Creato da D_E_S_A_D_E il 17/09/2007

Sado Caustico

Ne ferisce piu la penna che la spada.

 

 

« Se vi va di rischiare la vita...

E' giustizia?

Post n°47 pubblicato il 12 Marzo 2008 da D_E_S_A_D_E
 

Uff... ci sono le elezioni alle porte, dovrei e vorrei parlare dei programmi dei due maggiori partiti, metterli a confronto, me li sono stampati apposta, me li sono studiati per notti intere, li ho persino annotati, nel mio stile, a matita, perchè la matita è il computer dello scorso millennio, ti permette di riflettere e correggere tutte le volte che vuoi, ma non ce la faccio, lo farò, ma ora non ce la faccio. In questo momento, e da diversi giorni ormai, sto riflettendo su come la vita possa essere beffarda e ingrata, sto pensando a come in un batter d'occhi tutto si possa rivolgere contro di noi, mi accorgo che basta un niente per trasformare il nostro quieto vivere quotidiano in un incubo senza fine, e tutto ciò mi spaventa. Ricordo nitidamente come da ragazzino fossi un terremoto, ricordo di essere stato riaccompagnato più volte a casa da qualcuno che aveva da riferire ai miei genitori qualche mia bravata. Ricordo che più volte sono scappato per sottrarmi a qualche giusta e meritata punizione, e ora mi rendo conto di essere stato fortunato, mi rendo conto che avrei potuto mettere nei guai i miei genitori, che pure mi hanno dato una educazione perfetta e amorevole. Se, ad esempio, la mia abitudine di andar a mettere sassi sui binari della ferrovia, per vedere il polverone bianco che si alzava al passaggio del treno, si fosse risolta in un incidente per me, i miei genitori avrebbero passato dei guai, magari sarebbero stati accusati di "abbandono", come il padre di Ciccio e Tore. Ma i miei erano tempi diversi, non c'era la pressione mediatica di oggi, non c'era la curiosità morbosa, e sopratutto c'era poca televisione. I miei genitori avrebbero potuto piangere tutte le loro lacrime quasi in santa pace e nessuno li avrebbe disturbati. Oggi, no, oggi si fa un gran parlare di privacy, di tutela della sfera privata, ma sempre più spesso leggiamo sui giornali, ed ascoltiamo alla radio e alla TV i racconti di cose che andrebbero taciute, per rispetto, per moderazione, per pudore. Invece i toni sono sempre più alti ed accesi. I poveri Ciccio e Tore sono morti, per le ferite riportate uno, e di stenti l'altro, ma una cosa è dirla così come l'ho descritta io, un'altra cosa è invece dire e ripetere, ovunque, a qualunque ora e con qualsiasi mezzo, che "Ciccio è morto dissanguato e Tore è morto di fame e di freddo dopo aver tentato inutilmente e fino allo sfinimento di risalire il muro". In definitiva il virgolettato corrisponde alla verità, i fatti si sono svolti così, ma si sta parlando di due bimbi, appartenenti ad una famiglia ed inseriti in una comunità, i giornalisti si chiederanno quale sia l'effetto di affermazioni così brutali, ancorche rispondenti alla verità, su chi ha amato Ciccio e Tore? Perchè amplificare così il dolore di chi gli ha voluto bene? Perchè non mitigare le parole, perchè non descrivere con meno crudezza e meno realismo? E' così indispensabile rinnovare in ogni momento l'orrore? La risposta è semplice: le frasi ad effetto aumentano le vendite, esattamente come il mostro sbattuto in prima pagina. Ed eccolo il mostro, il padre, in galera, come tutti i mostri ma... per quale perverso sistema giudiziario, si imprigiona un genitore accusandolo di omicidio prima ancora che i corpi dei bimbi siano stati ritrovati? Solo sul sospetto che li abbia uccisi? Signori... se non si trova il corpo non c'è omicidio, se non si trova l'arma nemmeno, questo ho imparato nei miei anni all'università, quando l'università era seria, quando i corsi erano di cinque anni, e ti facevi un mazzo così perchè dovevi dare almeno 30 esami. Per condannare una persona per omicidio devono esserci: un morto e un'arma, senza i quali nemmeno si può ventilare l'ipotesi di un omicidio, e per effettuare