

immagine Tradotto per i cittadini, il ritocco delle tasse significa un aumento medio di 18 euro per ogni azienda e 16,5 euro in più per ogni trascrizione Ipt. L'annuncio arriva da Aleardo Benuzzi, assessore al Bilancio di Palazzo Malvezzi, che oggi ha presentato appunto il bilancio di previsione 2007. "Il peso della pressione tributaria resta comunque inferiore alla media delle Province dell'Emilia-Romagna- assicura subito l'assessore- perchè la manovra è stata ripartita in modo equo".

immagine Novità assoluta, tra le voci di entrata, l'emissione di Bop a 15 anni da parte della Provincia per 60 milioni, allo scopo di finanziare in parte le opere pubbliche del triennio 2007-2009. "E' un provvedimento che ci consente di avere risorse sicure per tre anni- afferma Benuzzi- contiamo di coinvolgere non solo banche del territorio ma anche istituti di credito stranieri dell'area euro, per avere una certa visibilità anche all'estero".

Due sono gli obiettivi della manovra economica di Palazzo Malvezzi: recuperare il disavanzo tendenziale di oltre 7 milioni di euro e accumulare un avanzo corrente per 3 milioni. Il tutto da realizzarsi tramite l'aumento delle entrate tributarie, le maggiori entrate extra-tributarie per 3,3 milioni di euro e la riduzione delle spese per altri 3 milioni (pari al 2% della spesa corrente), attraverso il taglio dei costi di funzionamento e la riduzione di quelli finanziari.

immagineIn totale, per il 2007, sono previste dalla Provincia entrate correnti per 159 milioni di euro, cifra che comprende anche i trasferimenti regionali: per il 67% si tratta di entrate proprie della Provincia, pari a 107 milioni, di cui 95 provenienti dalle tasse.

Rispetto alla previsione 2006, la cifra aumenta di circa 8 milioni di euro. Tra le spese, invece, spiccano i 44,5 milioni di euro per il personale dell'ente (1.097 dipendenti), che comprendono lo stanziamento di 600.000 euro per il rinnovo del contratto (pari al 26% spese correnti).

Si attesta invece sui 145 milioni di euro la quota di risorse destinate agli investimenti per il triennio 2007-2009, di cui 97 autofinanziati. Per il solo 2007, le risorse per investimenti ammontano a 80 milioni, di cui 55 effettivamente manovrabili dall'ente: ben 42 milioni saranno destinati all'acquisto di beni immobili, mentre solo sette milioni arrivano dal piano di dismissioni. A questo proposito, Benuzzi sottolinea che "sulla ex-Maternità faremo una valutazione a parte, slegata dalla redazione del bilancio".

A permettere gli investimenti per il prossimo anno sono i quasi 27 milioni che arrivano dall'indebitamento, i trasferimenti dalla Regione per 18 milioni e i 25 milioni dalla realizzazione di partite finanziarie. Grazie a questo insieme di manovre l'amministrazione di Palazzo Malvezzi conta di mettere insieme l'avanzo economico di 3 milioni di euro, pari al 2% delle entrate. Il bilancio di previsione 2007 verrà discusso e approvato dal Consiglio provinciale il prossimo 28 dicembre.

ATC NEL CAOS

Tre scioperi sicuri altri possibili

Continua la minaccia delle agitazioni improvvise, intanto i sindacati si contendono i giorni utili alle manifestazioni. Per ora sono tre le manifestazioni annunciate, ma non si conoscono le date

ATC NEL CAOS Bologna, 6 dicembre 2006 - E' caos sugli scioperi degli autobus a Bologna. Mentre continua a incombere la minaccia di agitazioni improvvise degli autisti, e mentre la Cna lancia l'allarme sul deficit delle aziende di trasporto pubblico, su Bologna pendono ben tre scioperi. E non e' ancora chiaro quando e se saranno effettuati essendo le date vicine quando non sovrapposte.

Infatti, al momento, è indetto uno sciopero solo locale contro la gara d'appalto per l'affidamento del servizio e la fusione di Atc con Actf di Ferrara per il 15 dicembre. Per la stessa data, però, alcuni sindacati di base hanno proclamato uno sciopero nazionale per il rinnovo del biennio economico del contratto come quello della settimana scorsa che ha visto una adesione del 98% tra gli autoferrotranvieri. Infine, il 13 dicembre è stato "prenotato" dai sindacati confederali (più Faisa e Ugl) per un'astensione nazionale, sempre per la vertenza del contratto.

Delle tre iniziative, la prima ad essere stata indetta è quella a livello locale, ma è anche quella che potrebbe slittare a gennaio. Resta da vedere quando la Commissione di garanzia sugli sciopero deciderà di far svolgere l'iniziativa nazionale. Ma lo sciopero di tutti gli autoferrotranvieri potrebbe offrire l'occasione giusta agli autisti più "arrabbiati" che potrebbero decidere di prolungare l'astensione dal lavoro oltre il consentito. La voce gira anche a Bologna, dove i sindacati hanno registrato forte fibrillazione tra gli autoferrotranvieri.

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"Il malumore è davvero notevole", sintetizza Italo Quartu (Rdb). Giuseppe D'Ambrosio, segretario del Sult, e' ancora piu' esplicito e rivolto ai vertici di Regione, Provincia, Comune e Prefettura di Bologna, spiega che ci si deve rendere "conto che nessuno può garantire che i lavoratori bolognesi applicheranno quanto stabilito dalla legge in materia di scioperi".

immagine Se dunque, dice ancora D'Ambrosio, scatteranno scioperi selvaggi "i colpevoli non dovranno essere ricercati tra gli autoferrotranvieri ma tra i rappresentanti delle Istituzioni" per l'atteggiamento sulla fusione Atc-Actf.

SICUREZZA

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Una Ferrari 599 GTB Fiorano

Il Motorshow scalda i motori
120 agenti vigileranno sulla kermesse

Eccezionali misure di sicurezza per i 10 giorni della kermesse sui motori che aprirà i battenti giovedì 7 dicembre. Presidi in Fiera e ai caselli autostradali

SICUREZZA Bologna, 4 dicembre 2006. - Misure di sicurezza straordinarie a Bologna per i 10 giorni del Motor Show che comincera' giovedi' prossimo, 7 dicembre. Contro borseggiatori, venditori abusivi e altre presenze abituali della kermesse motoristica (ma naturalmente anche contro rischi piu' gravi connessi alla presenza di migliaia di persone) le forze dell'ordine mettono complessivamente in campo circa 120 agenti.

