Creato da: ilredegliuomini il 02/11/2005
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Batgirl...

Post n°83 pubblicato il 30 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

...quanto siamo simili io ed Alba Chiara, e quante cose e quanti ricordi ci legano. Questa mattina lei si è alzata molto presto per andare a lavorare, e mi ha scritto questo SMS: "E' da circa 1 ora che mi sono messa il mantello di batgirl e ho iniziato questa giornatona mega intensa... Ciao buona giornata."

 
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Alba Chiara...

Post n°82 pubblicato il 28 Novembre 2005 da ilredegliuomini

... ho passato una vita a fare l'identikit di Alba Chiara, pur avendola davanti.

Per esempio, quella persona raffigurata qui sotto nel post precedente potrebbe essere Alba Chiara, occhi, capelli, lineamenti del viso, bocca.

Ma non è Alba Chiara.

Io però so chi è e dove è Alba Chiara.

Ora lo so, me lo sono detto!

 
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Que personne ne soit oublié

Post n°81 pubblicato il 28 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

Tout le monde est une drôle de personne
Et tout le monde a l'âme emmêlée
Tout le monde a l'enfance qui ronronne
Au fond d'une poche oubliée

Tout le monde a des restes de rêves
Et des coins de vie dévastés
Tout le monde a cherché quelque chose un jour
Mais tout le monde ne l'a pas trouvé

Il faudrait que tout le monde réclame
Auprès des autorités
Une loi contre toute notre solitude
Que personne ne soit oublié

 
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If

Post n°80 pubblicato il 28 Novembre 2005 da ilredegliuomini

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
o se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
o se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
e tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
e trattare allo stesso modo quei due impostori;
se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
o a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
e piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
e rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
e perdere e ricominciare di nuovo dal principio
e non dire una parola sulla perdita;
se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
a servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
e a tener duro quando in te non resta altro
tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
e a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
se riesci a occupare il minuto inesorabile
dando valore a ogni minuto che passa,
tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
e - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

 
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Eugenio...

Post n°79 pubblicato il 28 Novembre 2005 da ilredegliuomini

... ci sono stati vari Eugenio nella mia vita di ricordi, quello che mi salvò la vita a 11 anni e che poi mi disse che ero un rinnegato (tanto per mantenere il fatto che le canzoni di Edo sono la colonna sonora della mia via), Eugenio "Il Rosso Volante", che ho voluto commemorare in questo anno cosidetto "olimpico" e Eugenio Finardi. Con quest'ultimo, in una serata molto particolare e per pochi amici avemmo una discussione, probabilmente causata dalla birra e dalla mia irruenza di allora. Lui non si ricordava più "Cuba"!!! Io gli dissi che non poteva essere, lui era Eugenio Finardi per quello, senza "Cuba" lui non era nessuno. Devo dire però che ora c'è una sua canzone che mi preme molto di più, che ha un testo molto particolare, e per uno come me, che ha sempre avuto la testa fra le nuvole e ora,  guardacaso vivo proprio in un abbaino, fa molto "pandane" (chissà se si scrive così).

C'era un tipo che viveva in un abbaino
Per avere il cielo sempre vicino
Voleva passare sulla vita come un aeroplano
Perché a lui non importava niente
Di quello che faceva la gente
Solo una cosa per lui era importante
E si esercitava continuamente
Per sviluppare quel talento latente
Che è nascosto tra le pieghe della mente
E la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle
Dalla finestra nel tetto, con un messaggio
Voleva prendere contatto, diceva:

Extraterrestre portami via
Voglio una stella che sia tutta mia
Extraterrestre vienimi a pigliare
Voglio un pianeta su cui ricominciare

Una notte il suo messaggio fu ricevuto
In un istante è stato trasportato
Senza dolore su un pianeta sconosciuto
C'era un po' più viola del normale
Un po' più caldo il sole
Ma nell'aria un buon sapore, terre da esplorare
E dopo la terra il mare
Un pianeta intero con cui giocare
E lentamente la consapevolezza
Mista ad una dolce sicurezza
"l'universo è la mia fortezza"

Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza
Comincia a dare segni d'incertezza
Si sente crescer dentro l'amarezza
Perché adesso che il suo scopo è stato realizzato
Si sente ancora vuoto
Si accorge che in lui niente è cambiato
Che le sue paure non se ne sono andate
Anzi che semmai sono aumentate
Dalla solitudine amplificate
E adesso passa la vita a cercare
Ancora di comunicare
Con qualcuno che lo possa far tornare, dice:

Extraterrestre portami via
Voglio tornare indietro a casa mia
Extraterrestre non mi abbandonare
Voglio tornare per ricominciare
Extraterrestre portami via
Voglio tornare indietro a casa mia
Extraterrestre vienimi a pigliare
Voglio tornare per ricominciare

 
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Il mio amico Francesco...

Post n°78 pubblicato il 26 Novembre 2005 da ilredegliuomini

... diceva che la vita è come un'autostrada, non si può fare inversione di marcia. Diceva anche che chi andava a "puttane" era più intelligente degli altri.

Penso che sia giunto il momento di dire che queste affermazioni erano, sono e rimarranno emerite CAZZATE!!!!

