Creato da: ilredegliuomini il 02/11/2005
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Camera cafè...

Post n°63 pubblicato il 23 Novembre 2005 da ilredegliuomini

... oggi, breve momento di pausa e di confidenze davanti alla macchinetta del caffè. Un collega mi confessa:"Ormai le donne sono tutte tecnologicamente avanzate. L'ultima a cui ho chiesto: "Me la dai?", mi ha risposto: "Dartela no, ma se vuoi te la masterizzo!"

 
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Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta...

Post n°62 pubblicato il 23 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

Il libro è il racconto di un viaggio in moto, dal Minnesota al Pacifico, di un uomo e di suo figlio Chris. Naturalmente, ci sono descrizioni di paesaggi: campi con lunghi filari, colline aspre e rocciose, prati blu di fiori di lino... Ma non è così semplice la struttura del testo.
Il viaggio è in realtà un pretesto per riflessioni di ogni genere. La moto e la sua manutenzione diventano il simbolo di un messaggio a più livelli. La vera motocicletta a cui state lavorando è una moto che si chiama voi stessi. La macchina che sembra 'là fuori' e la persona che sembra 'quì dentro' non sono separate.
Il protagonista riflette su ciò che vede, su ciò che sente: riflette sul rapporto col figlio e sul suo passato. Da questo, emerge una figura inquietante: Fedro.
E nelle nebbie, ecco apparire una figura confusa... è una figura che riconosco, anche se non voglio ammetterlo. E' Fedro. Spirito del male. Spirito della follia, venuto da un mondo senza vita e senza morte.
Di Fedro, personalità eccezionale, lucidissima intelligenza, pian piano ripercorriamo non solo la vita (gli studi, il servizio in Corea, il viaggio in India, il matrimonio, l'insegnamento), ma anche le sue tappe di ricerca teorica. E le osservazioni sono interessantissime: Voglio dividere l'intelligenza umana in due tipi: intelligenza classica e intelligenza romantica... un'intelligenza classica vede il mondo innanzitutto in quanto forma soggiacente. Un'intelligenza romantica lo vede innanzitutto in termini di apparenza immediata - oppure - Lo stile classico è diretto, didadorno, non-emotivo, economico e accuratamente proporzionato. Il suo scopo non è quello di ispirare emozioni, ma di creare l'ordine dal caos e di svelare l'ignoto...
L'autore quì affronta, con un'abilità e un senso dell'equilibrio fuori del comune, problemi quali il senso della logica, della ricerca scientifica, il concetto di gerarchia, di conoscenza e qualità. Lo scopo del metodo scientifico è scegliere una singola verità fra molte verità ipotetiche. Invece, moltiplicando i fatti, le informazioni, le teorie e le ipotesi, la scienza stessa conduce l'umanità, da singole verità assolute, a verità relative, molteplici e indeterminate e diventa la causa principale del caos sociale, dell'indeterminatezza, della confusione del pensiero e dei valori che una conoscenza razionale dovrebbe avere il compito di eliminare. Si parla di filosofia (Kant, Hume, Lao Tzu, Platone... ), di fisica e matematica, di didattica (la scuola insegna a imitare. Se non si imita l'insegnante si prende un brutto voto... L'originalità, invece, era una incognita, poteva anche portare alla bocciatura. Tutto il sistema di valutazione metteva in guardia contro di essa)
Il protagonista ricorda sempre più dettagliatamente la vita interiore di Fedro e lo segue fino al tragico finale: la follia. Solo allora scoprirà che Fedro è lui stesso e che la follia, vera minaccia della sua vita, è ormai alle spalle.
Si ricompone così anche il rapporto col figlio, che l'ha ascoltato e seguito, superando, insieme al padre, la paura. Un libro ricchissimo di stimoli e di riflessioni, che non sono mai narcisistica esercitazione intellettuale. Quando il pensiero analitico... viene applicato all'esperienza, qualcosa resta sempre ucciso... Viene in mente l'esperienza di Mark Twain: una volta acquisite le conoscenze analitiche necessarie per condurre un'imbarcazione lungo il Mississipi, scopri che il fiume aveva perso la sua bellezza.
La ragione non basta: occorre il cuore e il coraggio di affrontare la lacerazione che ne deriva. Per superarla e andare oltre.

 
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Il mio profumo...

Post n°61 pubblicato il 23 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

...Abdes Salam Attar lo conobbi una sera a San Giovanni Marignano. Aveva un banco con tantissimi profumi di sua creazione. Li annusai tutti, ma già dal primo giro ne rimasi fortemente colpito, cosi da quel giorno il mio profumo è:

Legno di nave è un profumo avventuroso e non conformista nel quale si riconoscerà un uomo (e a volte una donna) di tale natura.

Legno di nave ha un'azione equilibrante e, abbassando il nostro "baricentro", ci permette di reagire nella vita come il veliero che ritrova sempre l'equilibrio grazie al peso stabilizzante del suo carico (gli obblighi, gli impegni e i doveri nel mondo).

