Un blog creato da L_irrequieto il 04/12/2007

L_irrequieto

.

 
 
 
 
 
 

ITALIA:

UNO STATO SOVRANO?

 
 
 
 
 
 
 

C'ERA UNA VOLTA: L'IRI

C'ERA UNA VOLTA: L'IRI

 
 
 
 
 
 
 

CORRUZIONE AD ALTA VELOCITA'

TAV: corruzione & criminalità

 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« SULLE INTERCETTAZIONIIMPREGILO: UN PO' DI AZ... »

LETTI E LAVORO: TRA IL RICATTO E LO STUPRO

Post n°43 pubblicato il 06 Marzo 2009 da L_irrequieto

 

C’è una forma di violenza sulle donne di cui poco si parla ma è tanto diffusa: il ricatto sessuale sul posto di lavoro e/o per il posto di lavoro che rappresentano vicende tutt'altro che "frivole"; in ordine di tempo la vicenda più clamorosa riguarda l'istituto di medicina legale di Torino, dove a detta della "gola profonda" (e non ridete!) entravano a farne parte gli amici del "barone", i suoi "fratelli massoni", i parenti e quelle che "la davano" per laurearsi, per lavorare, per fare carriera; in parole povere le mignotte ma per questa categoria, nessuna clemenza, quando penso a loro penso a "carne" e nulla di più.

Il fenomeno dello "stupro/ricatto"  viene agevolato anche con il precariato, con la mancanza di trasparenza nei casi di concorsi, di promozioni e di assunzioni (ed in questo caso la liberalizzazione del mercato del lavoro ha le sue responsabilità), con la mancanza di una normativa nazionale sul mobbing. Le responsabilità politiche, dal PDL al PD, sono gravissime: se da una parte si incentiva il ricorso al precariato e si vuol togliere l'articolo 18, dall'altro si parla di "clientelismo responsabile" e di libero licenziamento per 4 anni per i neo assunti a tempi indeterminato.

Perchè tanto clamore se un immigrato o un italiano, violentano una donna e poi tanta omertà, tanta compiancenza su tutte le violenze, sui soprusi che le donne devono subire per poter lavorare? Forse è ora, che l'8 marzo, alle donne si regalino coltelli piuttosto che mimose? Troppe chiacchiere da salotto mentre le donne subiscono, forse è giunta l'ora di passare ai fatti? In fondo, ne castri uno, ne educhi cento e magari ne salvi altre mille; inoltre con il "corpo del reato",  si potrebbe assicurare un pasto a qualche cane randagio; l'ideale sarebbe tagliare anche i testicoli, ma considerando che in genere le circostanze non permettono di fare un buon lavoro, il minimo dovrebbe essere il glande ed in questo caso si potrebbe fare pure a meno del coltello.

Magari sarà un pò forte come provocazione, ma in mezzo al muro d'omertà che circonda certe vicende, certe "prassi", è uno dei pochi modi di far "rumore".

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 
 
 
 
 

La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini

Leonardo Sciascia

 

Esiste “un rapporto diretto, e anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica.”
Jean-Paul Fitoussi - “La democrazia ed il mercato”

Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 36.


"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa..."


Forse, l’articolo 36 della Costituzione era stato pensato e scritto per evitare che redditi e salari da fame portassero ad una regressione della libertà politica e quindi della democrazia.

 
 
 
 
 
 
 

PREMESSE

OLIGARCHIA ITALIA

QUEI DEPUTATI IGNORANTI

(E SCELTI MALE)

“La colpa è di Fini. Non di Fini Giuseppe, Forza Italia, professione dirigente, convinto che il Darfur sia un frenetico stile di vita. Di Fini Gianfranco (An), e poi di Casini Pierferdi (Udc), Fassino Piero (Ds), Rutelli Francesco (Dl) e ovviamente di Berlusconi Silvio e Prodi Romano; più alcuni altri. Perché — ammissione di Goffredo Bettini, senatore Ds molto potente a Roma—la composizione di questo Parlamento è stata decisa da una ventina di persone. La riforma elettorale-proporzionale- berlusconiana ha aiutato parecchio; anzi è stata una tentazione. In cui i leader sono caduti stilando le liste; e molto peccando in omissione di selezione di personale politico decente. O almeno che segua il telegiornale. O anche che legga i giornali e qualche libro, guardi i tiggì, e pazienza se ogni tanto si fa una canna, o peggio….”

Tratto da::«Darfur? Sono cose fatte in fretta» - Corriere della Sera, 12 Ottobre 2006

 
 
 
 
 
 
 

LEZIONI DI STATO

 LEZIONI DI STATO

 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

L_irrequietofalco482moreninosMAPIER65fast1998webstore2000fiammetta.1963jacopobarnabeilicomodesoloroserosse4gena_genalacky.procinoafrikanoprincipessascarlatta
 
 
 
 
 
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questo blog non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/3/2001. L'autore dichiara che le immagini in questo blog sono tratti e pubblicati dal web e che alcuni titoli e scritti dei post sono di propria produzione, mentre altri debitamente riportati come link dove c'è la notizia sono solo commentati, pertanto declina ogni responsabilità per quello che riguarda i siti ai quali è possibile accedere anche dai collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963