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« Il casalingato e ....Gio...Messaggio #64 »

Faremo tutti BEEhh  o Bau Bau!?

Post n°63 pubblicato il 07 Febbraio 2007 da GIOGIU06

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Pecore, alberi, vino, elefanti , passaporti, studenti americani, magliette, scarpe, fidanzati gelosi , cani e quant’altro che sono ‘chippati’.

Se ne parla poco in giro, ma, per chi non lo sapesse, esiste, e presto si diffonderà anche da noi, a macchia d’olio!?, ahinoi!!!, la mania del chip o RFID (Radio Frequency Identification),

Microprocessore con trasponder che misura 1,2 x 12 mm!

Con un’iniezione indolore, quest’ultima tecnologia che ‘aiuta a darci una ‘maggiore identità’, entra nel circuito anche degli umani.

Nei prati del Lazio, dove pascolano ancora le greggi, presto entrerà in gioco questo aggeggio, così tutte le pecore entreranno a far parte dell’anagrafe ovina. immagine

In India gli elefanti doc ce l’hanno all’orecchio per distinguerli dai loro simili clandestini.

In Italia i cipressi di Bolgheri,  per ragioni di salute, verranno tutti monitorati.

Etichette di vini famosi, che temono giustamente di essere contraffatti, recheranno il ‘chip marchio di fabbrica’.

Il presidente della Very Chip della Florida, in un’intervista tv, ha proposto di monitorare col chip immigrati e lavoratori stagionali e in California il chip è stato messo al collo, come un medaglione, agli alunni della Brittan Elementary School, creando disappunto e proteste fra i genitori.

In America è già una moda: nel tricipite del braccio e sul dorso della mano, la pelle degli amanti del chip accoglie questo microprocessore per aprire la sbarra del parcheggio, controllare il cane, aprire il cancello, pagare le consumazioni evitando le code e tante altre funzioni, come controllarsi tra fidanzati. immagine

Apprezzabili e importantissime sono certamente le funzioni che il chip ha in campo medico, per tenere sotto controllo  persone con gravi patologie che possono essere assistite in breve tempo grazie alle informazioni che il RFid può trasmettere in tempo reale.

 

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Mi viene comunque da chiedermi: ‘chissà che qualcuno di noi non ne abbia già uno, nascosto sottopelle, a sua insaputa. immagine

 

Sintesi dell’articolo “Il microchip sottopelle che cambia la vita’ di Rossella Guadagnino sul Corriere della Sera – 27 dicembre 2006

 
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