Creato da Lucedoriente23 il 18/09/2007

Lucedoriente

L'oasi di Luce

 

PREGHIERA CELTICA

Possa la strada 
venirti incontro...
Possa il vento 
sospingerti dolcemente...
Possa il mare 
lambire la tua terra
e il cielo coprirti di benedizioni...
Possa il sole
illuminare il tuo volto
e la pioggia scendere lieve
sul tuo tempo...
Possa l'essenza di ogni cosa
tenerti nel palmo
della sua mano
fino alla prossima volta
che ci incontreremo...

 

MEDITAZIONE TAOISTA

  Chiudi gli occhi e vedrai con chiarezza
  Smetti di ascoltare e sentirai la verità
  Resta in silenzio e il tuo cuore potrà cantare
  Non cercare il contatto e troverai l'unione
  Sii quieto e ti muoverai sull'onda dello spirito
  Sii delicato e non avrai bisogno di forza
  Sii paziente e compirai ogni cosa
  Sii umile e manterrai la tua integrità                                          

 

IL CANTO DEL LAMA

Possa lo Spirito elevarsi
il Cuore e i Sensi risvegliarsi
e la Mente arrendersi e annullarsi

ChristmasCandlebyainabarad.gif Christmas Candle by ainabarad image by giants29

Longevity Symbol Chinese Calligraphy Painting

 

PACE


Solo chi è in pace
con se stesso
conosce la vera pace
e può diffonderla nel mondo

 

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A quando l'Era dell'Acquario?

Post n°189 pubblicato il 02 Giugno 2011 da Lucedoriente23
 

In Arabia Saudita, nel mezzo del deserto, è stato realizzato uno dei più grandi allevamenti di vacche da latte del mondo (35000 capi) e sicuramente il più costoso, per realizzare le condizioni ideali per gli animali in un ambiente così ostile. Questo è stato il motivo di un viaggio di lavoro di un amico, il quale al ritorno ci ha raccontato la cosa che lo ha colpito di più: in quattro giorni non ha visto nemmeno una donna. Negli alberghi, negli ambienti di lavoro, e nemmeno per strada. Stentavo a crederlo, e ancor meno riuscivo a credere che fosse proibito alle donne anche la guida dell’auto, anche se velate.
Ma ho dovuto crederci, quando, scettica cercavo conferme su internet. Ne ho trovate a bizzeffe, inclusa una news freschissima, pubblicata da numerosissime fonti, con tanto di video su youtube:

ARABIA SAUDITA VIDEO DONNE SENZA PATENTE - Una giovane donna saudita arrestata per aver guidato una macchina, è stata liberata dopo aver firmato una scusa pubblica. In Arabia Saudita infatti è vietato per le donne guidare l'automobile. Si chiama Manal Sharif la donna assunta a simbolo della richiesta di emancipazione delle donne saudite: è stata costretta a firmare un documento in cui definisce un errore aver guidato e acconsente a a rinunciare alla sua lotta per la patente alle donne. Lei stessa aveva caricato sulla Rete un video provocatorio in cui si era fatta filmare mentre guidava una macchina. Ma non finisce così. Altre donne hanno annunciato per il prossimo 17 giugno una giornata di protesta nazionale. Sulla Rete continuano ad aumentare video di donne che si mettono alla guida sfidando le autorità. Per circolare in macchina le donne saudite sono costrette, se se lo possono permettere, a pagare un autista. Le altre devono sperare in u passaggio da parte di un membro maschio di famiglia o di qualche amico. E' un retaggio della tradizione islamica, questo, che in Arabia viene rispettato con la minaccia della galera. E' una battaglia che ha molti risvolti: recentemente una donna ha denunciato l'autista che aveva preso appositamente per aver tentato di stuprarla. (mercoledì 1 giugno 2011)"
Leggo però anche che molti maschi si stanno organizzando per il 17 giugno: su facebook si propongono pene corporali per le donne che verranno trovate alla guida, vedi "Campagna dell'Iqal", la corda che i sauditi usano per il copricapo, anche per frustare. Il giornale algerino El Watan riferisce nella sua edizione online, che alcuni propongono di regalare casse intere di iqal ai giovani e di farli piazzare lungo le strade del paese per percuotere le impertinenti che oseranno mettersi alla guida. In tanti si sono già attrezzati: c’e’ stato un vero assalto ai negozi, e i prezzi dell’iqal pare addirittura siano sensibilmente aumentati.

Il divieto alla guida non è purtroppo la sola restrizione imposta alle donne in un paese dove la donna non può fare NULLA senza l'autorizzazione di un tutore maschio (padre o chi per lui) da cui dipende per la vita intera.
Ma chi si occupa dei diritti umani di queste donne trattate nel loro paese come da noi nemmeno i cani? Nessuno. Nessuno nel mondo islamico, che reprime brutalmente ogni loro tentativo di farli valere. Nessuno nel mondo occidentale, troppo impegnato nelle guerre per un petrolio da cui disgraziatamente non ha mai saputo/voluto emanciparsi, troppo impegnati anche pacifisti e pseudo-pacifisti, presi dal loro odio per l'occidente per interessarsene, i quali lottano sì per i diritti umani, ma non per quelli delle donne, che sono la "metà del cielo", ovvero il 50% della popolazione più oppressa del mondo, almeno in certe realtà.

Dunque come riusciranno queste donne ad emanciparsi, a fare il grande salto da oggetto di proprietà maschile a persona umana?
Forse internet potrà essere il grande catalizzatore della trasformazione?
Auguriamocelo!

