Creato da liberemanuele il 26/01/2009

Catallaxy

ordine spontaneo vs ingegneria sociale

 

 

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Riflessioni del dopo voto.

Post n°37 pubblicato il 12 Giugno 2009 da liberemanuele
 

libero di fare ciò che vogliono
di accettare qualsiasi decisione
 se la maggioranza vuole siamo vivi,
bel concetto di partecipazione 
ecco il mondo democratico, il suo funzionamento
è molto semplice: c'è qualcuno che ha il diritto di decidere 
e qualcuno che ha il diritto di obbedire
solo il diritto di obbedire senza dire una parola
democrazia ti hanno mai chiesto cosa ne pensi?

*Skruigners "Una mente democratica"

In Europa il disincanto la fa da padrone, non c'è bisogno di scienziati politici per dire che le istituzioni europee si sono spinte troppo in là e la loro burocrazia attanaglia la vita degli stati europei.

Questa astensione però credo non sia una vera e propria presa di coscienza: la gente ancora crede nelle istituzioni del potere, crede che l'economia (la somma dell'azione umana volontaria) vada controllata e che anzi questa sia origine dei "mali" che hanno dato vita alla crisi. Tutti continuano a desiderare di godere dei frutti del saccheggio a mano armata dello stato,  per una sicurezza e una ricchezza garantita. Niente di nuovo, se non il fatto che dover dividere il bottino del saccheggio con le istituzioni europee per aiutare chissà quale fallimentare piano economico sociale, a favore di chissà quale stato e mantenerne inoltre l'apparato proprio non va giù.   

... non ti hanno ancora dato niente
ogni istituzione
 vive sulle spalle della gente
cammina sulle teste di chi non dice niente
 
è il loro spettacolo e tu lo segui ancora...

*Skruigners "Inutile Spettacolo"

 

Per le amministrative il discorso è diverso. Qua in molti casi si è cambiata bandiera, il Partito Democratico soffre della mancata novità e del logorio del potere, perde così comuni amministrati anche per più di vent'anni (come il mio).  Dall'altra parte, una banda di facinorosi  destroidi senza esperienza, vive la rivalsa tanto aspettata e pondera le prime mosse per far vedere chi comanda.

Ma la fiducia nell'azione politica rimane: Obama piace a noi europei (forse un po' meno agli americani), le sue formule di stimolo ci appassionano e coinvolgono (soprattutto quando per fare "un affare" con l'aiuto dello Stato, mettiamo in gioco il futuro pensionistico e i risparmi di un bel po' di americani).
Berlusconi nonostante passi per "attardato libertino" in cerca di giovincelle da esibire nelle sue ville ai superfotografi, gode di un certo consenso per la sua paternale presenza al potere che ci fa sentire tutti più coccolati. E nonostante la novità storica in Italia sia che Gheddafi viene a perdonarci (a pagamento, si capisce), i telegiornali dicono che l'economia è ripartita: "W il Re!".

Per chi non è abituato a bersi tutto quello che lo Stato e i suoi mezzi d'informazione ci propinano, c'è una novità interessante: dato che saranno i comportamenti individuali razionali che ci tireranno fuori dalla crisi economica, l'imprenditore Giorgio Fidenato ha preso la sua decisione. Coraggiosa, ma soprattutto rivoluzionaria. Se ne sono occupati vari blog, addirittura qualche quotidiano ("Libero" e "il Riformista"), ed è caldamente sostenuto dal Movimento Libertario di Leonardo Facco. In pratica Fidenato si rifiuta di essere schiavo dello Stato e fare il sostituto d'imposta gratuitamente ai suoi dipendenti. Così ora ai lavoratori paga il lordo (cifra che sfiora il doppio di quanto prendessero prima) come a qualsiasi altro fornitore di merci e servizi. Questo gli evita - data la crisi - di dover licenziare, risparmiando sul commercialista, ma soprattutto fa godere (che vuol dire "decidere") del frutto intero del loro lavoro, i suoi collaboratori

Si lavora meglio quando si sa che a fine mese la paga sarà tutta e che si avrà la possibilità di decidere autonomamente delle proprie risorse, senza lasciare che se ne occupi qualcun' altro.

 

Consiglio di seguire quanto accadrà di questa vicenda (l'imprenditore si è autodenunciato all'Agenzia delle Entrate e al Ministero e passerà tempi duri) , essa offre una delle soluzioni cruciali per uscire dalla crisi ed uscirne più liberi.

* Skruigners sono un gruppo punk che mi ha fatto scoprire un mio amico (grazie Nik!): la musica non è il massimo, ma che testi!