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La nuova Alfa 147



Per la prima volta, la Questura di Bologna, che ha predisposto anche un numero ad hoc per raccogliere segnalazioni dei cittadini su problemi di sicurezza (051-6401750), trasferira' una parte considerevole delle proprie forze e attivita' direttamente in Fiera.

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Il nuovo gioiello Alfa Romeo, la 8c


La Polizia stradale, assieme ai vigili (il Corpo della Pm mettera' a disposizione 24-26 pattuglie ogni giorno, dalle 7 alle 20), presidiera' invece in maniera particolare il nuovo casello della Fiera per affrontare il rischio code. Altri nuclei della Polizia municipale, in divisa o in borghese, si occuperanno dei parcheggiatori abusivi solitamente numerosi per la fiera piu' seguita e affollata: anche quest'anno potrebbe superare il milione di visitatori. Il piano straordinario predisposto in collaborazione anche con i Carabinieri in occasione del Motorshow prevede anche controlli a tappeto della Polizia ferroviaria alla stazione della Fiera in cui arriveranno 14 treni speciali nel corso della manifestazione, alla stazione centrale e alle fermate degli autobus diretti in Fiera.

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L'intramontabile 500



immagine Nel mirino delle forze dell'ordine, a quanto hanno spiegato questa sera durante una conferenza stampa in Questura, ci sono anche in "giocatori delle tre carte" o delle "campanelle", altri ospiti affezionati del Motor Show. immagine

AUTOSTRADA

immagineRivoluzione al Fiera District
Inaugurato il nuovo casello
E il Motor Show scalda i motoriL'apertura dell'uscita dell'autostrada è avvenuta a 24 ore dal taglio del nastro del Motor Show. L'opera è destinata a rivoluzionare il traffico in un'area storicamente congestionata

AUTOSTRADA Bologna, 6 dicembre 2006 - In attesa delle grandi infrastrutture che stentano a decollare, oggi a Bologna si apre il casello autostradale della Fiera, un'opera destinata a rivoluzionare l'accesso al Fiera District, un'area storicamente decongestionata dal traffico.Clicca qui per ingrandire la foto

La Ferrari 248

Il nuovo casello è stato inaugurato, non casualmente, alla vigilia dell'apertura del Motor Show. Questa mattina alle il taglio del nastro alla presenza dell'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, del presidente della Regione, Vasco Errani,dell'assessore regionale alla Mobilita', Alfredo Peri e dell'amministratore delegato di BolognaFiere, Michele Porcelli.
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Stand Ferrari

I lavori per la realizzazione del casello, parte del piu' generale intervento di riqualificazione della tangenziale, erano cominciati nel giugno del 2005.Clicca qui per ingrandire la foto

Maserati MC12

 
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VELINOPOLI   ATTO  I°

Post n°486 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da fra.gas
 
Tag: CRONACA
Foto di fra.gas

 
immagine Foto e ricatti, indagato Lele Mora
immagine L'agente: «L'ho letto sui giornali»
Il manager dei vip: «Sono esterefatto». Gli avvocati: «E' assolutamente estraneo» Immagini
Inchiesta di Woodcock, pm di Potenza.
Sentiti attrici, calciatori e giornalisti
    Ricatti con foto dei vip, indagato Lele Mora
L’impresario accusato di associazione a delinquere ed estorsione. Coinvolto anche il «paparazzo» Corona
Corriere.it
Almeno dieci i ricattati dal paparazzo Corona, socio di Lele Mora
Foto e ricatti: «Totti e Hunziker pagarono»
Michelle ai giudici: «Eros versò 30 mila euro per i miei scatti nuda». Ma il legale della show girl: «Non è il suo pensiero»
Il paparazzo Corona con la moglie, l'ex ballerina Nina Moric (Agf)
Il paparazzo Corona con la moglie, l'ex ballerina Nina Moric
POTENZA - Sono una decina le estorsioni ai danni di vip fatte dal fotografo Fabrizio Corona ed accertate dagli inquirenti di Potenza, che lo hanno indagato. Corona è sospettato anche di aver fornito ragazze compiacenti a personaggi facoltosi. Più sfumata è la posizione dell'agente Lele Mora riguardo all' accusa di sfruttamento della prostituzione: su di lui gli inquirenti dicono di avere pochi elementi, e che la fuga di notizie ha compromesso l' inchiesta.
MORA: «NON HO FATTO NIENTE» - Lui si è difeso di nuovo: «Da anni faccio questo lavoro e l'ho fatto sempre in maniera eccellente. Io non sono quella persona che è stata descritta in questi giorni dai giornali e dalla televisione. Non ho fatto niente di tutto ciò». L'agente dei Vip lo ha detto al telefono, raggiunto dal Tgr Lombardia.

RICATTI - Una decina di persone, famose e non, sentite come testimoni dalla squadra mobile potentina, hanno ammesso di aver pagato Corona perché non pubblicasse loro foto compromettenti. Il fotografo avrebbe loro offerto l'acquisto in esclusiva delle foto, minacciando altrimenti di venderle a settimanali di gossip. Il prezzo andava dai 6.000 ai 25.000 euro.

HUNZIKER E TOTTI - Michelle Hunziker, sentita dagli inquirenti, ha raccontato che l'ex marito Eros Ramazzotti versò a Corona «non ricordo se 30 milioni di lire o 30.000 euro» per delle foto in cui appariva nuda. Su questa vicenda gli investigatori intendono sentire a breve il cantante. Anche i collaboratori di Francesco Totti pagarono per foto del calciatore con Flavia Vento. In molte occasioni l' acquisto fu proposto, ma venne rifiutato dal vip. Sono i casi dei calciatori Christian Vieri e Adriano, di Stefano Ricucci e Anna Falchi, di Manuela Arcuri. Molti dei personaggi dello spettacolo seguiti da Lele Mora hanno raccontato agli inquirenti di essersi lamentati con l'agente per l' invadenza di Fabrizio Corona. Il fotografo in passato è stato dipendente di Mora, quindi ha aperto una propria agenzia. Tuttavia è rimasto in rapporti con il suo ex-datore di lavoro e ha continuato a fare «paparazzate» per lui, fotografando i suoi personaggi su sua segnalazione. Gli inquirenti hanno intercettato telefonate quotidiane fra i due.

LA REPLICA DI MICHELLE - «In queste ore stanno circolando notizie su dichiarazioni asseritamente rese da Michelle Hunziker al Pm di Potenza che non rappresentano fedelmente o comunque in modo completo il pensiero espresso dalla stessa Hunziker»: è quanto sottolinea, in una nota diffusa in serata, l'avvocato Giulia Bongiorno, legale della show-girl, quest'ultima interrogata alcune settimane fa dal pm Henry John Woodcock nell' ambito della cosiddetta «inchiesta vip». Michelle Hunziker - secondo quanto riferito dall'avvocato Bongiorno - ha nell' inchiesta la posizione di «persona offesa da reato».

