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La letteratura è la confessione che la vita da sola non basta. F.Pessoa

Creato da Michaelibri il 11/03/2012
 

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Carver - Non letteratura ma vita

Post n°12 pubblicato il 19 Marzo 2012 da Michaelibri
 
Tag: carver
Foto di Michaelibri

A pensarci adesso Raymond Carver sembra essere morto da cent'anni, invece era a questo mondo fino all'88. E' che uno scrittore della sua caratura che ricorda un po' gli scrittori beat ma senza le pretese di dover cambiare il mondo è difficile trovarlo nella cosidetta era moderna. Insegnava perchè secondo lui, la strada migliore per valorizzare la letteratura era quella di creare lettori, di stanarli e istruirli, abituarli alla buona parola letteraria. Dopo una vita passata a combattere con depressioni, povertà e alcolismo, nel 1974  avranno inizio i primi gravi problemi di salute dovuti all'alcol che lo costringeranno a chiedere, sia pure si trovasse in situazione di bancarotta, le dimissioni dall'Università di California. Tornato senza lavoro a Cupertino trascorrerà i due anni seguenti scrivendo nei pochi momenti di lucidità. In preda all'ubriachezza diventerà spesso violento nei confronti della moglie e l'equilibrio della coppia, già in bilico, ne risentirà fortemente. Muore, inevitabilmente, in seguito a danni fisici irreparabili e a un'emmorraggia al polmone che gli sarà letale nonostante le cure e l'operazione. Come per tutti i grandi scrittori, i riconoscimenti migliori li avrà postumi.

Carver scriveva così, i suoi protagonisti parlavano di lui:

Era la metà di Agosto e Myers era sospeso a metà tra una vita e l'altra. L'unica differenza rispetto alle altre volte era che questa volta non beveva. Aveva passato ventotto giorni in un centro di dinsintossicazione. Ma proprio in questo periodo a sua moglie era saltato il ticchio di mettersi insieme a un altro ubriacone, un loro amico. Il tizio era da poco riuscito a procurarsi dei soldi e andava dicendo che voleva investirli in un bar ristorante nella parte orientale dello stato. Myers aveva telefonato alla moglie, ma lei gli aveva attaccato il telefono in faccia. Non gli voleva neanche parlare, figuriamoci lasciarlo avvicinare a casa. Aveva messo di mezzo un avvocato e aveva ottenuto dal tribunale una diffida nei confonti del marito. Quando gli aprì la porta, Sol indossava un paio di Jeans e una maglietta rossa.

Parlava di se stesso e della sua vita Carver, non lo nascondeva e forse è questo che fa grande gli scrittori, non la letteratura che fanno, ma la vita che vivono.

Vi farà crescere.

Mike La Volpe

 

 
 
 
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