 

 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
m il 12/06/09 alle 16:34 via WEB
certo che l'accostamento anarcocapitalismo / skruigners è abbastanza buffo :) fra l'altro, il chitarrista attuale è un mio buon amico
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 12/06/09 alle 22:56 via WEB
Hai ragione, ma parlando con un amico punkettone, mi ha fatto leggere i testi e ... non ho resistito, ci stava troppo! Originale no? ;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ran Tasipi il 13/06/09 alle 22:13 via WEB
Fidenato è un agorista coi contro fiocchi! Per il resto, come ho scritto sul Gongoro, anch'io do una lettura non troppo ottimista delle astensioni. Specie quando mi dicono che nel profondo Nord, pur rilevando un calo degli afflussi, si è arrivati al 78%. Alla faccia.
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 14/06/09 alle 14:02 via WEB
Si lo penso anch'io, è una lotta sacrosanta, eppure da molti questo viene visto come qualcosa di abominevole, o almeno illegale. Ma come ha detto Facco su un video: "contro la legge", va bene, ma ci sono state anche "leggi razziali". Nessuno può invece sostenere che non sia battaglia legittima. Farsi sfruttare dallo stato, depredando soldi che sono proprietà del collaboratore, è schiavitù. Da me non si può che essere pessimisti: l'Umbria - fonte ilsole24ore - con il 77,96% è la regione dove si è votato più ... per carità, c'erano insieme anche le comunali e provinciali che "appassionano" le gente (essendo il cuore del "magnamagna" generale), però ...
 
