Se un giorno io morissi,
figlia mia, ti prego
piangi pure ma fa’ che sia breve.
Non dare a questa vita
(inganno di un eterno
che non dura)
l’euforia oscena di chi nel palmo
nasconde il poker d’assi
che ci umilia,
non darle da godere
la tua estorta pena
e se proprio non riesce
tu fa’ che sia breve.
Trattala come faccio io
scrivendo l’impostura
sopra tutti i muri,
coi denti del mercante
che assaggia le monete
e non chiama oro
lo sfavillio del rame.
Accordi d’amore canta
quando incontrerai l’amore
e fai volare alianti
quando ti sentirai vento,
ma non cerchiare troppi zeri
a destra della vita
che è solamente l’uno,
il numero di ciascuno.
Intanto ora vivo
e continuo la mia guerra
che finirà perduta,
ma ti prego in quell’istante
ascolta nel silenzio
le antiche cornamuse d’altopiano,
che degli uomini raccontano
la gloria ed il coraggio,
il grido di battaglia.
E poi dammi pure un bacio.
Ma fa’ che sia breve.
Francesco_Palmieri
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 03/07/2013 alle 23:02
Inviato da: woodenship
il 28/06/2013 alle 20:33
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il 25/05/2013 alle 09:35
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il 12/02/2013 alle 10:38
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il 09/08/2012 alle 11:34