"Come da titolo, ho deciso di lasciar perdere "quella stupida cosa che e' la poesia" [cit.] e piu' in generale lo scrivere."
Inizio citando Gino perché seppur in piccola parte anche lui è tra i motivi che mi portano a questa pausa di riflessione. Gli altri chi li deve sapere li sa, chi non li sa ma li dovrebbe sapere può immaginarseli. Non voglio dare colpe a nessuno, ci mancherebbe, d'altronde se sono tanto debole ed influenzabile non è colpa mia.
Si, lo ammetto, la perdita di Martino mi ha segnato non poco. Che sia momentanea, che sia per sempre, è comunque un brutto, bruttissimo colpo.
Prima che i disinformati se lo chiedano, no, non è il mio ragazzo e no, non è nemmeno una persona reale.
Cos'è/era per me Martino?
-un progetto in cui credevo
-una sfida alle mie stesse capacità
-un collegamento con la mia città
-un collegamente con i miei amici
-e con l'autrice in particolare
-un qualcosa che sentivo come parte di me
-e di tutti noi
-qualcosa che ha toccato il mio cuore
-il livello che vorrei raggiungere
-l'unico racconto che abbia suscitato in me tante emozioni
-e per il quale sia arrivato a scrivere una introduzione
Ora che in qualche modo l'ho perso, come dicevo prima, la mia voglia di scrivere è andata. Lascio (spero momentaneamente) "quella stupida cosa che e' la poesia" [cit.] e piu' in generale lo scrivere. [doppiocit.] Mi concentrerò su altro, o almeno ci proverò.
Non posso fare molto altro eccetto aspettare che lui torni in vita, ispirandomi come gli altri non fanno, facendomi ridere, facendomi piangere.