IL PAPARAZZO CORONA - I vip si lamentavano di trovarsi Corona dappertutto, e Mora minimizzava sempre. Simona Ventura ha raccontato agli inquirenti potentini che non sopportava più l'invadenza del fotografo. La presentatrice di «Quelli che il calcio» ha negato però di aver subito tentativi di estorsione da parte di Corona e che la rottura con Mora sia avvenuta a causa sua: «Volevo essere libera» ha detto. La posizione del fotografo è pesante anche per quanto riguarda l' accusa di sfruttamento della prostituzione. Numerose aspiranti show-girl, molte delle quali della scuderia di Lele Mora, avrebbero raccontato che Corona le indirizzava come «ragazze immagine» in locali e feste private. Per tutte queste ragazze, il referente era il fotografo, non l'agente. Tuttavia, il rapporto stretto fra Mora e Corona, e il fatto che molte delle starlette erano seguite dal primo, ha fatto puntare l'attenzione degli inquirenti anche su di lui. L'inchiesta tuttavia non è ancora completa e gli elementi su Mora sarebbero piuttosto deboli. «Stavamo puntando su di lui - si sfoga un inquirente - ma la fuga di notizie sui giornali ci ha rovinato l' inchiesta»
06 dicembre 2006

Lele Mora con Francesca Lodo e Aida Jespica

Lele Mora con Francesca Lodo e Aida Yespica

ROMA — Attori, soubrette, calciatori: c’è il mondo dorato dello spettacolo e dello sport nell’ultima inchiesta avviata dal pubblico ministero di Potenza, John Woodcock. Decine e decine di intercettazioni avrebbero rivelato un giro di ricatti contro personaggi famosi. Al centro dell’indagine affidata alla polizia c’è l’organizzazione creata da Lele Mora, l’impresario che gestisce una scuderia di starlette, protagonisti di fiction e reality televisivi con la sua «LM». Ma anche l’agenzia di paparazzi che fa capo al fotografo Fabrizio Corona, marito della modella Nina Moric.
immagine 
Il reato ipotizzato è l’associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, ma si stanno anche verificando episodi di sfruttamento della prostituzione e traffico di stupefacenti. Ci sarebbero telefonate nelle quali si offrono a imprenditori e ricchi stranieri le prestazioni di ragazze per tariffe che oscillano tra i mille e i duemila euro.
LE FOTO — Il fascicolo viene aperto nella primavera scorsa, pochi giorni dopo l’arresto del principe Vittorio Emanuele di Savoia.
immagine Èproprio lui, in un colloquio con l’amico Ugo Bonazza che viene registrato, a raccontare di un pranzo effettuato con il vicesindaco di Campione al quale era stato invitato dal noto «agente dello spettacolo», Lele Mora. Spiega che l’amministrazione del Casinò vuole togliere a Mora il contratto di procacciatore di clienti che gli costa 250 mila euro l’anno. Il magistrato dispone verifiche per stabilire se l’attività dell’impresario sia regolare. Chiede e ottiene dal gip l’autorizzazione ad effettuare nuove intercettazioni. I contatti della «LM» consentono di scoprire che alcuni fotografi che lavorano per Mora avrebbero ricattato personaggi famosi per costringerli a comprare foto che altrimenti sarebbero state vendute a giornali di gossip. Alcuni avrebbero pagato addirittura tra i 50 e i 60 mila euro pur di assicurarsi i negativi. Soldi fatturati per motivi diversi,ma che in realtà sono — secondo l’accusa — il prezzo del ricatto. Si parla anche di alcuni video che sarebbero stati girati proprio per costringere le «vittime» a pagare.
I TESTIMONI —Simona Ventura (Infophoto)
Simona Ventura
Un mese fa cominciano gli interrogatori delle parti lese. Tra le prime ad essere convocate c’è Simona Ventura. Nel gennaio scorso fu lei ad annunciare il «divorzio» da Mora, poche ore prima di vincere il Telegatto come «personaggio dell’anno». Ma non volle spiegare i motivi della decisione. Ci pensò l’agente che in televisione affermò: «Penso che abbia deciso di troncare il nostro rapporto perché infastidita da alcuni scoop fotografici di Fabrizio Corona».immagineMarcus Schenkenberg, Fabrizio Corona e la bellissima Nina Moric
Di fronte al magistrato la presentatrice avrebbe minimizzato la vicenda.

Michelle Hunziker  (Ansa)

