Creato da liberemanuele il 26/01/2009

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Il Ministro che cita Marx

Post n°2 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da liberemanuele
 

Il Ministro che cita Marx

Seguendo i telegiornali è difficile nell'ultimo periodo non incappare in una manifestazione dove sia presente il nostro Ministro dell'economia Giulio Tremonti. Rinvigorito politicamente dalla crisi dei mercati, Tremonti ora gode della legittimazione culturale della sinistra e della ammirazione-fiducia del premier Berlusconi.

Credo che se ci fermiamo un attimo, non possiamo non notare la peculiarità di un ministro di centro destra che si mette a citare Marx, che si fà paladino della lotta al neo-liberismo e portavoce della retorica anti-mercatistica. Un ministro dichiaratamente anti globalizzatore, critico verso la politica di apertura economica a oriente dell'amministrazione Bush e orgoglioso della poco moderna industria nazionale, che proprio in quanto tale, non sarà probabilmente condannata alla ghigliottina economica della crisi.

Fautore dello strumento più paternalistico che uno stato democratico può proporre, che è la social-card: una patente di manifesta povertà, da esibire alle casse dei vari supermercati, tra il fastidio della cassiera e il sorrisino del vicino. 

Tremonti inneggiava alla reazione nei suoi ultimi scritti, verso un Europa vecchia, verso un mercatismo sconsiderato e verso "Cindia" (nome che sintetizza il fenomeno di India e Cina e titolo di un bellissimo saggio di Federico Rampini): un miliardo e mezzo di persone non sfamabili nel breve periodo e che nella tesi tremontiana avrebbero dovuto perire le pene del loro inferno ancora per un po' di anni o decenni.

La tesi di Tremonti non lascia scampo, eppure non tiene conto di un errore più alla base, se vogliamo per certi versi più semplice o meno clamoroso. Il vero errore è delle banche centrali e dei governi, non dell'economia e questo per una semplice ragione: il denaro ha un valore, un tasso di sconto, deciso dalla discutibile autorevolezza delle banche centrali che hanno così in mano un potere immenso. Il premio nobel Friedrick von Hayek (noto per l'influenza economica della sua "Mont Pelerin Society" e per l'ampio respiro dei suoi studi ) ha evidenziato come il denaro sia il mezzo della diffusione della conoscienza nel mercato. Infatti se l'operatore economico non può presumersi onniscente - sarebbe impossibile, per questo le economie pianificate sono fallimentari, tale onniscenza è anche inutile: il prezzo di ciò che gli serve lo indirizzerà verso le alternative più giuste e a fare a meno di ciò che gli è relativamente poco utile. 

Ritornando alla nostra crisi, se la Fed non avesse drogato l'economia di continue iniezioni di liquidità e di denaro a buon mercato, con tassi di interesse che ad oggi vacillano lo zero, gli investimenti non sarebbero stati così clamorosamente sbagliati - o poco oculati. Non ci sarebbe nemmeno stata l'inflazione galoppante dei mesi scorsi.
Se il governo americano non avesse fatto passare il suo appoggio alla "proprietà della casa" - ricordiamoci che l'America è diverso da noi, la loro migliore dinamica, sconta una maggiore insicurezza lavorativa e professionale che può essere assorbita da un sistema di affitti ma non dalla "proprietà di casa a tutti i costi" - , che anzi è diventata bandiera politica, non ci sarebbe stata la bolla immobiliare. 

Gli interventi che si preannunciano prolungheranno la crisi, ritarderanno gli assesti economici di cui abbisogna un soluzione veloce e il conseguente riassorbimento occupazionale. Si preannuncia una nuova Grande Depressione, anche oggi abbiamo i nostri presidenti Hoover, con la loro ambizione: propaganda di interventismo politico e incapacità di analisi.

L'economia se vorrà salvarsi, dovrà contare solo su se stessa e non aspettare che un Roosvelt entri in guerra (storicamente non è stato solo per quello) per riprendere il via.


Per chi fosse interessato consiglio "La Grande Depressione" di Murray Newton Rothbard, della Rubbettino editore, libro con il quale ho passato le vacanze natalizie e mi ha fornito molto spunti per questo post.

 

 
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