Lo Sfoghigno

Di cosa posso parlare che non sembri particolarmente malinconico, o criptato o brusco o troppo frivolo?

Purtroppo, a volte, ho questa spiacevole sensazione che debba piegarmi, plasmarmi all’altrui uso e consumo... poi mi esce una ribellione infinita e finisco per dire e fare tutto all'ennesima potenza. Porca pupazza che fatica gestire un blog… io, per mia indole, sono piuttosto restìa a “raccontare e raccontarmi” su carta o web-carta, non amo mettermi lì a spiegare per filo e per segno, principalmente butto giù parte dei miei pensieri.

A volte appaiono scombinati, privi della premessa o tronchi della conclusione e nel rendermene conto provo a metterci una “pezza”, finendo per rendere ancora meno comprensibile il tutto… Per fare un esempio avrei voglia di raccontare il mio viaggio in quel di Sicilia (ormai datato perché risalente ad agosto) ma so già che non riuscirei a rendere quei momenti con Rossella e Fulvia (che ringrazio ancora prostrandomi ai loro piedi per avermi ospitata con tanta e tale generosità e affetto), vorrei raccontare del mio genetliaco appena trascorso ma … a chi interessa di sentir parlare di terme? Vorrei raccontare dell’incontro fatto con una nuova amica ma … cosa gliene importa alla gente di leggere le mie piacevoli considerazioni su tale persona?!

Vorrei raccontare della cafoneria che alberga in questi siti e nei siti reali, ma….la pigrizia è pigrizia … oppure semplicemente comprendo che devo ancora fare molta strada prima che la mia permalosità si volatilizzi. Ancora oggi ho istinti che fatico a tenere a bada, quello di prendermela per delle cazzate, quella di chiudermi a riccio appena sospetto una “fregatura”, quella di andarmene tacendo rinunciando alla difesa, per reazione a sentenze senza appello. Probabilmente sono una garantista e credo che prima di emettere sentenze si debba fugare ogni più piccolo dubbio, qualora si presenti…di certo non mi metto a far diagnosi di malattie o “presunte” tali, tantomeno a prescrivere terapie o somministrare medicine spacciandole per medicine ed avvelenando invece il malcapitato/a con le “MIE” paranoie e noie. Non sono un Giudice, non sono un Magistrato, non sono un Medico nemmeno un Avvocato, non sono Giusta men che meno Sbagliata. Non mi sento una grande e non sono più bambina, non vinco sempre né ho sempre ragione, a volte forte più spesso ammasso di paure… che faticata non-essere ed essere così tante cose. O forse dovrei dire “che caos”!!

Di nuovo alle prese con problemi di coscienza …la mia! Sto imparando piano piano a non farmi prendere da inutili ed inopportuni sensi di colpa, che non fanno altro che minare ancor di più la precaria stabilità. A chi devo correttezza, fedeltà, lealtà se non a me stessa? E accordandomela risulterò fedele e leale e corretta anche con coloro che, conoscendomi “veramente”, scelgono correttamente, fedelmente e lealmente di essermi amici o più che amici. Per questo mi impegno a sfancularvi non appena ne ravviserò la necessità e non … quando tutto esploderà a causa della saturazione della mia coscienza. 

Qualcuno ci ha capito qualcosa di quanto sopra detto?