Area personale
CHI SIAMO
L’ Associazione Secolare “Missionari Francescani del Rosario” si è riunita per la prima volta nel 2009 presso l’ospedale civile di Caserta. Si desiderava dar vita ad un’associazione di laici che vivesse nel mondo la missionarietà propria che scaturisce dal Battesimo, nella semplicità francescana, evangelizzando attraverso la preghiera del Rosario. Primo assistente spirituale dell'associazione è fra Rosario Perucatti ofmcap, ex cappellano dello stesso ospedale. Fra Rosario ha riunito intorno a sé volontarie e volontari ai quali ha dato mandato di recitare il santo Rosario della Madonna di Pompei insieme agli ammalati e ai loro familiari nella sala di attesa della rianimazione e nei vari reparti dell’Ospedale. Lo stesso fra Rosario ha poi dato vita ad una catechesi mariana, attraverso la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, “Rosarium Virginis Mariae”, cui tutti erano chiamati a partecipare per acquisire una maggiore conoscenza del Rosario. Alla Missionaria dell’Immacolata Padre Kolbe Lucia Corcella, poi, è stata affidata una ulteriore catechesi sul valore ed il significato della missionarietà. È nata, infine, la tradizione di Solennizzare la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre: durante la Celebrazione Eucaristica, viene consegnato il mandato missionario a coloro che entrano a tutti gli effetti nell’Associazione. Oggi, l'“Associazione Secolare missionari francescani del Rosario”, nata dallo spontaneo desiderio di portare la parola di Dio ai fratelli, ha raggiunto una sua forma statutaria e continua ad operare anche al di fuori dell’ospedale e si offre a quanti sentono il desiderio di pregare.
Cerca in questo Blog
Menu
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
Messaggi del 11/08/2016
Post n°1597 pubblicato il 11 Agosto 2016 da mfr_caserta
Dal Vangelo secondo Matteo (18,21-19,1) In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». Parola del Signore
Pietro fa il generoso, proponendosi di perdonare fino a sette volte. E, in effetti, è un grande gesto quello che fa. Immaginatevi: un amico si viene a scusare perché ha appena parlato male di voi, che fate? Lo perdonate, ovvio, siete dei cattolici, leggete pure "Parola e preghiera"! Dopo dieci minuti torna, dicendo che ha di nuovo parlato male di voi. Che fate, lo perdonate nuovamente? Pietro, dicevo, fa un grande gesto. E Gesù risponde: non sette volte, devi perdonare sempre. E spiega: devi perdonare perché sei stato perdonato, perché tu sei debitore verso Dio di centinaia di migliaia di euro e, quindi, puoi anche condonare i pochi centesimi che ti deve un fratello. Non perdoniamo perché siamo migliori o perché l'altro si converta grazie al nostro perdono. Perdoniamo perché siamo perdonati e, perciò, diventiamo capaci di perdono. Poi le ferite restano, Gesù non ci chiede un'amnesia o un condono globale, ci chiede una scelta che vada nella direzione della profezia. Hai qualcosa da perdonare, amico lettore? Fallo. Liberati del peso che porti nel cuore, fallo perché tu ne hai bisogno, affida il tuo dolore al cuore di Dio. E non aspettare il perdono perfetto, che non arriverà mai, dona il perdono di cui sei capace.
|
Inviato da: desaix62
il 01/09/2016 alle 10:52
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 25/08/2016 alle 11:48
Inviato da: desaix62
il 27/07/2016 alle 09:34
Inviato da: generazioneottanta
il 15/07/2016 alle 14:05
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 20/04/2016 alle 18:45