degli arresti devono esserci delle prove concrete o un testimone con riscontri concreti alle sue testimonianze. In assenza di tutto ciò non si può procedere, non solo ad una condanna, ma nemmeno ad un arresto. Ho sempre saputo, e mi è stato insegnato, che ogni condanna deve essere pronunciata "oltre ogni ragionevole dubbio", perchè è meglio che ci siano mille assassini in circolazione piuttosto che un solo innocente in galera. Nel frattempo però deve essere cambiato qualcosa, devo essermi perso qualcosa, perchè a Gravina è stato imprigionato un uomo e tenuto in galera per mesi, accusandolo di un omicidio che non era mai avvenuto, sulla base della testimonianza di un minore CHE IN TRIBUNALE NON POTRA' TESTIMONIARE. E' la stessa Procura a riconoscere che i corpi dei due ragazzini non mostrano segni di violenze o percosse, è lo stesso Pubblico Ministero ad ammettere che non è stato omicidio. Allora mi chiedo, da cosa è motivato l'accanimento? Il padre di Gravina è agli arresti domiciliari per "abbandono", quando è lo stesso testimone "minore" a dire che i bambini erano in macchina con lui alle 21.00, e il padre è andato in caserma alle 23.00 per chiedere aiuto per la scomparsa. Due ore... cazzo... in estate io uscivo di casa subito dopo cena, alle 20.30, e ritornavo alle 23.30, i miei genitori erano dei delinquenti incalliti allora, mi abbandonavano ogni sera! E' assurdo, è incredibile, è osceno. L'accusa poi che sostiene che si tratti di omicidio involontario perchè la morte sarebbe stata causata dalla fuga dei bambini per sottrarsi ad una punizione mi fa impazzire. MA QUANDO MAI SI E' VISTO UN BAMBINO ACCETTARE UNA PUNIZIONE SENZA DISCUTERE? E' naturale, è ovvio, è normale che qualsiasi bambino che non sia un cerebroleso non accetti mai di buon grado qualsiasi punizione. Alcuni strillano e strepitano, altri scappano sperando che nel frattempo il temporale passi. Ma da qui ad accusare di omicidio involontario un uomo ce ne passa! Il dovere educativo passa anche per delle giuste punizioni che il più delle volte fanno più male a chi le impartisce che a chi li riceve. I corpi di Ciccio e Tore non avevano segni di nessuna percossa nè vecchia nè nuova, quindi il padre non era certamente un mostro manesco e violento. Perchè? Perchè? Mi chiedo, Perchè??? Perchè qualcuno non interviene? Perchè non esiste o non si crea un principio supremo di "giustizia giusta" che impedisca simili scempi e le comparsate di Pubblici Ministeri che cercano solo la fama e la notorietà sulla pelle di qualcuno che, anche se colpevole, è comunque innocente fino a prova contraria? Perchè il padre di Ciccio e Tore è stato in galera sulla base di congetture? Perchè invece un mafioso giudicato colpevole esce di galera per decorrenza dei termini, a causa di un giudice che dopo OTTO ANNI dalla sentenza non ha ancora depositato le motivazioni della sentenza stessa? Allora io chiedo l'istituzione di un gruppo di Super Ispettori, con poteri totali ed assoluti, che intervengano ad esclusiva discrezione del Ministro della Giustizia, e che abbiano il potere di sostituirsi a qualsiasi potere giudiziario, sia esso la pubblica accusa o il giudice, e riporti le cose all'interno di quel supremo principio di "giustizia giusta" fondato su poche semplici norme, che impediscano di sbattere in galera uomini per semplici congetture, che impediscano, a fronte di sentenze o di prove certe, di far uscire i colpevoli per errori della magistratura, e che impediscano ai giornali di pubblicare anche una sola parola degli atti preliminari dell'istruttoria per il processo. E non lo voglio perchè mi piace atteggiarmi a moderno Robin Hood, anzi, lo voglio perchè sono un terribile egoista, lo voglio perchè non voglio andarci di mezzo, lo voglio perchè voglio dormire tranquillo, perchè un giorno potrebbe capitare a me, o a voi, a ognuno di noi, ti trovarci in un terribile incubo da dove, con questa giustizia che abbiamo, non usciremmo mai.

