Creato da LeNostreAli il 28/02/2007

Spacchiamo il mondo

se s'ha voglia

 

 

« Anche quando sembra impo...Ricordo.. »

Impulso..

Post n°174 pubblicato il 29 Aprile 2009 da LeNostreAli

Scendo di corsa per le scale, solo pochi minuti fa ho chiamato un taxi, miracolosamente, è già arrivato. Mi aspetta a pochi passi dal portone, percorro quel breve tratto a passo svelto, apro la portiera posteriore, mi siedo, sento alcune gocce di sudore che scorrono sulla schiena. No, non è possibile, non posso esser sudato, neppure venti metri, sono agitato, è sicuramente per quello.
Dico all'autista indirizzo e civico, giusto il tempo di alzare lo sguardo verso le finestre di casa mia, che l'auto, con un movimento lento e dolce inizia il la sua corsa.
Sophie abita ad una mezz'ora d'auto da me, una quarantina di chilometri direi, devo rilassarmi, devo cercar di star tranquillo. Mi lascio scivolare sul comodo sedile in pelle, guardo fuori dal finestrino, il paesaggio lo conosco bene e allora alzo lo sguardo al cielo. Respiro profondo.
La giornata è di quelle che, io, solitamente definisco “primavestive” una bella luce, cielo limpido, aria fresca che solletica il viso e i polmoni, il sole che scalda la pelle. Le adoro.
Per la strada poco traffico. Bene. Bisogno di silenzio e di tranquillità.
Dalla tasca sinistra del giacchetto sfilo il telefono, le due e ventidue, non porto più da un pezzo l'orologio al polso, stringe, appesantisce, soffoca, proprio come l'incessante passare del tempo. Quasi dieci minuti che son partito, guardo il tassametro, dodici euro, decido che non mi interessa. Voglio solo arrivare.
Chiudo per un po' gli occhi. Improvvisamente mi ritrovo a pensare a quando da piccolo, seduto dietro a mio padre mentre andavamo in motorino per le strade della città, facevo un gioco che mi piaceva. Ad occhi chiusi, stringendo le braccia ancora un po' più forte intorno a lui, provavo ad indovinare in quale posto ci trovavamo cercandolo di capire solo dal percorso che stavamo facendo e quindi da come si muoveva il mio corpo. Tra me e me dicevo...adesso una curva a sinistra...il semaforo..un pezzo dritto...se adesso apro gli occhi vedo il mio negozio di giocattoli preferito. E delle volte ero bravo...e delle volte un po' meno, però la sensazione che provavo era sempre le stessa, vento sulla faccia, assoluto abbandono e fiducia nei confronti di chi mi guidava, cuore accelerato per ogni movimento inatteso e attenzione ad ogni minimo particolare per cercare di carpire anche dal più piccolo sobbalzo in quale punto preciso mi trovassi.
Sarà stato stupido, però mi piaceva, mi faceva sentire...libero.
Mentre ancora sono perso nei miei ricordi, sento l'auto che rallenta, apro gli occhi e per un attimo rimango quasi abbagliato dalla troppa luce. Riconosco la zona, sono arrivato. L'auto si ferma, pago e congedo, ringraziando, l'autista. Mi sento più tranquillo, anche se appena mi rendo conto di questo , il cuore sussulta, mi impongo l'ennesimo, profondo, respiro.
Lascio la strada principale, giro a destra e percorro un breve tratto che costeggia un campo semicoltivato, pochi passi e giro a sinistra. Sono davanti al suo portone.

Suono. Aspetto. Sento rumori di passi. Sophie, apre senza chieder niente. Mi vede.

Un attimo di smarrimento, certo non si aspettava di vedermi li a quell'ora.

“Ciao, ma tu...”

Neppure le faccio finire la frase, le prendo il viso tra le mani e la bacio sulle labbra.

Son venuto per questo, adesso vado via le dico guardandola negli occhi.


Torno sui miei passi, non mi volto ma so che è ancora li, in piedi con la porta aperta, probabilmente stordita, probabilmente stupita.
Al tassita non avevo detto di aspettarmi, sapevo già che avrei avuto voglia di camminare, il pomeriggio è lungo, nessuno mi aspetta e la giornata è ideale. Lascio che passi e pensieri si fondano nel ritorno. Nell'aria un forte profumo di fiori che respiro a pieni polmoni.
Immagino lei ancora su quella porta. La immagino con la porta chiusa, appoggiata di schiena su di essa che guarda in un punto non definito che si ripete mentalmente...Sono tua.

Abbandono il pensiero. Continuo a camminare. Mi volto, un negozio di giocattoli sta aprendo, sorrido..

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

L'ANIMA.MIA

 

Silenziosa..attenta..docile..mi piace godere degli altri e godermi, delle volte ruffiana (per gioco spesso)..se posso scansarmi, lo faccio...si, molto felino, direi..ma proprio come loro, quando attacco..pericoloso, forte, aggressivo, sicuro che attacco il punto più debole...

 

ULTIME VISITE AL BLOG

pikorraLeNostreAliemozionivere.mbaobab73falco.gabudolcis86laura_parisiobrusonirobertomengamaxbellatrixlex1pierangelazambranoMONFRYametista83ardues_dojo
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963