Area personale
CHI SIAMO
L’ Associazione Secolare “Missionari Francescani del Rosario” si è riunita per la prima volta nel 2009 presso l’ospedale civile di Caserta. Si desiderava dar vita ad un’associazione di laici che vivesse nel mondo la missionarietà propria che scaturisce dal Battesimo, nella semplicità francescana, evangelizzando attraverso la preghiera del Rosario. Primo assistente spirituale dell'associazione è fra Rosario Perucatti ofmcap, ex cappellano dello stesso ospedale. Fra Rosario ha riunito intorno a sé volontarie e volontari ai quali ha dato mandato di recitare il santo Rosario della Madonna di Pompei insieme agli ammalati e ai loro familiari nella sala di attesa della rianimazione e nei vari reparti dell’Ospedale. Lo stesso fra Rosario ha poi dato vita ad una catechesi mariana, attraverso la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, “Rosarium Virginis Mariae”, cui tutti erano chiamati a partecipare per acquisire una maggiore conoscenza del Rosario. Alla Missionaria dell’Immacolata Padre Kolbe Lucia Corcella, poi, è stata affidata una ulteriore catechesi sul valore ed il significato della missionarietà. È nata, infine, la tradizione di Solennizzare la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre: durante la Celebrazione Eucaristica, viene consegnato il mandato missionario a coloro che entrano a tutti gli effetti nell’Associazione. Oggi, l'“Associazione Secolare missionari francescani del Rosario”, nata dallo spontaneo desiderio di portare la parola di Dio ai fratelli, ha raggiunto una sua forma statutaria e continua ad operare anche al di fuori dell’ospedale e si offre a quanti sentono il desiderio di pregare.
Cerca in questo Blog
Menu
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
« Il Vangelo | Il Vangelo » |
Post n°1613 pubblicato il 01 Settembre 2016 da mfr_caserta
Vangelo Lc 5,1-11 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Parola del Signore Commento su Luca 5,1-11 Prendete il largo. Pietro e i suoi compagni sono rassegnati ad una giornata partita male, senza nemmeno un pesce raccolto per la sopravvivenza. Rassettano le reti, scoraggiati e innervositi da quel perdigiorno che raduna tanta gente parlando di Dio. Sono pii israeliti e praticanti, probabilmente, ma non hanno certo tempo da perdere in un momento di crisi: la fatica del lavoro è l'unica priorità.Prendete il largo . Si sentono dire dal profeta improvvisato e Pietro non sa se dare una rispostaccia. Garbatamente accetta l'invito, forse con la sottile soddisfazione di vedere la faccia del profeta imbarazzata per l'ennesima pesca a vuoto. Nessun pescatore getta le reti di giorno, dopo avere faticato tutta la notte. E invece. Prendete il largo. Se imparassimo a fidarci di Dio! Se la smettessimo, nella vita e nella Chiesa, di lamentarci per tutte le cose che non funzionano, per i risultati scadenti, per le iniziative che non funzionano! Se avessimo il coraggio di osare l'impossibile, di andare senza paura, di fidarci, infine. Pietro e gli altri sono sconcertati e cadono ai piedi del profeta. Che dire? Sentono la distanza fra la loro poca fede e la sua immensa grandezza. Come noi.
|
https://blog.libero.it/MFRCaserta/trackback.php?msg=13445374
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
Inviato da: desaix62
il 01/09/2016 alle 10:52
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 25/08/2016 alle 11:48
Inviato da: desaix62
il 27/07/2016 alle 09:34
Inviato da: generazioneottanta
il 15/07/2016 alle 14:05
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 20/04/2016 alle 18:45