Michelle Hunziker
Dopo di lei è toccato a Michelle Hunziker, per una serie di istantanee scattate quando era agli inizi della carriera.
Manuela Arcuri (Ansa) E poi l’attrice Manuela Arcuri, l’ex letterina Francesca Lodo,Francesca Lodo (Internet)
Aida Yespica (Ansa) la naufraga dell’Isola dei Famosi Aida Yespica, Ana Laura Ribas (Internet) l’ex velina Ana Laura Ribas Nell’elenco dei testimoni c’è anche Stefano Ricucci per alcune foto che riguardano sua moglie
 Stefano Ricucci con Anna Falchi Anna Falchi.
La scorsa settimana a Milano sono stati ascoltati il direttore del Tg4 Emilio Fede, che aveva come agente proprio Mora, e quello di Panorama Pietro Calabrese. Chiamato, anche lui come teste, per una verifica relativa a una inchiesta sul gossip fatta dal settimanale un anno e mezzo fa, nel giugno 2005, che conteneva una dichiarazione di Fabrizio Corona.
I CALCIATORI —
Vincenzo Montella (Ansa)
Vincenzo Montella
Tra i testimoni anche alcuni assi del pallone. Sono stati interrogati l’attaccante della Roma Vincenzo Montella e quello dell’Inter Adriano. La vicenda che lo riguarda è in parte nota. Il brasiliano fu fotografato l’estate scorsa durante una festa nella sua villa in provincia di Como. In mutande, abbracciato a due ragazze, fumava e beveva. Per non divulgare il servizio gli chiesero 150 mila euro e di fronte al suo rifiuto i paparazzi si rivolsero direttamente alla società nerazzurra. I dirigenti ignorarono il ricatto e le foto finirono sul quotidiano svedese Aftonbladet.Adriano in compagnia di Ronaldo (Afp)
Adriano in compagnia di Ronaldo
Altri atleti potrebbero essere convocati nei prossimi giorni perché vittime dello stesso meccanismo.
Fiorenza Sarzanini
05 dicembre 2006
La reazione del manager dei vip tv all'inchiesta che lo vedrebbe indagato
Mora: «Indagato? L'ho saputo dai giornali»
«Sono esterefatto, mi pare che mi stia passando un caterpillar sopra. Ora parlerò con i miei avvocati e vedremo» 
Lele Mora (LaPresse)
Lele Mora
ROMA - «Ho appreso la notizia dai giornali. Non ne sapevo nulla. Ora parlerò con i miei avvocati e vedremo»: queste le parole di Lele Mora all'agenzia Adnkronos, interpellato in merito alle notizie pubblicate su alcuni quotidiani nazionali, tra cui il Corriere. Il manager sarebbe al centro di un'inchiesta, che lo vedrebbe indagato, avviata dal pm della procura di Potenza, Henry John Woodcock.immagine
«Non ho niente da dire, non sono stato né convocato né ascoltato e non ho ricevuto avvisi di garanzia» ha detto l'impresario intervistato questa mattina da Rtl 102.5. «Dico solo che sono esterefatto dalle indagini in corso. Sono a disposizione della magistratura se mi dovrà interrogare, ma per ora non so nulla». Alla domanda su come si senta, l'agente delle star replica: «Mi pare che mi stia passando un caterpillar sopra, io sono all'oscuro di tutto, di certo so che non ho fatto niente di tutto ciò che i giornali scrivono». Gli avvocati del manager hanno dichiarato che Mora è «totalmente estraneo» alle ipotesi di reato.
Ville, feste e donne da copertina
Un manager maniaco del lusso
«Sono un uomo che può generare 50 milioni di euro all’anno» dice di sé Lele Mora. Mitomane? Forse. Esagerato? No. Nei momenti d’oro, la L.M.Management—cinque piani inunpalazzo di viale Monza a Milano, dove Mora vive e lavora— il suo giro d’affari ha sfiorato i 100 milioni di euro l’anno. Un guadagno esibito con ostentazione. Ville faraoniche, aerei, macchine, feste. Lusso, sempre e comunque. Donne bellissime. Ora, ex amici, nemici, furbi che lo stanno lasciando, amici, dicono in coro: «I troppi soldi gli hanno dato alla testa». I buonisti azzardano: «Si circonda di brutta gente che lo ha rovinato». I malvagi insinuano: «Tutta questa ricchezza è poco chiara. Il look (scarpe leopardate, kaftani da sultano, ndr) è ridicolo.
Lui vuole la corte attorno a sé, e vivere tra mondanità, sesso, e altro ». Lele Moraè molte cose insieme, leggenda e realtà. Ha 52 anni, e per i suoi 50, i festeggiamenti sono durati una settimana, tra party milanesi (discoteca Hollywood), romani e romagnoli (al Pineta di Milano Marittima). Per lui, una rivalsa. Nato povero a Bagnolo di Po (Rovigo), cresciuto parrucchiere, diventato tuttofare di artisti e poi esploso come agente di vip. Presto è il numero uno, detestato dai colleghi. Conosce il carcere per questioni di droga, poi truffa, evasionefiscale. Si separa nell’80, ora è single. Tra amici dichiara la sua omosessualità, ufficialmente non dichiara nulla. Dice che con chi va a letto sono affari suoi. Ha due figli: Diana e Mirko, che lavorano con lui. Epure una nipotina. Èaffezionatissimo ad Oscar, il cane che gli ha regalato Sabrina Ferilli, sua amica. Con la famiglia è di una generosità disarmante, ma lo è pure con i suoi artisti, che tratta come figli. Si narra spesso delle pantagrueliche cene, con Lele cuoco e gran gourmet che cura primi e secondi.
Cibi prelibati, buon vino. E artisti, vip, amici, starlette sulla rampa di lancio, ragazzotti tutti muscoli chedi tanto intanto gli massaggiano i piedi (questa del massaggio ai piedi è una sua fissa, misto tra illusione erotica e atto di deferenza) e ospiti che vanno e vengono. In un’atmosfera di grande ospitalità, inquietante andirivieni, sublime kitsch, e ambiguità d’ogni tipo. Si dichiara a-politico, èamicodi direttori di giornali, telegiornali e reti televisive. Modi affettati, gran gentilezza, tre o quattro cellulari con sé che suonano, suonano, suonano. «Amoreee, ciao, stai bene? Tranquilla domani vengo da te, andrà tutto bene, sei la più bella, la più brava.E se hai bisogno mando l’aereo a prenderti». Frase standard per le sue artiste.Maintendiamoci: non è falsa. Lui su questo è uomo di cuore. Le sue due ville in Costa Smeralda, tutte bianche, dentro e fuori, compreso lui che gira vestito di bianco, in lungo, stile sultano, nei mesi estivi sono sempre aperte. Girano veline immagine(Melissa Satta, ormai ex), calciatori, artisti (quest’anno Irene Pivetti,immagine nuovo acquisto della scuderia;immagine e poi Luisa Corna, Aida Yespica,immagine Walter Nudo), e tronisti ( immagine
Costantino è il suo «capolavoro»). Non gira più Simona Ventura: dopo 12 anni i due si sono separati.
Per Lele è stato un colpaccio. Intanto perché lui detesta i «tradimenti» femminili (ha sofferto molto anche per l’addio di
immagine Casalegno, Falchi,
immagine
Santarelli), masoprattutto perché Simona era la sua punta di diamante. Da  allora, è stato l’inizio della fine per Lele, dicono in molti. I due sostengono di essere rimasti amici e in parte è vero. Quel che è vero è che la Ventura l’aveva messo sull’avviso: brutti giri attorno a te, troppo lusso. Ma lui non ascoltava più nessuno. Qualcuno però giura che non è affatto morto, che continua ad avere i suoi affari, a tessere relazioni trasversali, a far conoscere belle ragazze a uomini potenti. Lui dice solo di fare il suo mestiere. E il business a quanto pare continua.Èancora in contatto condivi d’oltreoceano e a tutt’oggi, la Rai gli chiede le star internazionali per il Festival di Sanremo. Nel 2003, in Sardegna, per inaugurareunadelle ville ha organizzato un mega party ricoprendo di polistirolo (effetto neve) tutto il grande parco. Curioso questo amore per il bianco...
Maria Volpe
05 dicembre 2006
immagine Emilio Fede su Lele Mora, indagato per associazione a deliquenre
«È mio agente ma col pm ho parlato d'altro»
«Che cosa fa per me? Per esempio in occasione dell'uscita del mio libro si occupa di farmi ospitare in varie trasmissioni televisive»immagine BUFERA NELLO SPETTACOLO
MILANO — Emilio Fede , è stato sentito come testimone dal sostituto procuratore del Tribunale di Potenza John Woodcock?
«Sì. Ma non soltanto io, siamo in settanta ad essere stati sentiti.
Però vorrei che fosse chiaro: il pm Woodcock non mi ha fatto domande su Lele Mora. Sono stato ascoltato da lui brevemente su un'altra vicenda, di cui mi ero occupato giornalisticamente, una vicenda su cui al Tg4 avevamo fatto due o tre servizi. Ma non posso dire di più perché c'è un'inchiesta in corso, chiedetelo direttamente al sostituto procuratore Woodcock, che è un giudice serio e prezioso, oltre ad essere una persona molto civile e in gamba».
Lele Mora è stato l'agente di personaggi televisivi come Simona Ventura e Cristina Parodi. È o è stato anche il suo impresario? immagine
«Sì, si è occupato di me come di tanti altri, mi vengono in mente per esempio la Giacobini (immagine Silvana, direttore di Diva&Donna, ndr),
Christian De Sica,immagine
immagineAntonella Clerici.
Vuole sapere in che rapporti siamo?
«Ultimamente l'ho frequentato meno perché io da un anno a questa parte ho molto meno tempo a disposizione».
Che cosa fa un agente come Lele Mora per il direttore di un telegiornale?
«Fa il suo lavoro di impresario. Per esempio in occasione dell'uscita del mio libro si occupa di farmi ospitare in varie trasmissioni televisive, comprese quelle di Mediaset.
Comunque da me Lele Mora non percepiva alcun compenso».
F. C.
05 dicembre 2006
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BUFERA NELLO SPETTACOLO 
CHI E' IL PM WOODCOCK

