Creato da stalin il 05/11/2005 |
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Scola e Ravasi si allontanano da Milano. Inside
Post n°9 pubblicato il 10 Marzo 2011 da stalin
di Fabio Massa Altro che corsa a due. La questione della successione di Dionigi Tettamanzi alla guida della diocesi più grande d'Italia è apertissima. E per questa "corsa" non ci sono in lizza solo Gianfranco Ravasi e Angelo Scola. Secondo quanto ha potuto apprendere Affaritaliani.it da fonti d'Oltretevere, ci sono ostacoli difficili da superare, sia per Ravasi che per Scola. Gianfranco Ravasi, classe 1942, lombardo doc (è nato a Merate), dal 2007 è presidente Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Un cumulo di cariche importanti, che testimoniano una carriera davvero rapida. E sarebbe proprio questo il problema. Benedetto XVI ha infatti enunciato il principio, tra i suoi più intimi collaboratori, che nella Chiesa non ci siano "carriere di corsa". Niente più promozioni veloci, dunque. E, quindi, strada difficile, quella verso Milano, per Ravasi.
Nelle "primarie" per il Duomo di Milano c'è anche un'altra regola di Papa Ratzinger che va tenuta in considerazione. Benedetto XVI ha infatti stabilito che non ci sia un nuovo cardinale dove c'è ancora in attività un cardinale elettore, come nel caso di Tettamanzi. L'attuale arcivescovo di Milano ha 77 anni e per altri tre avrebbe il diritto di partecipare al conclave. Ovviamente, quindi, una eventuale nomina di Scola o Ravasi sarebbe in contrasto con la volontà di Ratzinger. C'è già chi vocifera di altri arcivescovi tra i "papabili" del Papa...
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