Creato da francescavi76 il 04/01/2011 |
Post n°8 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da francescavi76
Vivere così senza pietà VI AMO. |
Post n°7 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da francescavi76
Oggi troppe persone hanno timore di stare e rimanere da sole. Lungi da me il commentare, in quanto solitamente chi la pensa così è solo per motivi caratteriali e di insicurezza. Quando ero ragazzina anche io avevo una paura fottuta della solitudine, cercavo in ogni modo di circondarmi di più persone possibili per non rimanere mai sola. Mi avvicinavo a chiunque, compreso chi non aveva nulla in comune con me solo per il gusto di essere in compagnia. Quante batoste, fregature, delusioni in proposito. I miei rapporti interpersonali erano superficiali, vuoti e, brutto da dire ma reale, di convenienza. Poi fortunatamente si cresce, si prende consapevolezza e si cambia. Nel tempo ho compreso quanto sia migliore il detto: pochi amici ma buoni! Oggi come oggi ho pochissime amicizie, selezionate e di origine controllata. Adoro la solitudine e spesso preferisco stare in mia compagnia piuttosto che con quella di altri. Lo stare bene da soli lo si impara col tempo, con gli anni...ma quando si arriva a questa condizione si raggiunge un equilibrio tale che niente e nessuno può distruggere. L'indipendenza, la libertà sono linfa vitale. Il saper risolvere i problemi da sola, il riuscire a non aver bisogno degli altri, l'aver imparato a vivere, viaggiare in completa indipendenza sono per me un traguardo raggiunto. Quando ci penso mi sembra assurdo che quella ragazzina che elemosinava amicizie in qua e in là, sia riuscita a cavarsela da sè e a diventare una donna libera e serena...ma ci è riuscita con caparbietà e sofferenza. Sbagliando, facendo enormi casini e pianti infiniti: ci è riuscita! Ci vogliono grinta e determinazione, spirito di sacrificio e volontà di ferro ma tutto si può raggiungere se lo si vuole veramente. Bisogna avere il coraggio di lasciar andare la persona che si era per diventare quella che si vuole essere! |
Post n°6 pubblicato il 05 Gennaio 2011 da francescavi76
Non sono per niente fatalista. |
Post n°4 pubblicato il 05 Gennaio 2011 da francescavi76
Ormai è qualche anno che preferisco starmene a casa il sabato sera. In giro per locali trovi soltanto ragazzini con l’ormone a mille o tardoni che non riescono a capire di essere assolutamente ridicoli con le loro smanie da eterni peter pan. Mi piace starmene nella mia tana, con il mio amichetto peloso a guardarmi un bel film o a leggere serenamente un libro. Mi rilasso, mi godo il mio silenzio. A volte la solitudine, per me, resta la migliore compagnia. Perché dovrei uscire fuori con i miei amici tutti accoppiati? Perché dovrei sentirmi per tutta la sera il terzo incomodo? Perché dovrei assistere ogni volta, quasi fosse un copione, alle loro domande, sempre uguali, sempre idiote, sul come mai non riesco a tenermi un uomo? Perché dovrei sorbirmi lo spulcio dei vari amici single che potrebbero presentarmi, se solo io mi mostrassi un po’ più disponibile? Perché dovrei sopportare le loro romanzine sul fatto che non posso restare single a vita e che meriterei un uomo vicino??? Ma che palle! Ma pensate un po’ a voi stessi che litigate in continuazione, vi ferite, cornificate e vivete nella menzogna pur di non stare soli! Io non ho bisogno di falsità, di rapporti di comodo e di compagnie fasulle per stare bene. Io sto bene con me stessa, punto. L’altra sera mi ha chiamato una delle mie pochissime amiche single, chiedendomi se volevo andar in discoteca. Ma che scherziamo? La tipa ha 38 anni, un matrimonio fallito, una convivenza andata male e un figlio piccolo. E pensa alla discoteca??? Io penserei ma a starmene a casa con mio figlio e a godermelo un pochetto piuttosto che parcheggiarlo dai nonni quasi fosse una bicicletta di seconda mano. Quando le ho detto che la discoteca non fa più per me, mi ha risposto: “ Ma dai, come fai a startene in casa il sabato sera?”. E io, che per non risponderle male, mi sono morsa 123456789 volta la lingua, ho chiuso con un semplice: “ Vabbè, si vede che invecchio male che ti devo dire!”