Le sue vele (l'intelletto ed il cuore) catturano l'energia del vento (mondo delle idee e dei sentimenti) per trasmetterla allo scafo di legno (il corpo fisico) facendolo scorrere sui mari liberi, senza peso e senza sforzo, materia portata dalla materia, in perfetta armonia.

Questo effetto è dovuto all'elemento governante della composizione: Il Vetyver, che viene estratto da una radice con l'aroma di sottoterra, "è utile per equilibrare l'intero apparato dei chakra, armonizzando, equilibrando e riordinando l'uno con l'altro le energie di ciascuno dei chakra maggiori." (P. Davis).

Questa composizione dal profumo profondo ed esotico evoca legni di mare e cambuse di navi antiche, cariche delle spezie di isole lontane (cannella, chiodi di garofano, cardamomo, zenzero e ambra grigia).

Legno di nave s'indossa sul petto, più precisamente all'altezza del plesso solare, dove agirà come la prua d'un battello, rafforzando in noi la capacità di reggere all'impatto frontale delle situazioni.

 
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Chateau D'Yquem 1950...

Post n°60 pubblicato il 23 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

...sontuoso, non occorrono altri appellativi. Colore ambrato-caramellato, come il 1966, ma più brillante e questo fa subito notare che l'ossidazione è stata più clemente. Naso molto più complesso, sempre sentori di composta di fichi ma più gentile, forse come una di pomodori verdi, poi via con le note vegetali, come fiori secchi, frutta gialla candita e funghi ed anche terziari con accenni di cioccolato e tabacco. In bocca non dimostra affatto i suoi 55 anni, mantiene la corrispondenza con il naso e l'acidità sostiene egregiamente il tutto. Sarebbe bello poterlo riassaggiare tra 20/30 anni!!!

 
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Oramai che i baci tuoi più non mi sazian...

Post n°59 pubblicato il 23 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

...cercherò un’altra donna, dentro i sogni di Tarzan.

Sì lo so, che tu di me hai scarsa considerazione
però prima di darti il tempo di fare la prima mossa
mi trovo un posto di ala destra dentro una squadra di pallone.

Quando tu e tutti gli altri scienziati amici tuoi
organizzate un consesso sul tema dell’umana sopravvivenza
parlate, parlate, ma tutto quello che riuscite a fare
è di soddisfare l’indecenza.

Mi hanno riferito che tu stai cucendo un’altra bandiera
perchè quella che tenevi era passata di moda
era tutta verde con una palla nera.

E intanto tu diventi ogni giorno più cretina
e adesso ti sei messo in testa che devi partire
e prendere lezioni di tango in Argentina.

 
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Le colline di Scandiano...

Post n°58 pubblicato il 23 Novembre 2005 da ilredegliuomini

... conosco molto bene quei luoghi, e conosco molto bene tutte le strade che dalla pedemontana portano nelle valli interne e sulle colline dell'appennino reggiano. E' proprio vero, come dice Edo in questa canzone che sono luoghi fatati. Lo ricordo sempre quel giorno in cui Edo fece l'incidente. Don Ilario mi chiamò che lui era in rianimazione, non sapeva ancora nulla. Lo vidi attraverso il vetro, ma molto diversamente da quel giorno a Linate...

Per attraversare il mondo
devi accompagnarmi tu
se la strada è una salita
noi andremo più su
ma tu guarda i miei passi e dimmi
sottovoce dove devo andare.

E consigli da nessuno
io non voglio intermediari
per attraversare il mondo tu mi devi aspettare
istruzioni non ne so capire
io capisco solamente te.

Le accademie militari
i cadetti in divisa
sono gli ultimi avamposti
di una civiltà delusa
ma la giacca e la cravatta amore
se tu vuoi giocare la indosserà
per te...

Le colline di Scandiano
ai confini della luna
sono un regno di fiaba
e tu sei la regina
e le lucciole e le stelle
a un tuo cenno si fondono
e confondono per noi.

Dov’è - il mio amore dov’è
ditemi - il mio amore perchè
ha mandato voi a parlare con me
voi chi siete, non mi fido
voglio lei - voglio lei...

 
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Torino...

Post n°57 pubblicato il 23 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

... è una città magica, è la città della mia seconda vita, è la città che mi ha adottato e che ora sento mia più di qualsiasi altra. Torino è la fredda e umida di "Mimi metallurgico" o la calda torrida de "La donna della Domenica" oppure la misteriosa del "Cartaio". In questi giorni ci passeggio spesso e mi sento come uno di qui, come se ci fossi sempre vissuto, anche se chi mi sente parlare può pensare che io assomiglio di più a Svicolone(*), piuttosto che a Bartolomeo Pestalozzi(**). Le luci di questa foto sono testimoni della magia di Torino.

