Lividisulla pelle, nell'anima |
La Presidenza del Consiglio - Dipartimento diritti e pari opportunità ha attivato il numero verde 1522 e sta realizzando un progetto complessivo per dare vita ad un’azione sperimentale, sul territorio nazionale, di contrasto al fenomeno della violenza verso le donne, inteso in ogni sua forma.
in fondo al blog,le ultime storie d'ordinaria follia.
DONNA VIOLENTATA DAVANTI A I SUOI FIGLI E RIPRESA CON IL TELEFONINO.
Pedofilia, prof condannato riammesso a scuola
AREA PERSONALE
I MIEI LINK PREFERITI
I MIEI BLOG AMICI
CHI SONO
Sono uno scricciolo.
Mio padre mi ha lasciato lividi e ferite,molte delle quali sono ancora da guarire.
Sono uscita dal silenzio e nessuno mi ha creduto.Ho urlato e tutti sono tappati le orecchie.La verità fa paura.Mi sono attivata,nessuno ora può fermarmi.
Sono i lividi dell'anima che stentano ad assorbirsi,ma so che posso farcela,credo nello scricciolo.
Questo blog è per ognuna di voi,per chi è già uscita dal silenzio e per chi ancora non lo fa,questo blog è per me perchè in ognuna di voi io trovi la forza di combattere ancora.
MENU
« Messaggio #13 | Messaggio #15 » |
Ancora stuprate e violentate,ancora donne violate,BISOGNA FERMARLI.
Milano, 18 apr. (Adnkronos/Ign) - Una studentessa americana di 20 anni è stata violentata a Milano, durante una serata in discoteca. Per l'aggressione le forze dell'ordine hanno arrestato un egiziano di 25 anni, irregolare. L'episodio è avvenuto poco dopo le 4.
La vittima, insieme a 4 amici, stava trascorrendo una serata nella discoteca 'The Club' in Largo La Foppa, in zona Moscova, quando è stata avvicinata dal suo aggressore: un egiziano noto alle Forze dell'ordine e già espulso in passato dall'Italia su provvedimento del questore di Milano.
Vittima e aggressore si conoscono all'interno della discoteca. Lei è una studentessa americana in Italia per il progetto Erasmus all'Università Bocconi. Lui, invece, non è un cliente abituale: è andato nel locale per sostenere un colloquio di lavoro da barman.
Sarà la descrizione fornita dalla vittima a permettere di arrestare Mohamed El Sheimi noto come Tito. Per l'egiziano clandestino si sono aperte le porte del carcere di San Vittore con l'accusa di violenza sessuale.
(www.adnkronos.it)
«Mi hanno drogata e violentata». È la drammatica denuncia di Fatima S., 27 anni, una donna di origine marocchina, in Italia da un paio d’anni. I medici dell’ospedale Sant’Anna che l’hanno visitata confermano: ha subito lesioni e traumi. E adesso la polizia sta cercando due giovani albanesi che hanno trascorso con lei la notte tra giovedì e venerdì. Una notte folle. Fatima sarebbe stata costretta ad assumere stupefacenti e poi violentata per ore. L’hanno trovata esanime, all’interno di un alloggio di corso Trapani; seminuda, in stato di choc. Un’amica ha chiamato la polizia. Agli inquirenti, non appena s’è ripresa, ha raccontato una storia confusa, con molti aspetti ancora da chiarire.
La giovane avrebbe conosciuto i due albanesi, coetanei, in un locale della zona. L’altra sera, con loro, ci sarebbe stata anche un’altra ragazza, forse di 22, 23 anni. I quattro sarebbero poi saliti nella casa di corso Trapani, con il pretesto di concludere la serata con un ultimo drink. «Prima mi hanno drogato, avevano della cocaina o qualche altra sostanza, magari psicofarmaci - ha detto la vittima - e poi non ricordo più nulla di cosa è accaduto. Sono svenuta, non so nemmeno per quanto. Quando mi sono svegliata, in stato di choc, ero piena di dolori, di lividi». Non appena s’è ripresa, ha iniziato a ricordare qualcosa: un incubo. I due albanesi, in preda a una crisi di violenza, pure loro sotto l’effetto della cocaina, le si erano minacciosamente avvicinati; all’alba hanno lasciato la casa e hanno finalmente lasciato sola la giovane donna. «Prima erano gentili, rispettosi, poi mi hanno aggredito. Non sono stata in grado di difendermi», ha aggiunto Fatima. Non appena è stato possibile, Fatima S. è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna. I medici hanno accertato le violenze sessuali. È partita l’inchiesta e la caccia ai presunti aggressori.
A Torino, l’ennesimo episodio. A fine dicembre, due adolescenti torinesi sono state stuprate da un marocchino, poi arrestato dalla polizia, nel quartiere di Barriera Milano. Costrette a seguirlo, sotto la minaccia di una bottiglia rotta, sugli scalini dell’Asl della zona, a tarda sera. Violentate entrambe. A febbraio, una romena di 17 anni è stata stuprata da un connazionale, non ancora identificato, all’interno della sua abitazione, sempre a Torino Nord.
E la mattina di Pasqua, Sandra Enage, 38 anni, prostituta nigeriana sposata con un italiana, è stata trovata morta, in un’area tra corpo Appio Claudio e corso Lecce. Strangolata e violentata da un killer ancora sconosciuto. I dati ufficiali del ministero degli Interni sulle violenze alle donne sembrano, a Torino, stazionari. Erano 104 le denunce nel secondo semestre 2005, poi scese a 90 nel primo semestre 2006; 121 nel secondo semestre 2006 e a 131 nel primo semestre 2007: nel secondo semestre del 2007 un sensibile calo, a quota 94.
|