CHI E' IL PM WOODCOCK 

CHI E' LELE MORA

CHI E' LELE MORA 

FESTIVAL DI SANREMO

La Rai: 'Nessun incarico a Lele Mora'
immagineRoma, 5 dicembre 2006 - La Rai non ha dato alcun incarico a Lele Mora e non gli ha chiesto star internazionali per il Festival di Sanremo. È quanto precisa un comunicato dell'azienda, con riferimento alle notizie pubblicate stamane dai quotidiani sull'impresario del mondo dello spettacolo coinvolto nell'inchiesta avviata dalla procura di Potenza.

 
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IL RICORDO DI DOSSETTI

Post n°485 pubblicato il 03 Dicembre 2006 da fra.gas
 
Foto di fra.gas

 immaginewww.domenicocella.it immagine 

immagine   Anniversari dossettiani 

Il decennale della scomparsa di Giuseppe Dossetti (1996-2006) verrà degnamente celebrato dalle splendide "Lezioni" organizzate nelle giornate 11, 12 e 13 dicembre a Bologna,  ,  per le Scienze Religiose Giovanni XIII. Il programma è così ricco che costringe a fare una scelta. Io segnalo per un eccezionale respiro formativo la giornata di mercoledì 13 dicembre: in Via S.Vitale 114

alla mattina (ore 9-13), LA FORMA VITAE, lezione di Enzo Bianchi (Dossetti e la preghiera) e interventi di A.Ardigò,  G.Nicolini, R.Fornaciari, H.RaguerK. Pennington, M.Ventura e T.Toschi. Presiede Raniero La Valle.  G.Baroffio, P.Bettiolo,

nel primo pomeriggio (ore 14,30- 17.30), L'AMORE PER LA CITTÀ, lezione di Valerio Onida (Dossetti uomo della Costituzione) e interventi di L.Elia, U. Allegretti, N. Antonetti, L. Giorgi, F. Margiotta Broglio, 
LPetrillo,
E.Balboni, O.L.Scalfaro.  Presiede Tullio Gregory.

Alle ore 18, CONCLUSIONI, Lezione di Alberto Melloni (Qui sitiunt Ecclesiam. Il futuro dell´eredità di Dossetti). Presiede Valerio Onida.

La Fondazione di Scienze Religiose organizza poi, dall´11 dicembre all´8 gennaio a Palazzo d´Accursio nella Manica Lunga, una Mostra  su GIUSEPPE DOSSETTI: UN ITINERARIOdelle Teche Rai e dei propri archivi., realizzata con i materiali di videostoria

Per più complete informazioni, contatti e richieste di invito, fax 051.230658 - Segreteria +39. 051.239532 - segreteria@ fscire. it, Ufficio stampa +39. 346.09.27230 - press@ fscire. it

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Il Consiglio comunale di Bologna commemorerà Dossetti venerdì 15 dicembre ore 10 -13    a Palazzo d´Accursio, Cappella Farnese.Lo storico Luigi Giorni terrà una riflessione sul legame di Dossetti con la città di Bologna. Verrà poi proiettato il filmato della cerimonia e del discorso Con Dio e con la storia tenuto da don Dossetti in occasione del conferimento dell´Archiginnasio d´oro (22 febbraio 1986) . Il testo integrale del discorso (oltre alla presentazione di Giuseppe Lazzati)é o a questa mail.  

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Sempre venerdi 15 dicembre, alle ore 16,30, via Zamboni 13, presso la Sala del Consiglio provinciale verrà proiettato un filmato con l´ultima intervista rilasciata da Dossetti, presente il regista Carlo di Carlo. Nell´invito all´incontro il Presidente della Provincia  Beatrice Draghetti ricorda che la Provincia di Bologna realizzò nel  1994, con la collaborazione di Raiuno, un impegnativo documento cinematografico, UN FILM PER MONTE SOLE dove vengono ripercorse le vicende dalla strage nazifascista del 1944 fino alla istituzione  del Parco e della Scuola di Pace.  Nell´occasione  "il regista realizzò una lunga intervista a Don Giuseppe, di cui fu montata solo una parte: la prima intervista dopo anni di silenzio, l ´ultima della sua vita".  Il materiale girato è stato restaurato e viene ora riproposto "come intervista esclusiva, autonoma e originale" su aspetti essenziali di quella eclità.cezionale persona

Il 22 febbraio 1986, nella Sala dello Stabat Mater dove venne conferito a Dossetti l'Archiginnasio d´Oroc´ero anch´io tra i tanti  che cercavano verità e cose nuove  nell´incombente crisi della politica e delle istituzioni. Ricordo l´impressione per quella voce totalmente padrona delle cose e il pensiero fulminante di una grande guida ritrovata. Ma già don Dossetti ci stava ricapitolando tutti gli aspetti  della sua multiforme esperienza, proiettata oltre la politica. Non estranea e tanto meno  "contro"  la politica:   nel suo discorso Dossetti non rinnega nulla,  non solo l'impegno alla  Costituente,  non solo l'impegno profuso negli "organi centrali della Democrazia Cristiana" ma nemmeno l'antica "proposta per un rinnovamento Bologna",  cioè il capolistato DC, in pratica la candidatura Sindaco di Bologna nelle elezioni ammininistrative del 1956, che anzi esplicitamente rivendica: "ho subito delle sconfitte, questo è chiaro, Bologna lo sa, sconfitte che poi forse sono state anche in un certo modo delle mezze vittorie ...".  Quel programma divenne il famoso Libro bianco su Bologna, un documento che mi è parso ancora sostanzialmente e straordinariamente vivo. Per celebrarne il cinquantesimo anniversario (1956-2006) , diffonderò a breve la sua edizione digitale         

