Lido e Pellestrina

Grave incidente, ma l’ambulanza arriva

Automobilista esce di strada, colto da un improvviso malore mentre è al volante, ma al Lido non c’è il medico rianimatore per intervenire e soccorerlo. Delle quattro idroambulanze in servizio ieri per Venezia, centro storico ed isole, pare che vi fosse solo un medico rianimatore in servizio. E così una doppia emergenza in contemporanea ha mandato in tilt il sistema.
      L’incidente stradale è accaduto verso le 16 in via Malamocco. Saverio De Martino, 63 anni, titolare dell’impresa di costruzioni “De Martino srl”, era al volante della sua auto e procedeva in direzione Alberoni quando, tra Ca’ Bianca e le Terre Perse, all’altezza della scuola “Giovanni XXIII” ha perso il controllo del veicolo. La vettura è sbandata verso destra, invadendo la pista ciclabile e schiantandosi contro un’altra auto parcheggiata in sosta al lato della strada. Sull’asfalto chiazze di sangue evidenti. Sul posto, per i rilievi di legge, è intervenuta la polizia municipale. Immediatamente è stato dato l’allarme al “118”: ma nonostante sia partita una chiamata in “codice giallo”, quindi per un caso grave anche se non con paziente in pericolo di vita, il rianimatore non è intervenuto perché era impegnato di un’altra urgenza. Stando ai vecchi protocolli, invece, dal punto di primo intervento dell’ex Ospedale al mare, con una chiamata in “codice giallo” già si attivava il rianimatore. Invece stavolta è venuta un’equipe di quattro persone, ma senza medico rianimatore a bordo. Il paziente, per le cure del caso, è stato trasferito al pronto soccorso dell’Ospedale civile trattenuto sotto osservazione. Ma la situazione ha mandato su tutte le furie il figlio Antonio De Martino, presidente dell’associazione “Vivere il Lido” che ha promesso battaglia. La vicenda potrebbe finire anche al centro di vertenze legali. «Non si scherza con la vita della gente – attacca Antonio De Martino – da domani o l’Ulss prenderà in considerazione le nostre richieste, oppure sarà battaglia aperta su tutti i fronti, e senza paura. Se l’Ulss vuole fare economia sui costi, lo faccia tagliando sugli stipendi dei propri dirigenti, non sui servizi essenziali dati alla popolazione. È vergognoso e inaccettabile che il Lido rimanga così sguarnito, specie in una realtà così delicata, anche per il tempo necessario ai trasporti come la nostra».
      Lorenzo Mayer