Creato da: elladvt il 06/05/2014
...fratello non temere che corro al mio dovere...

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L’AMORAZZO NOSTRO LA RUBRICA DI TONINO

Post n°12 pubblicato il 17 Maggio 2014 da elladvt

Ora che le liste sono chiuse possiamo dirlo: per mesi, il mio amico Omissis e io abbiamo atteso che bussassero alla porta per offrirci un posto da Consigliere comunale che avremmo immediatamente accettato.

Votammo Ettore, prima, e poi Fausto. Subimmo onte, le reggemmo; prese per il culo, le reggemmo; tentazioni di rifuggire lontano, ma rifuggimmo. Difendemmo il quasi indifendibile, con nostro onore e nessun disonore, se non quel poco che di percepito. Saremmo stati fedeli, proni, in tempi di vergogna per i costi della politica, avremmo votato qualsiasi cosa, qualsiasi delibera, qualsiasi ordine del giorno, qualsiasi minchiata ci fosse stata suggerita, senza battere ciglio, fedeli al mandato iniziale nel nome di uno stipendio. Decurtato? Non decurtato? Comunque stipendio.

Nessuno ha bussato alle nostre porte. Una sola, così, adesso, è l’idea nostra, una sola parola d’ordine: dieci, cento, mille Amorazzi nostri!

 
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Facciamo il “punto” IL NOSTRO PROGRAMMA

Post n°11 pubblicato il 17 Maggio 2014 da elladvt

3) il BILANCIO PARTECIPATIVO

Il bilancio partecipativo è il più grande esempio di democrazia diretta, grazie al quale decine di residenti del Comune di Minervino di Lecce potranno condividere le scelte dei “decisori politici”, amministrando, nel vero senso della parola, un pezzo del bilancio comunale. Si tratta di uno strumento propedeutico e di supporto alla redazione del bilancio preventivo che permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l’operato dell’ente, di indirizzare le scelte dell’Amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare o migliorare. Il bilancio partecipativo è anche uno strumento di rendicontazione sociale perché prevede momenti e materiale di informazione rivolti alla cittadinanza, riguardanti l’operato dell’ente, gli investimenti fatti e gli interventi previsti. Questo percorso di partecipazione è supportato dalla comunicazione e dall’uso di strumenti per informare, coinvolgere e per raccogliere le idee e i suggerimenti della cittadinanza. In definitiva, in questo Comune in cui la politica è quanto mai lontana dalle esigenze della popolazione, gli amministratori porteranno le istituzionali nella comunità, condividendo le scelte di governo del territorio con i protagonisti assoluti di un Comune: i cittadini! 

 

4) IL VILLAGGIO DIFFUSO

Immaginate un lembo di terra esclusivo, pulsante e dinamico, animato da piccole e solide entità legate le une alle altre in un percorso tutto teso alla crescita comune e allo sviluppo del territorio; e ancora, teatri a cielo aperto, piazze festanti, spazi vivi, partecipati e interattivi; i ritmi delle tradizioni nelle notti d'estate, i profumi autentici e i sapori familiari in cui si incontrano e si fondono memoria e futuro. È questa l'idea del Villaggio Diffuso nata in seno alla nostra Locomotiva: un laboratorio costruito sui rapporti, sulle collaborazioni, sullo scambio e sul confronto propositivo, fatto di capitale umano, idee e strumenti innovativi. Un Villaggio Diffuso ha bisogno di posti letto che potranno essere assicurati da B&B, appartamenti o affittacamere, già presenti sul territorio comunale, ma che dovranno rispondere a precisi requisiti per entrare a far parte di un ambiente autentico, fatto di case di pregio, ammobiliate e ristrutturate, pensate non per turisti episodici, ma per residenti anche se temporanei. Il progetto ha lo scopo di offrire ospitalità ad un turismo che, altrimenti, resterebbe episodico ed escursionistico, puntando sulla valorizzazione degli edifici di pregio esistenti ed inutilizzati, piuttosto che sulla costruzione di nuovi e, spesso, impersonali complessi alberghieri. La conformazione urbanistica del nostro Comune e l'esistenza di servizi che possono diventare elementi chiave della nuova offerta ricettiva ben si prestato alla nascita del Villaggio Diffuso. Il progetto sarà promosso attraverso una piattaforma digitale accattivante, in grado di garantire il giusto risalto ai servizi offerti, e sarà costruito grazie, soprattutto, al prezioso contributo e alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti fattivamente nel perseguimento dei medesimi obiettivi di sviluppo. Oltre al sito è prevista l'attivazione di un Ufficio informazione, assistenza e accoglienza turistica che avrà il compito di accogliere i visitatori, elaborare i preventivi, formulare pacchetti turistici. In definitiva, il progetto del Villaggio Diffuso metterà in moto una macchina organizzativa complessa in grado di accrescere e migliorare l’offerta turistica, culturale e sociale del territorio.

