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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 01 Dicembre 2008 da L_irrequieto
 

AGILAVORO:

INTERINALE MADE IN CISL?

L'appetito vien mangiando e così il buon Bonanni, non pago della partecipazione della CISL in Obiettivo Lavoro e dei brillanti risultati ottenuti da IAL-CISL (soldi per la formazione spesi per acquistare Mercedes, lavoratori non pagati e milioni spariti nel nulla) si fa promotore assieme al segretario confederale Giorgio Santini, di AgiLavoro.

11 lug. (Adnkronos/Labitalia) - "Un'agenzia per orientare al meglio i giovani alla ricerca di un lavoro, aiutarli a redigere un curriculum appropriato, effettuare il bilancio delle competenze e, soprattutto, in grado di incrociare efficacemente domanda e offerta di lavoro. E' 'AgiLavoro', l'Agenzia per il lavoro che la Cisl varera' a settembre.
''AgiLavoro - spiega a LABITALIA Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl, grande promotore insieme al segretario generale Bonanni dell'iniziativa - nasce come agenzia del lavoro, come previsto dal decreto 276 del 2003 (la cosiddetta legge Biagi, ndr) e come gia' hanno sperimentato organizzazioni come la Confindustria''.
Ai primi di settembre, aprira' la sede nazionale, immediatamente seguita da 5-6 sedi regionali. Il presidente dell'Agenzia e' Giorgio Caprioli, per anni alla guida della Fim, la confederazione dei metalmeccanici della Cisl."



Dallo statuto di AgiLavoro Srl troviamo che:


"Articolo 2) -La società ha per oggetto l'attività di intermediazione fra domanda ed offerta di lavoro, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. b) del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, e successive modifiche ed integrazioni, comprensiva tra le altre delle seguenti attività: mediazione tra domanda e offerta di lavoro, anche in relazione all'inserimento lavorativo dei disabili e dei gruppi di lavoratori svantaggiati; raccolta dei curricula dei potenziali lavoratori; preselezione e costituzione di relativa banca dati; promozione e gestione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro; effettuazione, su richiesta del committente, di tutte le comunicazioni conseguenti alle assunzioni avvenute a seguito della attività di intermediazione; orientamento professionale; progettazione ed erogazione di attività formative finalizzate all'inserimento lavorativo; esercizio di servizi pubblici per l'impiego, in regime di raccordo, convenzione o cooperazione con le competenti amministrazioni pubbliche.



La Società potrà svolgere, non in via prevalente e senza rivolgersi al pubblico, nel rispetto delle inderogabili norme di legge, qualunque attività commerciale ed industriale, finanziaria, mobiliare ed immobiliare strettamente strumentale al conseguimento dell'oggetto sociale, ivi comprese la stipulazione e l'esecuzione di operazioni bancarie in qualità di cliente di banche, le prestazioni di fideiussioni, avalli, pegni ed ipoteche anche a favore o per obbligazioni di terzi, l'assunzione diinteressenze e partecipazioni sotto qualsiasi forma in altre imprese e società od enti con oggetto uguale, affine o complementare al proprio e l'adesione ad eventuali consorzi per attività imprenditoriali in genere e ad associazioni in partecipazione."


Cosa possa implicare una gestione privata del mercato del lavoro in un Paese dove il lavoro manca, il precariato dilaga, la corruzione ed il clientelismo dilagano e gli effetti che ciò possa avere sulla sicurezza, sulla democrazia generale e quella sindacale in particolare, tratteremo succesivamente ma non non ci vuole molta fantasia per farsi qualche idea in merito.
Vediamo un pò, un sindacato che fa da intermediario tra lavoratori in cerca (tanti, troppi e disperati) e gli imprenditori o simil tali che oramai assumono solo quando non possono delocalizzare (che tristezza per alcuni non poter spostare gli ospedali, le cliniche, le scuole, le fermate del bus, stazioni, porti ed aeroporti in Cina).
Assumere tramite un'agenzia interinale di proprietà di un sindacato non è che magari tramette l'idea, magari chiamiamola illusione, di avere una "garanzia" sui lavoratori? Certo, quanto siano bravi certi sindacati è sotto gli occhi di tutti, c'è un paese in ginocchio, ci sono tanti lavoratori che pensano di essere poveri e sono tristi ma in realtà sono derubati dell'articolo 36 della Costituzione da "certa gente", ed hanno tutti i motivi per essere INCAZZATI NERI!

 
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La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini

Leonardo Sciascia

 

Esiste “un rapporto diretto, e anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica.”
Jean-Paul Fitoussi - “La democrazia ed il mercato”

Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 36.


"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa..."


Forse, l’articolo 36 della Costituzione era stato pensato e scritto per evitare che redditi e salari da fame portassero ad una regressione della libertà politica e quindi della democrazia.

 
 
 
 
 
 
 

PREMESSE

OLIGARCHIA ITALIA

QUEI DEPUTATI IGNORANTI

(E SCELTI MALE)

“La colpa è di Fini. Non di Fini Giuseppe, Forza Italia, professione dirigente, convinto che il Darfur sia un frenetico stile di vita. Di Fini Gianfranco (An), e poi di Casini Pierferdi (Udc), Fassino Piero (Ds), Rutelli Francesco (Dl) e ovviamente di Berlusconi Silvio e Prodi Romano; più alcuni altri. Perché — ammissione di Goffredo Bettini, senatore Ds molto potente a Roma—la composizione di questo Parlamento è stata decisa da una ventina di persone. La riforma elettorale-proporzionale- berlusconiana ha aiutato parecchio; anzi è stata una tentazione. In cui i leader sono caduti stilando le liste; e molto peccando in omissione di selezione di personale politico decente. O almeno che segua il telegiornale. O anche che legga i giornali e qualche libro, guardi i tiggì, e pazienza se ogni tanto si fa una canna, o peggio….”

Tratto da::«Darfur? Sono cose fatte in fretta» - Corriere della Sera, 12 Ottobre 2006

 
 
 
 
 
 
 

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