 
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MEDICINA AMARA

Post n°484 pubblicato il 30 Novembre 2006 da fra.gas
 
Tag: BOLOGNA
Foto di fra.gas

VIABILITA'

immagine  Sciopero bus, alt ai divieti per le auto
Taxi, ripreso il confronto con il Comune

Domani in città potranno circolare anche le auto pre-euro, le euro 1 a diesel, i ciclomotori e motocicli pre-euro

VIABILITA' Bologna, 30 novembre 2006

- In occasione dello sciopero generale nel settore del trasporto locale, proclamato dai sindacati per la giornata di domani a sostegno della vertenza per il contratto di lavoro, l'amministrazione comunale di Bologna ha deciso di sospendere i divieti alla circolazione in vigore dal lunedì al venerdì. Pertanto domani potranno circolare anche le auto pre-euro, le euro 1 a diesel, i ciclomotori e motocicli pre-euro.

BOLOGNA - La fascia garantita andrà dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

immagine   L'ADDIO AL DALL'ARA

Romilia, la cittadella dello sport di Bologna

 

Cazzola lancia "Romilia":
cittadella dello sport
per finanziare il Bologna

Cazzola, Bandiera e Menarini hanno presentato la loro idea: 300 ettari di terreno divisi: in uno stadio completamente coperto da 25-30 mila posti, un milione e 700mila metri quadrati di verde. Ma anche un parco giochi da 35 ettari, un campo da golf di 18 buche, 16.500 posti auto e una previsione di afflusso di 2 milioni di visitatori l'anno
NUOVO STADIO Nulla osta di Cofferati


L'ADDIO AL DALL'ARA Bologna, 29 novembre 2006 - Ben 500 milioni di euro di investimento, 300 ettari di terreno impegnato (un'area che, per estensione, e' pari quasi al centro storico di Bologna), uno stadio completamente coperto da 25-30 mila posti, un milione e 700mila metri quadrati di verde. Ma anche un parco giochi da 35 ettari tipo Gardaland, un campo da golf di 18 buche, dai 2 ai 3 mila posti nuovi di lavoro, 16.500 posti auto e una previsione di afflusso di 2 milioni di visitatori l'anno.

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Sono nei numeri imponenti i capisaldi del parco tematico "Romilia", pensato per il territorio del Comune di Medicina e presentato oggi nella sede di Confindustria dagli azionisti del Bologna calcio, Alfredo Cazzola, Mario Bandiera e Renzo Menarini. Un progetto che naturalmente rimette in discussione la situazione dello stadio Dall'Ara dove attualmente giocano i rossoblu'.

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Cazzola e Menarini hanno subito messo le mani avanti rivolti al sindaco di Bologna, Sergio Cofferati: "Non si tratta di un progetto, si tratta di un'ipotesi di progetto. E' una proposta del Bologna football club alle istituzioni". Nelle intenzioni degli azionisti rossoblu' che hanno affidato all'ex direttore di Atc Claudio Claroni il compito di studiare la viabilita' della zona, l'idea e' quella di iniziare i lavori nella primavera del 2008 per vedere completato il nuovo stadio in vista della stagione sportiva 2010-2011; in tempo quindi, ha precisato Cazzola, "per consentire a Bologna di proporre eventualmente la sua candidatura come una delle sedi per gli Europei di calcio del 2012".

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Del progetto, di cui fanno parte anche 62 mila metri quadrati di residenziale,saranno certamente interessati il Comune di Medicina, quello di Budrio la Provincia di Bologna (competente in base al Piano territoriale di coordinamento provinciale, il Ptcp) e la Regione Emilia-Romagna. Questi ultimi due enti dovranno esprimersi in ordine alla variazione del Piano regolatore di Medicina perche' attualmente il terreno individuato e' ad uso agricolo. Naturalmente, ha precisato Menarini (di professione fa il costruttore), "nella Conferenza dei servizi tra gli ent locali che dovra' dare il via libera definitivo al progetto siedera' anche il sindaco di Bologna".

immagine Cazzola, rispondendo ad una domanda sul confronto in atto su Palazzo D'Accursio sulla convenzione che lega i rossoblu' al Dall'Ara fino al 2028, in sostanza ha confermato la prosecuzione dell'impegno della societa' rossoblu', a una condizione: "Se saremo chiamati da subito- ha precisato il presidente rossoblu'- siamo pronti a dare un contributo importante a riprogettare il parco sportivo cittadino con installazioni commerciali". La prosecuzione dell'impegno sul Dall'Ara, ha chiarito inoltre Cazzola, "e' nell'interesse della societa' e del Quartiere Saragozza perche' finora siamo di fonte a un progetto per cosi' dire interrotto". Nel progetto di viabilita' elaborato dal Bologna per Romilia sono compresi anche, a carico della societa' rossoblu', la ricostruzione di alcune tratte ferroviarie nei dintorni del parco che ne permetterebbero il raggiungimento dalla stazione di Bologna centrale in un tempo massimo di 31 minuti.

"Romilia", nulla osta di Cofferati

Il sindaco ritiene "un'ipotesi funzionale" il progetto della cittadella presentata da Cazzola ma aggiunge: "Se questa sia una soluzione possibile o meno è competenza di altri, non nostra"

L'ADDIO AL DALL'ARA Bologna, 29 novembre 2006- "Una diversa dislocazione dello stadio, che consenta di avere la migliore gestione possibile degli eventi sportivi e di una parte ormai centrale del tessuto urbano di Bologna come il quartiere Saragozza (dove si trova lo stadio Dall'Ara ndr.), è un'ipotesi funzionale per l'amministrazione".

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Il sindaco di Bologna Sergio Cofferati commenta così l'ipotesi di progetto di una cittadella da 300 ettari nel Comune di Medicina, in provincia di Bologna, presentata oggi dal presidente del Bologna Fc Alfredo Cazzola, che includerà anche un nuovo stadio per la squadra rossoblù. "Detto ciò - aggiunge Cofferati - se questa sia una soluzione possibile o meno è competenza di altri, non nostra".

