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Pratiglio Ultimo Atto (per ora): La prima Campana 'din'

Post n°48 pubblicato il 09 Luglio 2007 da a.benassi




 Alla deriva, alla deriva verso nord, nord ovest, profondità 900 metri... una catastrofe psicocosmica sbatte contro le mura del tempo. Se domani non mi sveglio nella tenda al campo di Madre de Dios, allora vuol dire che siamo usciti e siamo vivi. Entrati a mezzogiorno di giovedì abbiamo rapidamente raggiunto lo spogliatoio di -250, già rinominato il limbo, li abbiamo fatto la conoscenza con il terzo sacco, ben ripieno di cordame, attacchi e una quantità esagerata di spit. Il sacco è stato ben accolto dagli altri due appena entrati: un tipo rosso di nome el gordo, e un coso giallo di nome siluro. E' stato subito chiaro che l'epica lotta umani contro sacchi si metteva mala per i primi; un paio di centinaia di metri più sotto è stato cappotto totale: con l'imboscata del simpatico sacco tenda la partita s'è conclusa quattro a due per i sacchi. Per penitenza abbiam fatto tutta via dell'acqua marcia, per l'occasione
rinominata via delle corde marce, in ginocchioni sui ceci. Poi dalle parti di Action Mutante abbiamo scoperto che non solo i sacchi ci vogliono male e che le cascate hanno una consapevolezza propria. Noi si pensava d'aver fatto almeno qualche armo fuori dall'acqua, ma se questa si sposta e riempie tutto il pozzo allora non vale. Per punizione nuova via crucis e ad ogni cabina idromassaggio un bagnoschiuma diverso. Dopo appena una dozzina d'ore abbiamo raggiunto la sala di -700 destinata al campo, l'unico posto in tutta la grotta dove c'è del terreno orizzontale che non sia invaso da un lago o dove non cada una cascata, un bel posto, grande più o meno come una smart; confinante d'avanti con una cascata, di dietro con una cascata a sinistra con un lago e a destra con una parete. Il campo Isla Madre de Dios. Sicuri di poter sopravvivere e ristabilito un rapporto paritario con i sacchi ci siamo quindi avviati sul fronte di -770 per iniziare il blues del martellatore folle. A sacco vuoto
diciamo che è stato un pareggio: noi siamo scesi e risaliti vivi, ma non la considerei una vittoria sulla grotta, quanto un accidente quantistico, una semplice casualità. Il posto, che ha preso il nome di Catastrofe Psicocosmica, c'ha catapultato a circa -900: dire che casca acqua non rende bene l'idea, forse è più esatto dire che ci sono dei laghi volanti che si spostano lungo i pozzi intersecando le corde. Alla base dell'ultimo salto, difronte ad una bella galleria allagata abbiamo sinceramente sperato nel sifone. Purtroppo cominciamo a credere che la grotta non abbia intenzione di farci arrivare vivi in fondo e quindi anche questa volta niente sifone. Dopo la solita allegra nuotata la galleria riprende a scendere ed ecco a voi un bel pozzo nuovo
nuovo. Ma se non è riuscita ad affogarci lungo i pozzi, adesso la grotta prova una nuova strategia, e quindi sotto il salto da 10-15, questa volta tranquillo, un lago, ma non uno dei soliti laghi da due bracciate stile libero, questa volta si tratta di un lago esagerato, un posto da motore fuoribordo. Abbiamo di nuovo sperato nel sifone... poi guardando meglio, sulla limpida superfice si specchia un grande arco di galleria, ghignante e allagato. Contenti di vedere il fondo del sacco, abbiamo suonato una
onorevole ritirata per fine corde. A venti ore dall'ingresso siamo finalmente riusciti a sdraiarci orizzontali senza dover nuotare. Sette ore al campo passando in rassegna tutti gli incubi in cui fosse coinvolta l'acqua, e quindi l'infinita risalita. Tredici ore per scoprire che oltre all'interno esiste anche un fuori e che sabato mattina il sole splende e scalda. In sintesi ora abbiamo il rilievo strumentale fino al campo base di -700, a occhio e croce il fronte è sui -900, questa volta la via crucis è durata 43 ore ed è stata seriamente dura. Ora esiste un campo, almeno per i prossimi due tre mesi, e questa è cosa buona, ma in compenso per rendere meno disumani un numero imprecisato di pozzi serve un trapano, ovviamente un trapano idrofilo e leggero. Servono altre corde e cosa certa servono altri folli disposti al martirio. L'idea è
d'aspettare settembre sperando che l'acqua diminuisca, è sicuro che questa è stata l'ultima esplorazione di coppia, abbiamo fatto voto solenne: se non scappano fuori altri fessi l'esplorazione termina qui. Speriamo in bene.

 
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