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Commenti al Post:
blueangel_it
blueangel_it il 12/03/08 alle 15:39 via WEB
Ho letto tutta la tua riflessione ed analisi puntuale degli eventi.Ancora una volta sono d'accordo con te, non so cosa stia capitando a questa umanità, ma il fatto di aver passato la quarantina e aver vissuto un'infanzia in cui grazie al cielo la televisione era solo un mezzo per informarsi col tg o per riunire la famiglia il sabato sera con qualche trasmissione di intrattenimento, forse mi ha impedito di crescere completamente rincoglionita da tutto quello che ci viene propinato in tv.Quando sento qualcuno che dice " l'hanno detto in televisione" come se gli fosse apparsa la Madonna per raccontagli chissà quale verità, rispondo sempre..sì.. ma è la televisione..non è l'oracolo. I media sono un mezzo potente, se ne fa un abuso, le indagini diventano spettacolo in pasto alla gente che morbosamente se ne ciba. Ma esiste una soluzione applicabile? Oltre che avere un po' di sano senso critico quando ti avvicini al prodotto dei media..?
 
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 12/03/08 alle 16:26 via WEB
Di "sano senso critico" ci sarebbe un bisogno smodato, ma apparentemente ci troviamo in un circolo vizioso. Come giustamente hai sottolineato, c'è gente che sa le cose perchè è la TV che gliele dice, ed è appunto questo il problema. Come si fa a pretendere senso critico da chi trova più comodo e più facile assorbire le informazioni come una spugna senza avere il problema di rielaborarle? Ricordiamoci che viviamo in un sistema dove un TG4 può impunemente trasmettere ogni tipo di corbellerie... e la frase che ho citato è stata ripetuta una decina di volte dal Direttore in una sola serata. Un telegiornale che trova più conveniente pagare 500.000 euro di multa ad ogni tornata elettorale (scommetiamo che succederà anche quest'anno?) pur di seguire la linea del suo "editore".
 
barb6
barb6 il 12/03/08 alle 17:49 via WEB
Già. Siamo ancora e sempre l'Italia del caso Enzo Tortora... (tanto per citarne uno). L'idea di un gruppo di ispettori veramente super partes collegati direttamente al ministro della giustizia è buona, postulando, naturalmente, l'onestà dello stesso ministro della giustizia; non per essere pessimista, questo mai, ma il pensiero che abbiamo avuto Clemente Mastella come ministro della giustizia... (non che sia proprio pertinente all'argomento, ma mi viene anche in mente il ricordo della fine di grandi uomini di giustizia come Falcone e Borsellino..., anche loro membri di un "gruppo" speciale). Ma, nonostante tutto, penso che dobbiamo credere, anche se lottando a volte contro l'evidenza, che gli strumenti perché giustizia sia fatta ci sono. Ma tutto ciò non
 
barb6
barb6 il 12/03/08 alle 18:14 via WEB
Ops, sorry, mi sono sfuggite delle parole dalle dita... (il mio commento era chiuso al punto dell'ultimo periodo, naturalmente). Un saluto.
 
marjka_1969
marjka_1969 il 12/03/08 alle 21:51 via WEB
Son d'accordo su tutto,una cosa mi urta essendo una madre e mandando in giro i figli sempre con una fottuta paura,Max se mi sparisse un figlio starei chiusa in una botola a sospirare,a morir di fame,mi sentirei io per prima responsabile,non mi è piaciuto l'uso che pure loro,i genitori,hanno fatto dei mezzi d'informazione,e sulla vicenda mi son tenuta informata.
 
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 13/03/08 alle 13:34 via WEB
Le tue osservazioni sono giuste e pertinenti, ma non sono così sicuro che siano stati i genitori ad usare i mezzi di informazione, casomai sono arcisicuro che siano stati i mezzi di informazione ad usare i genitori. Stiamo parlando di una famiglia divisa nel modo peggiore da un divorzio che ha lasciato strascichi di rancore ed astio. I media hanno fatto leva su questa situazione e pur di trasmettere, pur di scrivere, pur di vendere un fatto di cronaca, hanno permesso agli ex coniugi di vomitarsi addosso ogni nefandezza. Il metro è stato lo stesso, nessuna censura, nessun pudore, più alto è il clamore più alta è la audience. La cosa mi infastidisce ma non mi turba, già in occasione dell'Affaire Sircana, ho dovutoi ascoltare un Maurizio Belpietro farsi bello e dire "se ho una notizia io la pubblico". L'ho dovuto ascoltare anche accusare di servilismo quegli organi di informazione che, pur avendo la notizia non l'avevano pubblicata, senza però dire che si trattava di una faccenda assolutamente privata. Con questo credo di aver detto tutto. I coniugi di Gravina sono stati usati, è il caso di dirlo, nel peggiore dei modi.
 
Il.Battista
Il.Battista il 13/03/08 alle 10:08 via WEB
Non c'è nulla da aggiungere a ciò che hai scritto... è tutto così vero e così assurdo che non si può fare altro che chiedersi come siano possibili certe cose. Mi capita di accendere la tv mentre cucino o ceno e solitamente è l'ora del tg... e spesso mi ritrovo a spegnere indignato per la mancanza di rispetto nei confronti di chi ha sofferto e di chi soffre. Ecco una delle piaghe più grandi del nostro tempo: la mancanza di rispetto, sia essa per il dolore o per la gioia. E' sempre piacevolissimo leggerti. Un saluto Gio
 
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 13/03/08 alle 13:19 via WEB
Ed è sempre piacevolissimo ritrovarti.
Un caro saluto anche a te.
Max
 
 
barb6
barb6 il 13/03/08 alle 14:10 via WEB
La mancanza di rispetto "una delle piaghe più grandi del nostro tempo": hai ragione, purtroppo. Perfettamente ragione.
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 13/03/08 alle 14:30 via WEB
Come vedi, siamo in parecchi a pensarla allo stesso modo. La cosa mi fa ben sperare.
Un fiore.
Max
 
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