. Anche se in realtà avrei voluto sputarle addosso qualsiasi parola offensiva mi venisse in mente, ho imparato a non dare troppa soddisfazione a chi, poveretto, non arriva a capire le cose. So essere spietata ma sparare sulla croce rossa proprio non mi diverte! Mi dispiace solo per il piccolo, ma per fortuna per quello ci sono gli assistenti sociali. Dopo quella telefonata mi sono messa a riflettere sul fatto che è proprio vero il detto: Chi ha il pane non ha i denti! Ma quando la finirà certa gente di pensare solo a se stessa? Con un figlio piccolo a carico, stai ancora a pensare alla discoteca? Ma pensa alle responsabilità di madre piuttosto! Certe persone non cambieranno mai. Certe persone non saranno mai serene. Ma è possibile che a 40 anni ci si debba sempre preoccupare del sabato sera??? Che tristezza! |
Post n°2 pubblicato il 04 Gennaio 2011 da francescavi76
Questa frase mi riporta ad un’immagine che puntualmente mi spunta davanti agli occhi ogni giorno; mi fa pensare a quella cartolina “simbolo” che ho appiccicata sul frigo. Questa immagine, secondo il giochetto idiota delle associazioni di idee, mi riconduce ad un’altra immagine, molto più offuscata ma bellissima, che risale alla scorsa estate in Turchia. Ad una serata, fortemente voluta da me, alla scoperta dei fantastici “dervisci rotanti” che mi hanno talmente affascinata e riempita di domande da pensare e ripensare al meccanismo stesso delle loro danze sacre un sacco di volte. Questi dervisci, discepoli di diverse confraternite islamiche, danzano roteando su se stessi per mezz'ora. Si fermano ogni tanto, cambiando qualche passo, ma subito riprendono a girare, a roteare. Li abbiamo scoperti vicino Istanbul, in un locale caratteristico. Musica sufi ( na roba molto lenta e neniosa ), flauti, timpani, un basso e.. via si aprono le danze! Sei dervisci tutti vestiti di bianco, con gonnelloni lunghi e ampi, iniziano a danzare, a roteare su se stessi…se li fissi ti sembra che da come vanno veloce potrebbero spiccare il volo da un momento all’altro. Queste danze, secondo i Dervisci Rotanti, sono il modo migliore per allontanare la mente da ogni contatto con le cose terrene e per far si che le loro anime si allontanino dai loro corpi così da riunirsi a Dio. E allora girano, roteano, roteano e girano…si fermano all’improvviso e senza un attimo di vertigine o di sballottamento riprendono le danze. Che equilibrio psico-fisico! Questi tizi girano per mezz’ora su se stessi e appena la musica si abbassa di tono, opplà si fermano e sono come in trance! I volti sereni, sorridenti, in pace. Ho pensato subito, vista la reale serenità dei loro adepti, di convertirmi al derviscesimo…ehm…si dirà così??? Peccato che io dopo mezzo minuto di gira-gira su me stessa, cadrei al suolo in preda a vertigini e convulsioni. Quello spettacolo è stata davvero un’esperienza unica, mi sono come ipnotizzata a guardarli. Tanto che, una volta finite le danze, siamo scesi nel negozietto del locale per spulciare i vari souvenirs e lì ho deciso di prendere la cartolina con l’immagine dei dervisci e delle loro “ norme” o “regole” dalla quale siamo partiti. L’ultima delle dieci “leggi” dice: SII COME SEMBRI O SEMBRA COME SEI. Bellissima frase, non trovate? Mistica, filosofica, forte. Tipica frase su cui riflettere. E io ci ho rfilettuto eccome! Ci ho rimuginato sopra per mesi leggendo la frase appiccicata al frigo...ogni mattina mi siedevo a far colazione e ripensavo a quel "sii come sembra o sembra come sei." Durante la giornata più volte mi sobbalzavano in testa quelle parole e allora via, a ripensarci su. Ancora, ancora e ancora. Finchè un giorno mi sono fermata e a mente lucida mi sono chiesta: Ma infondo infondo, questa frase che cazzo significa??????????????????? |
Post n°1 pubblicato il 04 Gennaio 2011 da francescavi76
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Inviato da: cassetta2
il 04/11/2020 alle 10:26
Inviato da: cassetta2
il 04/11/2020 alle 10:25
Inviato da: fioreb
il 10/01/2012 alle 22:50
Inviato da: amoon_rha_gaio
il 12/01/2011 alle 09:36
Inviato da: Nera06
il 11/01/2011 alle 16:21