to_revive
to_revive il 18/06/09 alle 14:28 via WEB
Diceva Alfred Marshall, " la misurazione esatta del potere d’acquisto della moneta è non solo impossibile ma addirittura impensabile" ed il pordenonese Fidenato si è ispirato a questo principio nella sua "ribellione". Nel mio Paese ti fai un piano d'accumulo e un'assicurazione sanitaria.Se lo fai ovviamente avrai pensione e diritti, diversamente non esiste, come da voi in Italia, il "buonismo" imperante. Proprio oggi a pranzo ne parlavamo coi dirigenti della multinaz. dove lavoro; perchè io, con le mie tasse e le mie trattenute DEVO pagare il SSN ai fancazzisti e drogati?
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 18/06/09 alle 20:52 via WEB
Usciremo dalla crisi. Prima o poi. Ma la domanda per me è: vogliamo uscirne più liberi o più "schiavi"? La retorica dei politici - e ahimè Obama è il capolista, con mio grande rammarico dato che l'America per me è il "sogno" - ci prospetta qualcosa di buio, sta a noi svegliarci. Le sorti della "libertà" sono in mano nostra, quindi un ritorno alle responsabilità è d'obbligo. In questo caso: perché un imprenditore deve fare un servizio gratuitamente allo Stato espropriando - senza sentire il suo parere - denaro dalla meritata paga (pagamento del servizio) del collaboratore?! Quest'ultimo può preferire un assicurazione privata per la sua pensione, o può decidere che quel mese vuole impiegare il suo denaro diversamente, ma senza scordare mai che il suo futuro da pensionato è nelle sue mani.
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 21/06/09 alle 14:58 via WEB
Anche Martino la pensa come te! Oltre a citare Marshall, anche per lui la legge oggi non permette atti di capitalismo tra adulti consenzienti! Il link: http://www.youtube.com/watch?v=so0_BhhovUU&eurl=http://www.movimentolibertario.it/home.php&feature=player_embedded
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 18/06/09 alle 20:17 via WEB
Ciao Emanuele, sto seguendo con estremo interesse i tuoi post. Vorrei verificare, in modo estremamente sintetico, se ho capito qualcosa. Tu immagini che sia possibile realizzare una società anarchico-liberale che trovi fondamento sulla base del diritto naturale. In essa il diritto di proprietà dovrebbe non essere mitigato significativamente dall’interesse sociale e soprattutto da quello derivante dall’istituzione STATO. Cioè una società nella quale dovrebbe essere tutto possibile a meno di ciò che è specificamente vietato da norme possibilmente di natura non convenzionale ma oggettiva. Prima di inoltrarmi ad inventare mie elucubrazioni vorrei comprendere cosa intendi per diritto naturale e come lo stesso possa essere accettato dalle generazioni successive quando, con ogni probabilità, le condizioni –naturali- di partenza dei nuovi nati verrebbero condizionate in modo determinante dallo status della famiglia di appartenenza.
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 18/06/09 alle 22:01 via WEB
Data l'ampio respiro della domanda, mi perdonerai se non sarò troppo sintetico. Amo la libertà, "I like freee!!!" per me è proprio questo, amo il free jazz! Qua ti verrà spontaneo: ma che centra la musica con la domanda? Per me è stato il principio di tutto. Anche se alcuni album "free jazz" sono inascoltabili (tipo Ornette Coleman), ognuno di essi è ispirato al principio più sacro che c'è: la libertà. La 'filosofia jazz' è "irrepitibilità ed essenza di ciascun individuo, unito però alla sua capacità di ascoltare gli altri e improvvisare insieme a loro. I negri che lo hanno creato erano figli di schiavi e perciò sapevano parlare di libertà. Il jazz ha in sé il germe della malinconia del blues, ma sa lasciarsi andare alla felicità più pura. Non dimentica di celebrare la tradizione, ma ha lo sguardo verso la sfida dell'innovazione". Non ricordo dove ho letto la citazione, ne chi l'abbia scritta, ma per me è stata un bel colpo. Perciò è questo che cerco. Sono partito esprimendo il mio pensiero che sintetizzava qualche anno di studi più o meno liberldemocratici e ricerche economiche di tipo utilitariste liberiste, ma non ero del tutto soddisfatto, o meglio sentivo che non era "tutto". Dato che nelle mie letture economiche si era insediato un tale Rothbard, e che mi sembrava un folle - nel senso più buono che c'è -, ho deciso che era il caso di approfondire. "L'Etica della libertà" è uno scritto che ti consiglio, per me è stata il completamento della "svolta anarchica" - insieme alla lettura di blog come "La Voce del Gongoro". Ormai è qualche mese che "cerco" e sono arrivato a delle conclusioni che in qualche modo già avevo maturato ma cercavo di affogare nel mio senso del "dovere civico", ma è difficile poter sintetizzare in maniera soddisfacente per risponderti. Ci sono un sacco di temi da trattare, lo farò - spero - con i post. In poche righe: l'uomo è l'animale sociale di cui parla Aristotele, quindi è portato al bene non al male. Quand'è che l'uomo vuole fare il male? Quando si tratta "potere". Gli uomini sono portati ad azioni sociali e di scambio; il mercato non è un sistema in se: ma è la somma dell'azione umana volontaria. La proprietà è il frutto della nostra azione, chiunque di noi dal nulla può tirar fuori grandi imprese economiche in modo pacifico e senza passare per lo stato (il self made man americano ce lo insegna), ma può anche decidere di costruirsi una vita tranquilla e vivere in pace: l'importante è non deve pretendere di vivere a spese di altri attraverso l'istituzione chiamata stato e quindi con la forza. I sfortunati esistono, ma il volontariato vero è superiore in cifre e in uomini a quello di stato (che per giunta si finanzia in maniera coercitiva). Insomma io credo che senza il potere vivremo in una società tanto più libera e giusta. Per quanto riguarda i servizi ti faccio un esempio - tratto dal blog Liberteo - : nell'Inghilterra del diciannovesimo secolo le strade erano costruite dai privati e poi donate. Perché? I costruttori traevano beneficio economico nel valore dei terreni. Tutti siamo interessati a vivere con gli altri. Il famigerato "mercato" poi non ti obbliga a nulla: chiunque non voglia scambiare con gli altri il proprio lavoro vivrà dell'autoconsumo. Oppure potrebbero sorgere comunità che vivranno della loro collettività nell'ambito del loro territorio. Lo stato è cospirazione, gli sfruttati sono quelli che senza il loro consenso vengono espropriati dei loro beni per servire un "utilità generale" che ingrasserà politici e élite - industriali interessati e intellettuali di corte. Lo stato ha il monopolio della forza e ne abusa. Sicuramente non sarò stato soddisfacente ma avremo modo di riparlarne.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ran Tasipi il 19/06/09 alle 13:29 via WEB
Non ho mai visto nessuno ripetere con tanta insistenza il refrain konkiniano "il mercato è la somma dell'azione umana volontaria" come fai tu ultimamente. E la cosa, non lo nascondo, mi da una certa soddisfazione. ;-)
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 19/06/09 alle 13:41 via WEB
hi hi! Mi ha illuminato la tua traduzione: cose che pensavo, ma avevo bisogno di dargli forma. Anzi ora che ci penso, faccio un link! Comunque sono ripetitivo anche nella vita: memoria corta, poche cose che rimangono nella testa e rischi di ripetere sempre le stesse cosa. Però quello che rimane evidentemente mi ha folgorato: grazie Ran per la traduzione "teoria di classe Agorista"! ;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gesù il 15/01/11 alle 16:25 via WEB
buahah! Con gli skruigners vai sul pesante!!
 
 
liberemanuele
liberemanuele il 18/01/11 alle 16:58 via WEB
Son forti!
 
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