 
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Kuwait City - Desert Storm 3

Post n°77 pubblicato il 26 Novembre 2005 da ilredegliuomini

... la guerra era finita e io pur malconcio ero riuscito a ritornare a casa. Non avevo ancora visto Alba Chiara, mi mancava molto, tanto, ma volevo essere pronto per quel momento. Intanto alla base lo psicologo aveva detto al mio comandante di darmi fiducia, e di farmi provare. Mi fù proposto e cosi accettai di andare in volo di nuovo con un doppio comando. Indossai la combinazione di volo lentamente, come se ad ogni indumento corrispondesse un rito. Escii dalla sala vestizione con il casco e le carte in mano. L'auto di servizio mi porta al Tornado, li c'è il comandante che mi attende. "Marco, io siedo dietro, al posto del navigatore, il velivolo è tuo!". Salgo, l'assistente mi aiuta ad agganciare l'anti-G, le cinture del seggiolino, il tubo dell'ossigeno. Siamo pronti! Chiudo il tettuccio e inizio la sequenza di accensione, in un'attimo il Tornado è pronto per il decollo, mi porto in testata pista, prova motori con freni tirati, autorizzazione al decollo. I post-bruciatori accesi danno una vibrazione incredibile, aspetto che gli indicatori arrivino al massimo, tolgo i freni e via! In un momento raggiungiamo la velocità di rotazione, stacco il Tornado dalla pista, carrello su, mantengo massima potenza con rateo di salita minimo, in brevissimo tempo raggiungo i 500 nodi, aziono la leva della freccia alare, la porto al minimo, sento una accelerazione dovuta alla riduzione dell'attrito con l'aria. A 600 nodi prendo forte la cloche e la tiro verso di me. E su in verticale. Sento l'anti-G che si gonfia sulle gambe, e la terra che si allontana rapidamente, 10000 piedi, 20000, 30000. Raggiungo il paradiso, l'azzurro più pulito e stupendo che potessi ricordare e qui mi tornano alla mente gli occhi di Alba Chiara. Quando ti potrò rivedere...

 
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Karma...

Post n°76 pubblicato il 26 Novembre 2005 da ilredegliuomini

Per l'anima non c'è mai nascita, né morte.
Esiste e non cessa mai di esistere.
È non nata, eterna, esiste sempre, non muore ed è originale.
Non muore quando il corpo muore.

Cosa significa interrompere un ciclo Karmico, rimettere ordine, ristabilire i legami, preparare l'anima per una nuova vita?

 
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Paul...

Post n°75 pubblicato il 25 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

... non è più giovanissimo.
Sui quarantatre, americano d'origine, è sbarcato cinque anni fa a Parigi dopo una vita avventurosa.
Il matrimonio con Rosa, padrona d'un albergo di terz'ordine, lo ha salvato dal naufragio, ma oggi che la donna, dopo averlo tradito, si è suicidata, il dolore e la solitudine minacciano di travolgerlo.
Casualmente, mentre va disperato per le strade di Parigi con indosso un vecchio cappotto sdrucito, incontra invece una ragazza giovanissima, d'origine chiaramente borghese, di aggressiva sensualità. I due sconosciuti si scambiano un'occhiata, e su due piedi si avvinghiano con foia animalesca in un appartamento vuoto che poi prenderanno in affitto.
È l'inizio di una storia d'amore per ogni verso eccezionale. Perché i due fanno il patto di non dirsi mai i propri nomi ne dirsi nulla del passato, perché Jeanne è intanto fidanzata con Tom, un giovane regista televisivo che sta girando un reportage proprio su di lei (è un modo per violentarla prima delle nozze), e finalmente perché ogni incontro segreto, in quelle stanze squallide, è percorso dalla romantica speranza di conoscersi e amarsi attraverso i più liberi e fantasiosi rapporti sessuali. (È qui, mostrando le reciproche confidenze, che il film raggiunge qualche momento imbarazzante, ma occorre insistere sulla carica lirica ed emotiva conferitagli da una regia che non tende allo scandalo bensì alla moderna, viva, nervosa analisi d'una passione in cui coesistono il più cupo sconforto per l'impossibilità di possedersi interi e la freschissima gioia di guardarsi nell'innocente trionfo della nudità; e per buona parte del film, naturalmente, Maria Schneider non nasconde nulla della sua avvenenza). Perché questo amore si sciupa e, simbolizzata da un topo morto trovato nel letto, marcisce la speranza di riempire coi baci le due solitudini di Jeanne e di Paul? Una delle ragioni del successo del film, insieme alla prova di un Brando straordinario e di una Schneider eccezionale per aderenza a un personaggio anche un poco perverso, sta nel rifiutarsi di dare risposte matematiche, rigidamente logiche, a interrogativi più pertinenti al vecchio cinema naturalista, dove ogni effetto aveva la sua causa, che non ai film dei giovani, attenti soprattutto ai comportamenti, alle atmosfere, alle tensioni psicologiche e figurative, alle risonanze. Sta di fatto che, a tre giorni dal matrimonio con Tom, la donna decide di finirla con Paul, e glielo dice in una sala da ballo dove si svolge una gara di tango. È il momento cruciale, dove la nausea e la passione raggiungono unite il massimo d'ambiguità.
Paul, che forse ha trovato nella giovinezza di Jeanne una ragione per sopravvivere dopo uno straziante addio alla salma della moglie, non è disposto a perderla. Ubriaco, la insegue mentre lei corre verso casa, ma quando la raggiunge trova la morte: Jeanne gli spara con la rivoltella che appartenne a suo padre, e a chi sopravverrà potrà dire senza mentire d'avere ucciso uno sconosciuto.

 
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Moana...

Post n°74 pubblicato il 25 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

... non vi dirò mai se l'ho conosciuta veramente.

Posso solo dirvi che era una donna di un'intelligenza unica e che, avere avuto la possibilità di vedere nel suo profondo è stato per me un privilegio.

 
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