"Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi. Non vi chiedo di scacciare il tiranno, di buttarlo giù dal trono, ma soltanto di smettere di sostenerlo; allora lo vedreste crollare a terra e andare in frantumi per il suo stesso peso, come un colosso a cui è stata tolta la base."
Étienne de La Boétie
« Per la memoria, senza an... | Benedetto VXI e i "frate... » |
In questi giorni non manca occasione per riconoscere l’ orrore.
Il giorno della memoria sta a ricordarci l’apice che esso può raggiungere.
I vari casi di stupro sulle prime pagine dei giornali, ci apre gli occhi sul fatto che esso aleggia in mezzo a noi.
Ma l’orrore è anche il silenzio, l’accettazione passiva di ciò che succede o la complicità implicita di certe opinioni incredibilmente diffuse o di certe teorizzazioni di alte autorità intellettuali o religiose.
Così come l’ignoranza porta troppi a dire che le vittime spesso se la sono cercata, siano queste ultime ragazzine o un intero popolo, talvolta si può incappare in un vescovo revisionista che nega l’esistenza dei forni crematori (il Papa magari avrebbe dovuto avere il gusto di evitare di togliere la scomunica al vescovo lefebvriano monsignor Richard Williamson, ma tant’è che Benedetto XVI sembra voler continuare nella sua linea ostile verso gli ebrei: non mancherà occasione di parlarne).
Totale assenza di rispetto. Ecco cosa è l’orrore, ciò che esso rappresenta nella sua forma più estrema: mancanza di rispetto della vita altrui, asservimento dell’altro al proprio potere oltraggiandone la persona e la sua essenza.
A Roma una coppia come tante si è vista calpestare nel suo insieme, nel suo amore e nelle individualità che ne sono parte.
Lui privato completamente della sua funzione protettrice della coppia, disarmato, picchiato, disonorato di fronte alla creatura che avrebbe voluto proteggere e assistere, piegato alle schifose ed orrende voglie del gruppo dei quattro sulla sua ragazza e forzato a spettatore dello spettacolo raccapricciante.
Lei nella esile forma dei suoi ventuno anni, invece di una serata d’amore con il suo compagno, ha dovuto fare i conti con l’orrore di essere pretesa con la forza, schiacciata nella volontà dalla prepotenza della violenza di chi pretende senza guardare in faccia al prossimo.
Una coppia come tante, che senza colpe si è vista violata nella sua intimità: nell’impotenza di lui, sul corpo di lei, vittima che si porterà dietro i segni fisici e metafisici, di una sera che ha cambiato tutta una vita.
L’orrore di chi nella codardia, si nasconde nel gruppo, e compie ogni genere di schifo.
L’orrore di chi legittimando una superstizione voleva spazzar via dalla faccia della terra un intero popolo.
L’orrore di chi guarda a tutto questo e non sa bene da che parte stare.
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