Il progetto di Cazzola è "imponente per impegno finanziario ipotizzato, spazi e somma di attività - sottolinea il sindaco - merita attenzione", ma "dovrà essere valutato attentamente dalle istituzioni direttamente coinvolte"

COPRIFUOCO E POLEMICHE

Cofferati firma l'ordinanza
Locali 'virtuosi' aperti fino alle 3

Il documento, che verrà presentato domani, sarà attivo dal 7 gennaio. Rimane valido lo stop alla vendita di alcolici, lattine e vetro da asporto dopo le 22, mentre la chiusura alle 3 di notte verrà concessa solo ai locali notturni che non creano problemi di ordine pubblico

COPRIFUOCO E POLEMICHE Bologna, 28 novembre 2006 - Dopo settimane di polemiche con le associazioni dei commercianti il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, firma oggi la sua ordinanza sugli orari dei locali notturni a Bologna. immagine

Il documento, che verrà presentato domani e sarà attivo dal 7 gennaio, riflette "l'impianto già conosciuto -spiega ilsindaco - più alcune integrazioni fatte sulle base delle osservazioni che sono arrivate dalle associazioni dei commercianti". Rimane valido, dunque, lo stop alla vendita di alcolici, lattine e vetro da asporto dopo le 22, mentre la chiusura alle 3 di notte verrà concessa solo ai locali notturni 'virtuosi', che da qui al 7 gennaio sigleranno un accordo con il Comune. immagine

Le integrazioni apportate riguardano proprio" i contenuti dell'accordo e le modalità delle sanzioni - spiega Cofferati - sono meglio definite, così come il rapporto con il regolamento di polizia municipale, per evitare sovrapposizioni". Nessuna deroga ai locali per chiudere dopo le 3 di notte nei week-end comunque, ma anche nessun rischio di chiusura anticipata per i circoli, che saranno però tenuti a interrompere la vendita di alcolici per le 3.immagine

Confesercenti insoddisfatta: "Non siamo stati ascoltati"



COPRIFUOCO E POLEMICHE Bologna, 28 novembre 2006 - "Mi dispiace e prendo atto che alcune delle nostre richieste, come le deroghe sugli orari di chiusura dei pub e locali almeno nei week-end e durante le fiere internazionali, non sono state accettate". Cosi' il presidente di Confesercenti, Sergio Ferrari, accoglie la notizia della firma dell'ordinanza sugli orari di pub e locali.

immagine "Aspetteremo il testo dell'ordinanza- spiega Ferrari- perche' una grandissima parte del merito delle nostre obiezioni riguardava il merito delle sanzioni, e cioe' proprio l'argomento su cui il sindaco ha annunciato modifiche all'ordinanza. Ci vuole chiarezza e oggettivita', il tema delle sanzioni ci fa tremare".

spiega che le sanzioni ai locali (e cioe' la perdita del diritto di poter chiudere alle 3 di notte anziche' all'una) "verranno comminate dopo che si riunira' un tavolo di concertazione" e quindi "con una procedura estremamente garantista". Un attimo dopo pero' precisa che il tavolo di concertazione "sara' in realta' la conferenza dei servizi".

cristina Santandrea L'assessore comunale al Commercio, Cristina Santandrea,

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Ferrari osserva sconsolato: "Un tavolo politico sarebbe stata una cosa, ma se la novita' e' la conferenza dei servizi non e' un granche'. Si tratta di un organo tecnico, l'abbiamo gia' sperimentata con i dehors e non ne sentiamo la mancanza". Il punto delle sanzioni, chiude il presidente di Confesercenti Bologna, "e' per noi il piu' delicato in assoluto e ci fa tremare".

ARTE IN PERICOLO

Pinacoteca morosa
Rischio di black out

Una lettera dell'Enel recapitata in via delle Belle Arti minaccia la sospensione dell'erogazione di energia elettrica per il mancato pagamento delle bollette per 300mila euro immagine



ARTE IN PERICOLO Bologna, 28 novembre 2006. - La Pinacoteca di Bologna rischia di rimanere al buio. Letteralmente. E dunque di chiudere i battenti. Una lettera dell'Enel recapitata ieri in via delle Belle Arti, dove la struttura ha sede insieme agli uffici della Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico, minaccia la sospensione dell'erogazione di energia elettrica per il mancato pagamento delle bollette.

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Annibale Carracci
(Bologna 1500 - Roma 1609)
Ritratto di suonatore Mascheroni
Olio su tela
Dresda, Gemäldegalerie Alte Meister, Staatliche Kunstsammlungen



Da questa mattina, qualsiasi momento e' buono per interrompere il servizio. La cifra da pagare si aggira intorno ai 300mila euro,immagine che corrispondono ai mancati pagamenti della seconda meta' del 2004 e di tutto il 2006.

immagine "Non siamo gli unici, quasi tutti gli uffici pubblici hanno contenziosi di questo tipo- spiega, quasi a giustificarsi, il sovrintendente (reggente) ai Beni culturali, Franco Faranda, che pero' aggiunge: "La situazione e' disperata. Non abbiamo soldi, non possiamo pagare, rimarremo aperti solo se l'Enel ci garantira' gratis il servizio". Ma come si e' arrivati a questo punto? "Non dico che prima del governo Berlusconi stavamo bene- continua Faranda- ma almeno c'era quella che io chiamo una stabilizzazione della miseria. Avevamo quei soldi e li facevamo bastare. Ma dal 2001 e' arrivato il 'profondo rosso' ".Causa una copertura della spesa corrente che e' andata implacabilmente riducendosi, passando dagli oltre 500 milioni di euro del 2001 ai 52 milioni del corrente anno. Un po' poco per una pinacoteca di ben trenta sale che custodiscono quasi 2 mila opere.

ANZIANI SOTTO LE DUE TORRI

Bologna, città dai 'capelli grigi'
Boom di longevità per gli uomini

Secondo i dati elaborati dall'ufficio Statistico del Comune, attualmente la vita media e' di 78,7 anni per gli uomini e di 83,5 anni per le donne. Un dato che si colloca al di sopra la media nazionale. Le principali cause di morte sono le malattie cardiovascolari e i tumori

ANZIANI SOTTO LE DUE TORRI Bologna, 28 novembre 2006 - I bolognesi sono diventati piu' longevi. La vita media, infatti, in 25 anni si e' alzata di 6,8 anni per i maschi e di 5,7 anni per le femmine e il divario tra i due sessi va lentamente riducendosi. Fatto sta che, secondo i dati elaborati dall'ufficio Statistico del Comune, attualmente la vita media a Bologna e' di 78,7 anni per gli uomini e di 83,5 anni per le donne.

