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IL SUICIDIO NELLA VISIONE DELLO SPIRITISMO

Post n°216 pubblicato il 11 Febbraio 2013 da brasilianis
 

SUÍCIDIO - UNA VISIONE SPÍRITICA

Dare fine alla propria vita, desistere di tutte le possibilità, per una possibile pace, è il cammino che molti seguono, di forma cosciente o non; ma,  invece di  mostrarsi una soluzione, trasformasi in un lungo cammino di dolore, sofferenza e liberazione.

Francisco Aranda Gabilan

Matéria estratta del suo libro Tra  il Peccato e l’Evoluzione

È impressionante e persino domandi spaventato che teniamo(dobbiamo) che chiamare di “attuale” il tema relativo al suicidio, sia volontario, sia indiretto. Ma, lamentevolmente, è attuale davvero: è un male crescente, raggiungendo tutta umanità.

Sua occorrenza sempre fu costante, fin dal  passato remoto e in tutti i seguimenti sociali e etnici, persino, bambini. Esistono racconti di suicídi, tanto individuali, quanto collettivi, in varie culture indígeni

Quindi la sua attualità. Altronde, non è per altra ragione che il tema è oggetto di preoccupazione di antropologi, sociologi, medici, psichiatri, psicologi, infine di tutti i rami di scienza dell’Essere – e ovviamente, degli Spíritisti, sempre attenti alle piaghi dell’umanità.

É esempio di ciò il número di conferenze, dibattiti e articoli che sollecitano agli spiritisti sull’argomento, includendo il numero di che sempre sorgono sullo stesso tema. Vale dire, in una parola: se há domande, é perche il tema necessita di ampio studio.


1. Come gli Spiriti e lo Spiritismo considerano il suicídio?

R: Usando unicamente gli insegnamenti degli Spiriti constanti della Codificazione,il suicídio viene considerato come un crimine agli occhi di Dio (Cielo e l’Inferno, cap. 5), e che importa in una trasgressione della Legge Divina (Libro degli Spíriti, domanda 944) e costituisce sempre una mancanza de rassegnazione e sottomissione alla volontà del Creatore (lo stesso, domanda 953-a). Così, “giammai l’uomo tiene il diritto di disporre della vita, siccome solo a Dio spetta ritirarlo della cattività della Terra, quando lo giudiche opportuno. Il suicida è come Il prigioniero che evadesi della prigione, prima di compiuta la pena; quando preso di nuovo, è più severamente trattato. Lo stesso si dá con il suicida che giudica scappare alle miserie del presente e tuffa in disgrazie maggiori” (Vangelo Secondo lo Spiritismo, cap XXVII, tratto 71)


2. Perche gli Spiriti trattano di questo argomento con certa costanza?^

R: Inizialmente, come abbiamo già affermato, perché esso è tema sempre attuale, poiche il suicidio è marca costante di nostra civilizazzione; secondo, che è il più importante: la dottrina degli Spiriti, ha un carattere consolatore assoluto: atraverso il fatto medianico (nelle parole del cultissimo Herculano Pires, il fatto medianico è letteralmente una seconda risurrezione) lo spirito ritorna alla carne, non quella che há lasciato nel tumolo, ma quella del medium che gli offre, in un gesto di amore, l’ opportunità di ritorno ai cuori che ha lasciato nel mondo (Medianità, cap 5), é permesso che i própri suicidi vengano dirci che loro non sono morti e affermano che non solo non hanno risolto il problema che  ha portato loro all’atto estremo, come ancora stanno “vivi” e con due problemi:  l’antico e il nuovo, generato dalla violazione delle leggi della Vita. Così, lo Spiritismo lavora preventivamente para que le persone sappiano delle responsabilità in praticare atti che possano aggravare sua situazione futura e non per condannarle al martírio eterno.


3. Quali le cause che portano  l’Essere al suicídio?

R: L’incredulità, la mancanza di fede, il dubbio, le idee materialiste. Insomma, credere che il Nulla è il futuro, come se il Nulla potesse offrire consolazione, come se fosse rimedio per suppostamente accorciare la sofferenza, credenza che, in verità, si costituisce in codardia morale.

4. Quali le conseguenze del suicidio per lo Spírito?

R: In primo posto, è bisogno schiarirsi che il suicídio non cancela l’errore commesso, ma, al contrário, invece di una avrá due; in secondo, che lo Spirito, quando si dá conto dell’atto commesso, constata che niente ha valso, restando letteralmente delluso con gli effetti ottenuti e che non erano quelli cercati, poiché si certifica che la vita non si ha estinto e che continua più reale che mai. Terzo, e che è abbastanza doloroso, il suicídio aggrava tutte le sofferenze: “dopo di prolungati supplizi, nelle regioni purgatorie, frequentemente, dopo diverse tentative frustrate di rinascimento, riscattano il corpo di carne, ma ne trasportano deficienze del corpo spirituale, cui armonia hanno ruzzolato. In questa fase, esibono cervelli ritardati oppure malattie nervose oscure”, secondo Emmanuel in Leggi di Amore, capitolo VI.


5. Allora, non ha speranza di recuperazione per il suicida?

R: Chiaro che ha – totale! Dio è Amore e Egli assente a tutte le Creature la maggiore espressione della Sua Bontà Infinita: la possibilità di gli Esseri evoluire sempre, incessantemente; permette che le esistênze si succedano offrendo le oportunità infinite di reajuste e riforma; e ciò è possíbile attraverso del più effettivo veicolo della Legge di Evoluzione: la reincarnazione.

Pertanto, i famigliari del suicida di ieri o di oggi non esasperarsi, al contrário, mantengano viva la speranza di che è possíbile la remissione delle falli e che il Padre di Misericórdia propiziará i mezzi di fare con che il próprio autore dell’atto estremo si riconosca Spírito Eterno e indistruttibile, e che la calma, la rassegnazione e la fede saranno i più sicuri preservativi contro le idee autodestruttive. Non sará eccesso che si ripetta loro: Dio è Bontà Infinita e, pertanto, non permette che Sue Creature soffrano indefinitamente e che questa sofferenza potrá essere abbreviata più rapidamente grazie le orazioni sincere e piene di amore di tutti quanti vogliono che si restabilisca il Bene.

 

Scusatemi gli errori di grammatica nella mia traduzione.Alcuni accenti strani nel testo tradotto in italiano sono del testo in portoghese, siccome la parola è uguale o simile nelle due lingue ed io ho conservato una parte della parola modificando solamente quella che era diversa.

                                                                       Brasilianis

Pubblicato nella Rivista Spiritismo e Scienza 11- pag 06 a 08



 
 
 
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