 

[ CONTINUA]

 
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I CANDI-DATI

Post n°10 pubblicato il 17 Maggio 2014 da elladvt

                          MAGGIO ROSARIO

 Sottufficiale dell'Esercito Italiano, vivo in provincia di Udine ormai da dodici anni. Durante questo lungo periodo di assenza, il pensiero di ritornare a Minervino si è fatto sempre più forte, convinto che l'amministrazione potesse essere migliorata. Così, ho deciso di rimettermi in gioco con un unico desiderio: essere parte attiva della nostra comunità per innalzarla ai massimi livelli, quelli che merita! Non ho esitato a sposare il progetto de La Locomotiva, gruppo unico, giovane e pieno di entusiasmo. Chiedo a voi, responsabili aventi diritto, di accordarmi la vostra fiducia. Agganciatevi a questa Locomotiva, verso traguardi insperati, perché ricordate: Virtuosi è meglio!

 

                                               De Vito DONATELLA

 

 Assistente Sociale di professione, Educatrice di Azione Cattolica di diverse generazioni di minervinesi per vocazione. Si sente parte della Puglia migliore da quando, nel 2008, dopo anni di gavetta, vince il primo bando di Principi Attivi. Nasce, così, la Cooperativa Sociale Mettere le Ali Onlus che gestisce una struttura residenziale per minori e altre iniziative pedagogiche sul territorio. Da allora, vive, sogna, si sacrifica per la realizzazione di questo sogno! Cresce, in questa nuova dimensione, a servizio dei giovani in collaborazione con i Tribunali per i Minorenni di Lecce, Taranto e Bari; collabora con lo staff di Bollenti Spiriti; per alcuni anni, lavora come referente del Servizio Sociale Professionale nel Comune di Minervino per conto del Consorzio dei Servizi Sociali di Poggiardo, mettendoci cuore e passione, imparando, soffrendo molto e pagando in prima persona.

Da un anno, sposata con Arturo, condivide con lui la passione e il servizio per la gente,soprattutto per quella sotto un metro e quella brufolosa.

 

                           FOSCARINI ANTONIO Quanta passione, quanti sogni, quanta bellezza nel vedere dei giovani cimentarsi con il proprio futuro! Sono queste le ragioni per cui sono stato trascinato in questa avventura elettorale. Il giovane cammina più veloce dell'anziano, ma l'anziano conosce la strada: questa eccellente simbiosi porta a grandi progetti, a grandi idee. Ricordo una frase che mi ha aiutato nella scelta della mia candidatura: Anche la vista con il tempo migliora: da giovani vediamo bene, da vecchi guardiamo lontano. Perciò, ai giovani, dico: non stancatevi mai di sognare, questa è la vostra scommessa. Io, un po’ meno giovane, ricordo ai miei coetanei che un paese senza giovani è un paese senza speranza. Date loro fiducia: sarete ricompensati, quanto meno con un sorriso che, di questi tempi, non è cosa da poco.

 

 

 

 
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la parola al Candidato Sindaco ANGELO GUGLIELMO -parte seconda-