 
 
 

Il ciclo della vita

Post n°188 pubblicato il 17 Maggio 2011 da Lucedoriente23
 

"Sorridere è vivere come un'onda, o una foglia, accettando la sorte.
E' morire a una forma e rinascere a un'altra.
E' accettare, accettare, se stesse e il destino."
(Dialoghi con Leucò, C. Pavese)

Ogni cosa, animata o inanimata, 
nasce in una forma e, terminato il suo ciclo,
muore, per rinascere poi in altra forma.




(fotografia di OresteLesca)

In quale forma rinascerò? Un cigno forse?
Sorridere, accettare se stessi e il proprio destino,
lasciar morire il passato ogni giorno e ogni giorno,
come nuovi, proseguire nel proprio cammino
con occhi autentici e puri, come quelli di un bambino. 



Poiché non sappiamo quando moriremo si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile. Però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita. Forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna. Forse venti… eppure tutto sembra senza limite... (Paul Bowles, da Il té nel deserto)

 
 
 

L'umano e il Divino

Post n°187 pubblicato il 19 Aprile 2011 da Lucedoriente23
 


Noa e Khaled,
una voce israeliana e una voce araba, insieme, pacificamente.

Ma la Pace, che nasce dal rispetto reciproco, come possiamo quotidianamente constatare, rimane un'utopia.
Siamo umani, troppo umani, e perciò soggetti alle passioni, in balia di ideologie spesso travolgenti, di  innamoramenti che hanno come conseguenza il rifiuto, se non il disprezzo, di tutto ciò che è diverso dall’oggetto d’amore.
Siamo umani, così umani che tanto più amiamo, tanto più tende ad emergere la nostra crudeltà, il nostro fanatismo.

E’ primavera, tempo di semina…
Stagione favorevole per coltivare il seme della tolleranza, della comprensione, dell’equilibrio, il seme di una più ampia visione del mondo che ci permetta di vedere i nostri errori e i nostri limiti prima di quelli degli altri ed elevarci verso un più alto livello di coscienza, ovvero verso il lato divino che c’è in noi, che è davvero al di sopra delle parti, che è puro rispetto del Tutto.
E quando il seme sarà germogliato anche nel giardino dell’ultimo intollerante del mondo, allora forse, finalmente, scopriremo che la Pace non è utopia, e comprensione e rispetto  reciproci saranno mete raggiungibili.

 
 
 

Limiti

Post n°186 pubblicato il 08 Aprile 2011 da Lucedoriente23
 

Non conosciamo mai
la nostra altezza
finchè non siamo
chiamati ad alzarci


(Decollo, foto di Oreste Lesca) 

E, se siamo fedeli
al nostro compito,
arriva al cielo
la nostra statura


(In volo, foto di Oreste Lesca)

L'eroismo che allora recitiamo
sarebbe di ogni giorno
se noi stessi la schiena non curvassimo
per timore di essere dei re.
(Emily Dickinson)

"La Mente pone limiti che il Cuore può spezzare."
E i limiti che il Cuore non spezza? 
E'
sempre lei, la Mente che li può superare...
E quanto ai limiti che nè la Mente nè il Cuore possono oltrepassare?
Lo Spirito può.
Come?
Accettandoli.

 
 
 

Il vero pacifista

Post n°185 pubblicato il 28 Marzo 2011 da Lucedoriente23
 

"Se fossi un vero pacifista scenderei in piazza contro la guerra, ma se fossi un pacifista vero scenderei in piazza anche contro Gheddafi, e se fossi un pacifista verissimo scenderei in piazza per difendere i ribelli, i quali però sparano e dunque dovrei - se fossi davvero un pacifista - scendere in piazza per convincerli a deporre le armi, ma se loro deponessero le armi Gheddafi li annienterebbe con le sue armi, a meno che prima non venisse annientato con le armi di chi gli sta facendo la guerra perché vuole difendere i ribelli che anch’io voglio difendere perché sono un pacifista…
O almeno credevo di esserlo."
(Iena)

Il vero pacifista sa che non sarà mai un vero pacifista senza rinunciare a schierarsi da una parte, quale che sia, inclusa quella del pacifismo stesso.
Il vero pacifista sa che la Pace è un’utopia, o meglio un’invenzione dell’uomo, che l’uomo stesso è troppo umano per rendere reale.
Il vero pacifista forse non esiste. Ma se esiste, è colui che lungo il cammino è stato assillato in più di un’occasione dal dubbio di non esserlo più, e con questo sacro dubbio ha proseguito il suo percorso.

Chi è il vero pacifista? 



Eccone uno splendido esemplare!    (foto di Oreste Lesca)

 
 
 

PER MUKHTAT MAI



Simbolo di un'emancipazione
fallita, in realtà dove la metà
della popolazione, quella non
violenta che non imbraccerà
mai le armi per difendere i
suoi diritti calpestati, è
destinata a soccombere.

 

IO DONNA

 

FRIDA

 

 

BERTHE

 

 

TAMARA

Tamara de Lempicka em seu estúdio, em 1924
«Avevo un principio:
non copiare mai.
Crea uno stile nuovo,
colori chiari, luminosi;
scopri l'eleganza nascosta
nei tuoi modelli.»

 

ARTEMISIA

 

GEORGIA

Georgia O'Keeffe American, 1887-1986 Red Hills with Flowers


"Georgia con il suo puro profilo contro il legno scuro delle pareti, calma e luminosa, con i capelli dritti e neri raccolti in un nodo sulla nuca, le mani forti e bianche, che toccavano e sollevavano tutto, perfino un uovo sodo, come se fosse un essere vivente, mani lente e sensibili che uscivano dal vestito bianco e nero, sempre bianco e nero. "  (Doroty Brett)

 
 







 
 
 

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