(*) Svicolone - Leone del Braccobaldo Show che parlava con accento Bolognese.

(**) Bartolomeo Pestalozzi - Allievo di Stanislao Moulinski, esperto di travestimenti, acerrimo nemico di Nick Carter, e notoriamente originario di Pinerolo.

 
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Una canzone Bolognese...

Post n°56 pubblicato il 22 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

Che bello essere nati in luoghi dove si respirava aria di musica.
Io devo essere una mosca bianca, essendo da sempre amante della musica e delle parole di Edoardo Bennato.
Pensate, la mia maestra d'asilo era la mamma di Gaetano Curreri, il leader degli Stadio e sua sorella la mia insegnante di catechismo.
Mia madre fece le magistrali e come "compagno" di classe aveva Francesco Guccini.
Vasco Rossi aveva un negozio di dischi nel mio paese, abbinato ad una radio locale di allora, quante volte ci siamo incontrati prima di "Alba Chiara".
Lo stesso Augusto Dall'Olio mi regalo' un pomeriggio incredibile quando ci venne a trovare mentre provavamo i suoi pezzi con il complessino dei Nuvolari.
Con Luciano Ligabue organizzavamo i tornei di calcio a scuola, e una sera a Correggio facemmo una notturna musicale da ricordarla per tutta la vita (a forza di suonare sulla mia 12 corde ruppi più di 8 corde arrivando un po' zoppo a mattina).
Per concludere Silvia Mezzanotte, cantante meravigliosa, già solista dei Matia Bazar che un giorno si prese la briga di insegnarmi la Lambada.
Che bello essere nati in luoghi dove si respirava aria di musica.

Sono andata via perchè rimanere sempre a Faenza non è che mi interessasse troppo.

Non puoi sempre rifugiarti nella foresta o sulla spiaggia del mare, l'ombra si scioglie ti fa disperare.

Ero una ragazza un po' nervosa ma intelligente, anche se di calcio non capivo niente, forse sarà per questo che non  mi sono sposata.

Ma io guardavo il mondo piangendo, perchè ero contenta, perchè ero contenta, perchè ero contenta.

Ieri la città si vedeva a malapena. Oggi la città si vede tutta intera.

Ieri il mare si scuoteva da fare pena. Oggi il mare ha la barba tutta nera.

Gli elaboratori hanno per sorte di aiutare l'uomo a vincere la morte.

Infatti se il vento dell'inquinamento tende a salire, l'aiutano a morire, e aiutano anche l'amministrazione e il patrimonio forestale in distruzione.

Verrò, verrò è fuori discussione, perchè qualcosa deve pure accadere.

In giro c'è molta rivoluzione, tu sbagli sempre tutto ma soprattutto non mi dai attenzione.

Non vedi tu non vedi, come il mondo sembra brutto, ma posso incontrarti, posso vederti, posso rivederti, un giorno della settimana, anche se abiti in una città lontana.

L'uomo, l'uomo, l'uomo, l'uomo si serve degli elaboratori per migliorare il mondo in cui si vive. Percentuali di particelle solide presenti nell'atmosfera, tutti i dati raccolti sono trasmessi all'elaboratore.

Sapremo quante volte fare l'amore, o quante volte i fiumi in Italia traboccano.

Ma i cittadini di Philadelpia, vivono sotto un cielo pulito.

Io ti segno a dito, e tu segna pure me sono felice!

Che bello essere nati in luoghi dove si respirava aria di musica.

 
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Paradise...

Post n°55 pubblicato il 22 Novembre 2005 da ilredegliuomini

Who kicked a hole in the sky
so the heavens would cry over me?
who stole the soul from the sun
in a world come undone at the seams?

let there be love

I hope the weather is calm
as you sail up your heavenly stream
suspended clear in the sky
are the words that we sing in our dreams

let there be love

come on baby blue
shake up your tired eyes
the world is waiting for you
may all your dreaming fill the empty sky

but if it makes you happy
keep on clapping
just remember i'll be by your side
and if you don't let go, it's gonna pass you by
who kicked a hole in the sky
so the heavens would cry over me?
who stole the soul from the sun
in a world come undone at the seams?

let there be love

 
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Mi sono innamorato di te...

Post n°54 pubblicato il 22 Novembre 2005 da ilredegliuomini

...perché non avevo niente da fare, 
il giorno volevo qualcuno da incontrare 
la notte volevo qualcosa da sognare.

Mi sono innamorato di te 
perché non potevo più stare solo, 
il giorno volevo parlare dei miei sogni, 
la notte parlare d' amore.

Ed ora
che avrei mille cose da fare 
io sento i miei sogni svanire 
ma non so più pensare 
a nient'altro che a te.

Mi sono innamorato dite
e adesso non so neppur io cosa fare, 
il giorno mi pento di averti incontrata, 
la notte ti vengo a cercare.

 
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