Post n°9 pubblicato il 17 Maggio 2014 da elladvt

[...] Voglio illustrare a tutti Voi quella che sarà la nostra campagna elettorale. Innanzitutto, partiamo dalla motivazione che ha indotto ogni componente della lista a mettersi in gioco, del perché abbiamo deciso di metterci insieme per far partire un convoglio di idee e progetti che vanno verso una direzione unica: il benessere e la crescita del nostro Comune. Crediamo fermamente che ci sia la possibilità e la necessità di dar vita ad un Comune migliore, che la forza e la voglia di cambiare le cose debbano essere frutto del nostro impegno, della nostra partecipazione, della nostra motivazione. Nei prossimi comizi illustreremo nel dettaglio ogni punto del programma. Voglio che la nostra forza vi si comunichi, voglio che quando si parla de La Locomotiva risalti subito quel senso di movimento, di cambiamento e di rinnovamento che sono lo spirito e la ragione per le quali abbiamo deciso di intraprendere questo cammino e di accettare questa sfida. La Locomotiva perché il nostro sarà un percorso di crescita lungo, ma costante. La Locomotiva perché pensiamo che ogni cittadino che paga il biglietto attraverso le tasse e attraverso il proprio impegno debba, poi, ricevere servizi degni di questo nome. La Locomotiva perché su questo treno non ci saranno distinzioni di classe o di appartenenza. Insomma, una Locomotiva in cui ci sia spazio per tutti, in cui ogni cittadino possa esprimere liberamente le proprie idee attraverso pubbliche assemblee. Vogliamo essere il volano di un cambiamento culturale necessario che faccia capire a tutti il fallimento della vecchia politica, guardare al futuro, avendo fatto tesoro delle esperienze del passato, attuare politiche giovanili in grado di permettere alle nuove generazioni di trovare soddisfazione nel luogo in cui  sono nate e cresciute. Vogliamo un Comune in grado di dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini, che si sforza di attrarre investimenti, capitali e imprese. Vogliamo che il rispetto delle regole non sia un'imposizione dell'Amministrazione comunale, ma sia un reale valore aggiunto a vantaggio di ciascun cittadino. La Locomotiva perché abbiamo ben chiaro il nostro punto di partenza e altrettanto il nostro punto di arrivo. Una Locomotiva pulita che, in ogni suo spostamento ed in ogni sua iniziativa, abbia in testa il rispetto dell'ambiente in ogni sua forma, attraverso una gestione dei rifiuti seria che ci tuteli realmente dal pericolo inquinamento e che diventi addirittura fonte di ricchezza. [CONTINUA]

 
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RACCONTO IRONICO

Post n°8 pubblicato il 14 Maggio 2014 da elladvt

La cosa che più odio al mondo è scoprire di aver avuto ragione. Gli attori in
scena hanno iniziato a recitare la loro parte, come da copione, e credetemi,
speravo davvero di aver torto questa volta.

Nel paese delle meraviglie c'è il gladiatore che regna ormai da due lustri,
che inizia ad elencare con orgoglio i risultati  ottenuti durante il suo
impero. Con la sua bella maschera di bronzo continua a far finta di non capire,
che non sono le battaglie vinte che gli vengono contestate, ma il modo in cui
le ha gestite e il rapporto disastroso che ha avuto con la sua gente,
mostrandosi spesso altezzoso, irriconoscente e rancoroso. Si aspetta con ansia
di sapere chi sia il suo successore, ancora non si è capito. Dal monte S.Anna è
pronto a fargli lo sgambetto il Fausto Furioso pronto a vendersi l'anima al
diavolo pur di battere l'eterno rivale. Nell'ultimo lustro non c'era e se c'era
dormiva. Pronto a votar sempre contro per partito preso e dimenticato dai suoi
stessi servitori, che han pensato ad un certo punto che fosse un'entità
astratta, una leggenda, un animale mitologico. Il primo è andato "oltre"
fotocopiando il nome della lista del delfino mancato di Arcore, il secondo ha
tra le sue fila direttamente un candidato alfaniano dell'ultima ora. Una sfida
nazional-europea tascabile tra FI e NCD.

Sullo sfondo ci sono due giovani liste, ognuna con la sua storia politica alle
spalle ma ricca di belle facce (non proprio tutte). Il Principe delle Fogge e
il Gigante Buono. Entrambi sono scesi in campo con l'aria di chi non ha nulla
da perdere e sembrano apparentemente lontani da queste squallide beghe da
palazzo, che ormai puzzano di vecchio. Se riusciranno a giocar bene le loro
carte senza abbassarsi ai livelli dei soliti signorotti di corte si potranno
togliere qualche soddisfazione.

 

Sono un umile spettatore, seduto nelle ultime file a godermi lo spettacolo.

Mi sia concesso di esprimere un giudizio sul film che stanno proiettando, sperando
davvero di assistere speranzoso a una commedia con un bel finale e non una
tragedia shakespeariana in cui alla fine non vince nessuno, ma a perdere è solo
il paese.

 
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