Creato da Verginello_71 il 13/06/2006
Blog a senso unico
 

CRAZY PIC OF THE WEEK

 

Prendere un po' d'aria...


 

 

Area personale

 
 

FACEBOOK

 
 
 

Ultime visite al Blog

 
selly2pemberton69stellacometaxxxxitalia001stella70_35mafra2303itaca00mascioccoglinda_86xxxroby.ju29bart06Verginello_71nick78_4terrafuocoariaFriz.0
 

I miei Blog Amici

 

STO ASCOLTANDO...

 

GREEN DAYS - "AMERICAN IDIOT'"


 

 

STO LEGGENDO...

 

STEPHEN HODGE - "I MANOSCRITTI DEL MAR MORTO"

INDRO MONTANELLI - "I CONTI CON ME STESSO"

GLENN COOPER - "LA BIBLIOTECA DEI MORTI"

 

STO GUARDANDO...

 

CLINT EASTWOOD - "GRAN TORINO"

 

STO GIOCANDO...

 


SEGA - "VIRTUA TENNIS 2009"

 

CALCINCULO

 

Calcinculo VIRULENTO a tutti quei tg che fanno servizi giornalistici su come la gente si sia lasciata prendere dal panico in merito all'influenza suina. Fatto sta che il panico è venuto perchè i tg ne hanno parlato. Troppo e a sproposito.

 

PERLE DI STITICHEZZA

 

"Sono convinto quanto voi dell'accanimento giudiziario contro Berlusconi, ma non dobbiamo lasciare nemmeno il minimo sospetto sulla volonta' del Pdl di accertare la verita' sulle stragi di mafia. Se ci sono elementi nuovi, santo cielo se si devono riaprire le indagini, anche dopo 14-15 anni! .,,
(Gianfranco Fini)

 
 

 

 
« Mai distrarsi!C'erano una volta i sogni... »

C'erano una volta gli incubi...

Post n°34 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da Verginello_71

Presumo che tutti abbiano fatto (o facciano) brutti sogni. Terribili, angoscianti, soffocanti. Ricordate il vostro peggiore incubo notturno? Io si, lo ricordo bene e lo ricorderò sempre. Probabilmente mi accompagnerà nella tomba. Ogni tanto mi capita di sognare di essere inseguito da cani. O lupi. E c'è quella sensazione soffocante di non riuscire a correre. Di sentire i piedi pesanti come macigni, di non avere il fiato per urlare e sentire la propria voce rimanere imprigionata fra i denti. Una corsa al rallentatore, mentre i cani/lupi si avvicinano. Di solito mi sveglio dimenandomi, poco prima che mi raggiungano/azzannino. Oppure il rumore dei miei lamenti nel sonno, finisce per svegliarmi. Una volta non fu così. E non c'erano cani. O lupi. C'era solo una leonessa. Enorme. Almeno a me pareva enorme. Non ricordo i dettagli. Ricordo solo che dopo l'ennesima corsa al rallentatore, alla fine il felino mi azzannava un polpaccio. Io cadevo gridando..ma dalla mia bocca non usciva nessun suono. Solo un sibilo, l'urlo di un muto. Di uno a cui è stata mozzata la lingua e tagliate le corde vocali. Ricordo bene il rumore che facevano le mie ossa che si spezzavano e sbriciolavano sotto i morsi furiosi e letali della leonessa. Sentivo i tendini stridere e saltare come elastici tesi tagliati all'improvviso, sentivo la carne lacerarsi. E mentre urlavo e morivo sbranato vivo, nel sogno la mia mente pensava. "Io dovrei essere morto, mi sta sbranando vivo!". Non male eh? Ma non è questo il mio peggiore incubo. Questo non è paragonabile, per quanto orribile. Ricordo anche il contesto (e quindi il presumibile motivo) che favorì l'incubo. Non ricordo quando lo feci, mi pare una decina d'anni fa, ma non ci giurerei. Ricordo solo che poche settimane prima dell'incubo, ebbi una lite con mio fratello, abbastanza accesa. Nulla di che a dire il vero, anche se non ricordo il motivo della lite. Raramente io e mio fratello (di sei anni più vecchio di me) litigavamo. Ci pigliavamo per il culo, magari volava qualche calcio o scapaccione. Ma non abbiamo mai avuto liti furiose, rabbiose.

Siamo in una stanza abbastanza grande. Le pareti sono bianche, così come il pavimento. La stanza pare una di quelle open-room tipiche delle discoteche: ci sono molti divanetti, di un colore scuro che non ricordo (nero o grigio). I divanetti sono disposti a ferro di cavallo, al centro un tavolino basso e dello stesso colore dei divanetti. Dietro ai divanetti, una lunga vetrata. Lunga quanto la parete. Celata da tende bianche. La stanza dovrebbe essere luminosa, vista l'enorme vetrata. Per assurdo, non lo è affatto; sembra quasi in penombra. Sembra un film in bianco e nero. Mio fratello è seduto sui divanetti, io lo raggiungo. Cominciamo a parlare, ma ben presto il dialogo diventa lite. Veniamo alle mani, volano pugni, graffi, calci. Ad un certo punto, mi sale una furia incontrollabile. Ma è più che furia, è qualcosa di molto simile all'odio. Con un balzo gli salto addosso e lo spingo, lui cade di schiena su uno dei divanetti. Gli salgo sullo stomaco. Lui si dimena, scalcia, agita le braccia tentando di sbilanciarmi. E più si agita, più m'incazzo. Vedo le mie mani afferrargli il collo. E stringere. Stringere. Lui si agita sempre di più. Ma io stringo. Stringo. Comincia a diventare paonazzo, vedo le sue orbite gonfiarsi, le vene irrorarsi. Mi fissa con uno sguardo di terrore e sorpresa. Io stringo. Continuo a stringere. Mentre lo faccio digrigno i denti, questo è un particolare che ricordo bene, purtroppo. Quando mi rendo conto di quello che sto facendo, è ormai troppo tardi. Mio fratello giace esanime, con gli occhi rivoltati all'insù e della saliva che gli esce dalla bocca... L'ho strangolato, a mani nude. Comincio a urlare, a scrollarlo.  - Dio, che cazzo ho fatto! Non, non è vero! - Sento il terrore striscirami lungo la schiena, sono fradicio di sudore, sento il cuore martellarmi nelle tempie. Di più, sembra che voglia esplodermi dal petto. Urlo, urlo con tutta la voce che ho in gola. Mi sento soffocare, mi sembra di affondare, di venire risucchiato in un baratro di dolore e senso di colpa. Mi sveglio di soprassalto, urlando. Le lenzuola sono finite in mezzo alla stanza; sul letto pare sia passato un tornado. Ansimo. E singhiozzo, come saprebbe fare solo un bambino. Sono un lago di sudore e tremo. Gemo. Cerco affannosamente l'interruttore, un appiglio al reale che mi confermi che quello che ho fatto, non l'ho mai fatto... Inutile dire che non mi sono più riaddormentato; inutile dire che ho passato i due successivi giorni (e relative notti) in preda ad un'angoscia ed a un senso di colpa che non potete immaginare. E spero per voi che non possiate immaginarlo mai... Questo è, al momento, il peggiore incubo notturno che io abbia mai fatto.

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963