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Le tabelle di Palazzo D'Accursio indicano poi che, nel tempo, i guadagni in termini di longevita' hanno interessato tutte le eta', ma i miglioramenti piu' rilevanti ci sono stati per gli anziani, sia maschi che femmine. Sommando tutti i dati si scopre poi che Bologna, ma anche il territorio della provincia, si collocano al disopra della media nazionale quanto a durata media della vita.

immagine Di certo, Bologna si conferma una citta' di "capelli grigi": tra il 1971 e il 2005 i residenti conpiu' di 64 anni sono aumentati di oltre il 50% (da piu' di 66.000 a oltre 100.000); e mentre laclasse d'eta' tra i 65 e i 79 anni sembra aver esaurito la sua crescita, continuano ad aumentare gli anziani con 80 anni e piu' che sono addirittura passati nello stesso trentennio da circa 11.000 a oltre 30.000. Nonostante il boom di anziani, l'andamento dei decessi, che per lo piu' riguarda questa fascia di popolazione, nel lungo periodo appare in netto calo.Questo trend, secondo l'ufficio Statistica del Comune, si spiega ovviamente col progressivo innalzamento della durata del tempo di vita e con il fatto che "i notevoli guadagni ottenuti in termini di sopravvivenza dipendono principalmente dai considerevoli progressi raggiunti incampo medico, dal generale miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e anche da una maggiore attenzione che, ormai d'abitudine, si presta al proprio stile di vita".

In dettaglio, i maggiori "guadagni" nella durata media della vita sono stati raggiunti per i maschi nel periodo compreso tra il 1994 ed il 2002, per le femmine negli anni Ottanta. Nell'ultimo triennio si nota invece un incremento di minore entita', ma il 2003 e' stato per gli anziani un anno di super-mortalita' per la caldissima estate.immagine La spiegazione del perche' le donne vivono piu' degli uomini viene invece attribuita alla minor incidenza di alcune cause di morte dovute a dannose abitudini (alcool, fumo) e ad una minore esposizione ai rischi connessi a determinate attivita' lavorative.

"E' comunque veroche nel tempo il divario tra i due sessi, per quel che riguarda la lunghezza media della vita, a Bologna si e' andato progressivamente riducendo, forse proprio in conseguenza di comportamenti sempre piu' simili tra uomini e donne", dicono gli uffici del Comune. Il rapporto dell'amministrazione indica poi che le malattie del sistema circolatorio risultano la principale causa di morte della popolazione bolognese, seguite dai tumori (che colpiscono soprattutto gli uomini). Le due cause spiegano insieme oltre i due terzi del totale dei decessi, ma "la mortalita' per entrambe queste cause appare comunque in diminuzione".

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L'incidenzadella mortalita' dovuta a malattie del sistema circolatorio aumenta visibilmente all' aumentare dell'eta', mentre i tumori mietono vittime nelle nelle eta' centrali della vita. Tra i giovani, invece, "appare ben evidente anche il peso negativo di un'altra causa di morte, quella dovuta ad eventi accidentali, tra i quali emergono in tutta la loro gravita' le conseguenze degli incidenti stradali".


BROGLI ELETTORALI

L'accusatore Deaglio indagato
per diffusione di notizie false
Pisanu: 'Si vergogni, non solo lui'

Il direttore di Diario oggi dai pm: "Accusa da anni '60, ma il dvd non verrà sequestrato". Oltre a lui indagato anche l'altro autore Beppe Cremagnani

immagine Roma, 28 novembre 2006. - Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani sono stati indagati per diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico in base all'articolo 656 del Codice Penale.

Lo ha spiegato lo stesso direttore del settimanale Il Diario al termine dell'audizione con i magistrati della Procura di Roma che hanno aperto un'inchiesta subito dopo la diffusione del dvd 'Uccidete la democrazia!" riguardo presunti brogli avvenuti nello scorse elezioni politiche. Deaglio ha detto in merito alle accuse: "E' una accusa da Anni '60. L'ho anche detto agli inquirenti, non ci pensavo assolutamente che sarebbe andata a finire così". immagine

In particolare l'atto istruttorio, secondo la ricostruzione dello stesso giornalista, non si sarebbe "sviluppato" in forza del fatto che i Pm hanno ribadito che per la proclamazione del vincitore alle elezioni è la Cassazione che decide e che questa soluzione della Suprema corte è fatta in base a elementi di fatto, cartacei.

"I Pm non si sono soffermati sul meccanismo procedurale da noi descritto nel dvd", ha spiegato Enrico Deaglio. "Ho cercato di ripetere che il mio film non si occupa della pronuncia, della sentenza, della Cassazione ma della 'notte dei misteri' - ha continuato il direttore del Diario -. Mi è stato detto però che quanto io riporto non ha senso perché è la Suprema corte che proclama il vincitore".

immagine Deaglio e Beppe Cremagnani, che è ascoltato dai Pm Salvatore Vitello e Maria Francesca Loy, nel docu-film insistono sul dato delle schede bianche, troppo omogeneo in tutta Italia e sensibilmente diminuito rispetto al passato.

"Tutto quanto io ho portato oggi, rispetto alle stranezze avvenute alle ultime elezioni politiche - ha continuato Deaglio - è stato aggiunto al verbale. Noi chiediamo di riflettere su alcuni elementi di fatto, ad esempio il 14 aprile, alcuni giorni dopo le elezioni, il ministero dell'Interno disse che le schede contestate non erano 48mila bensì 2mila. Siamo andati a controllare nelle cinque province indicate dal Viminale ed i risultati si incastrano perfettamente con la nostra ricostruzione".

Un ulteriore elemento interrogativo - secondo Deaglio e Cremagnani - è quello che emergerebbe dai Comuni e dalle Province della Puglia. "I dati reali indicano una cosa, sul sito del Viminale però quegli stessi sono stati raddoppiati o dimezzati".

Il suo film verrà sequestrato?, chiedono i cronisti. "No, non verrà sequestrato", risponde Deaglio. Adesso il direttore del Diario dovrà concordare con gli inquirenti l'interrogatorio non più nella veste di persona informata sui fatti ma di indagato.

"Il dato delle 48mila schede contestate, di Camera e Senato, va aggiunto a quello rilevato in 5 Province successivamente individuate dal Viminale. Se si fa questa operazione si ottengono gli stessi risultati del 2001". Ha ulteriormente spiegato così Deaglio rispetto ad alcuni elementi che verranno posti in rilievo nel prossimo numero della rivista da lui diretta.
"Ci sono molte cose che non quadrano - ha continuato - noi chiediamo che vengano verificate. Se questo è stato fatto per 5 Province forse potrebbe essere avvenuto anche per altre".

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